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La serie dedicata al famoso personaggio mediorientale di Simbad il Marinaio, nato dalle storie di Mille e una Notte, e' composta solo da un libro, "Il principe dei ladri", e fu una delle ultime serie ad essere pubblicata, in un periodo in cui l'interesse attorno ai librogame si stava ormai esaurendo. E, considerando la bassa qualita' di questa pubblicazione, non c'e' da stupirsene. Il gruppo di progettazione della serie e' composto da ben sette persone, tra cui Doug Headline (uno dei tre autori veri e propri) e Dominique Monrocq, coppia famosa per aver scritto altri librogame, tra i quali l'intera serie "Misteri d'oriente".
Ovviamente il protagonista e' Simbad, il quale, a capo di una nave, si trovera' a dover navigare nell'Arcipelago dei 4 venti, alla ricerca di tre pezzi di un medaglione che gli rivelera' l'ubicazione di un artefatto necessario ad una razza di uomini-pesce che gli chiederanno di aiutarlo. Purtroppo il personaggio, dal punto di vista del librogame, non e' molto caratterizzato, in quanto si ritrova ad avere due sole caratteristiche, le classiche Abilita' e Vitalita' (che in altre serie cambiano nome, ma hanno sempre la stessa funzione), con un metodo di combattimento necessariamente scontato; ci si poteva aspettare che avesse caratteristiche particolari, ad esempio la Destrezza (poteva essere impiegata in alcune fasi in cui il protagonista era costretto a rubare qualcosa, ricordiamoci che Simbad e' marinaio, ma e' anche, come dice il titolo, "Il principe dei ladri"!), invece nulla di tutto questo...
L'unica novita' (ma nemmeno poi tanto, perche' la troviamo anche ne "Il covo dei pirati", nr. 5 di Dimensione Avventura) e' il combattimento tra navi, che pero' in pratica si riduce ad un doppione del combattimento individuale, perche' lo scontro e' tra il gruppo di marinai alleati e quello nemico, senza possibilita' di usare cannoni, armi da lancio, e cosi' via...anche il viaggio tra le varie isole, da effettuare guardando una cartina, pur essendo originale non e' molto stimolante...
Dal punto di vista dell'avventura in se', non c'e' nulla di eccitante, anzi essa viene frammentata in 3 mini-avventure (3 pezzi di medaglione...), con l'inevitabile scontro finale con il mago malvagio di turno. Di conseguenza non c'e' nemmeno un forte coinvolgimento del lettore; anzi, la difficolta' dei combattimenti e delle situazioni che vi troverete ad affrontare fanno si che l'interesse per il librogame, gia' non particolarmente alto, tenda a svanire rapidamente. Dal punto di vista della storia in se', ci sono comunque dei tocchi originali, che caratterizzano soprattutto gli incontri che farete nel corso dei vostri viaggi, e nella personalita' di Simbad, che sembra essere sempre allegro e ironico...
Se siete stufi del fantasy classico, e vi interessano le atmosfere orientaleggianti, allora forse troverete questo librogame di vostro gusto, ma per il resto non c'e' nulla di stimolante che elevi quest'opera al di sopra delle altre centinaia di librogame usciti nel corso degli anni. Un'occasione semisprecata, e una notevole delusione da parte di autori che hanno firmato librogame ben piu' interessanti.
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