Ciao a tutti.
Ho scoperto i librigame da poco. Essendo uno scrittore a tempo perso, stavo cercando un modo di creare una storia interattiva. Un metodo che portasse il lettore a compiere scelte attraverso la lettura. Così mi sono messo a scrivere, ma durante la scrittura volevo osare di più. Volevo che i lettori combattessero contro i nemici. Qualcosa che si avvicinasse a un gioco di tavolo o a un videogame. Quindi ho cercato un metodo per implementare un dado o una semplice monetina. Chi vinceva due round su tre, vinceva il combattimento. Con i dadi invece, chi aveva il punteggio più alto.
Avevo inventato un metodo simile alle medie. Durante la ricreazioni ci radunavamo tutti a un banco e giocavamo a un gioco di calcio che avevo creato con tanto di classifica. Usavamo sasso, carta e forbice, invece dei dadi. Chi vinceva tre round su quattro, vinceva la partita e si prendeva tre punti nella classifica. Se entrambi vincevano due round, allora si pareggiava. Stessa cosa avevo realizzato con un Risiko fatto in casa da bambino, dove dovevi disegnare un continente immaginario, con tanto di confini neutrali, scegliere il punto di partenza e il nome della nazione. Poi si procedeva alla conquista della terra, assimilando i territori neutrali, finché arrivavi a scontrarti con gli altri con sasso, carta e forbice.
Tornando a noi; mentre spulciavo su youtube le recensioni del libro i Pilastri della Terra, mi sono imbattuto in un video di Librogame. Non so bene chi fosse, ma era una ragazzo che recensiva Il regno Lacerato. Da allora mi si è aperto un mondo, poiché ho capito che era una cosa già inventata. Fin da subito ho cercato di assimilare tutto quello che potevo. Ho cercato informazioni ovunque, ma una cosa l'ho capita: un librogame è molto difficile da scrivere rispetto a un libro normale, sopratutto se contiene una vastità di scelte.
La mia prima idea era quello di creare un mondo fantasy Sandbox, dove il giocatore poteva intraprendere varie quest e parlare con la gente. Ma infine ho accantonato l'idea, non perché fosse enorme, ma perché era più adatto a un videogame o app per come l'avevo realizzato. Non voleva rimbambire il lettore di regole. Un videogame o app può gestire l'inventario, combattimento e via dicendo per il giocare, il che è perfetto. Inoltre, evita che il giocatore imbrogli.
Avevo creato un sistema di eventi casuali che faceva cadere il giocatore in un agguato se ad esempio non gli usciva più di 6. Questo valeva ogni volta che il lettore andava da una città all'altra, oppure se commerciavi da una città all'altra. Inoltre, quando si commerciava in metalli, armi e via dicendo, il lettore doveva fare almeno 9 per non cadere in un agguato, perché quella mercanzia faceva gola ai banditi. Mentre se si commerciava cibo e bevande bastava che facesse non più di 4. Se venivi sconfitto, perdevi solo la merce che avevi acquistato alla partenza.
Ho capito che era perfetto per un videogame, ma troppo complesso per un libro, poiché spingeva il giocatore a ricordarsi troppe cose. Magari per un app sarebbe perfetta.
Comunque, ora sto lavorando su un progetto molto più piccolo. Diciamo che è una sorta di test sul mio primo librogame. Non metterò il sistema di combattimento, ma sarà una storia a bivi.