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Serie Grecia Antica
Recensore Dragan

Quella dedicata al mondo dell'antica Grecia è senz'alcun dubbio una di quelle serie destinate a dividere: qualche lettore l'ama, come chi scrive; qualcun altro non la sopporta; di certo, però, non lascia indifferenti. Quale che sia l'opinione in merito, "Grecia Antica" è indiscutibilmente una bella variazione sul tema rispetto alle ambientazioni più ricorrenti nei libri gioco, quelle fantasy: si tratta infatti una splendida divagazione nel mondo epico classico.

Alla base della serie c'è il mito di Teseo e il Minotauro, che per forza di cose viene necessariamente rivisitato dagli autori. L'eroe figlio di Egeo, re di Atene, viene dato per ucciso dalla bestia metà uomo e metà toro, e a compiere le imprese che nella versione originale del mito erano proprio di Teseo è invece Alteo, fratello immaginario, un eroe inventato di sana pianta. L'epopea è divisa in tre momenti: brutalizzando, "vado" (primo volume), "l'ammazzo" (secondo volume) "e torno" (volume finale)". Più dettagliatamente, il primo volume costituisce un "viaggio di formazione", che fa acquisire ad Alteo la fama dell'eroe e fa guadagnare punti e abilità. Nel secondo si dipana la scena principale, quella bellissima del labirinto che contiene l'immondo Minotauro da uccidere, preceduta dall'ambigua e pericolosa parentesi del palazzo di Cnosso del perfido re Minosse. Nel terzo e ultimo capitolo, la vicenda di Alteo ricalca per la gran parte anche la storia di Odisseo, famosissimo protagonista dell'Odissea, che è stato una fonte d'ispirazione totale per il "nòstos", il "ritorno", dell'immaginario eroe protagonista del libro gioco. E se chi conosce la mitologia greca all'inizio può inorridire per le tante modifiche apportate a storie comunque datate migliaia di anni allo scopo di agevolare la narrazione , va detto comunque che il risultato finale è abbastanza omogeneo e perfettamente credibile.

Il sistema di gioco non si discosta molto da quello di altre serie con protagonista "il guerriero", ma presenta aspetti decisamente innovativi, a fronte, bisogna ammetterlo, di un paio di carenze comunque non decisive. Tra gli elementi d'innovazione senz'altro la presenza dei punti di onore e infamia, ma soprattutto il fattore-divino. Come tutti gli eroi che si rispettino, Alteo avrà il proprio dio protettore, e inoltre tra la schiera delle divinità avrà, in base alle sue azioni, chi parteggia per lui e chi invece cercherà di mettergli i bastoni tra le ruote. Molto trascurato invece il ruolo degli oggetti, qualcosina in più ci si poteva inventare anche per le armi. La narrazione è impostata veramente "alla greca". Il riferimento alla complessa teologia antica è costante, così come sono molto frequenti i richiami alla virtù eroica e le similitudini tanto care ai poeti dell'epoca. Bisogna sempre comportarsi in maniera degna, pena l'appioppamento di punti d'infamia o il calo dell'onore, che possono portare a conseguenze spiacevolissime. Interessante la possibilità di avere premonizioni, che consentono di saltare 20 paragrafi più avanti rispetto a quello in cui ci si trova, con effetti a volte benefici a volte no. Il testo è vago, sognante, molti sono i "non detti" narrativi e di conseguenza ben tanto viene lasciato all'immaginazione del lettore, come nel caso dell'intricato rapporto amoroso di Alteo con Arianna, figlia di Minosse.

La sequenza del labirinto nel secondo libro è eccezionale, e senza una guida (il famoso "filo di Arianna") è davvero angosciante, avendo la sensazione di procedere a casaccio e rischiando di tornare sui propri passi proprio come ci si trovasse sul posto. Un'ultima speciale menzione merita il finale dell'avventura, tragico come vorrebbe la tradizione epica, nonostante la vittoria di fondo di Alteo che, tornato da trionfatore, dopo aver compiuto tutto quello che c'era da compiere, in barba agli dei, non potrà riabbracciare né l'amata patria, né la madre, a causa del Fato (il destino) cui nessuno può sottrarsi. Nel complesso, una serie eccellente, con pochissime pecche, di gran lunga trascurabili rispetto alla bellezza del background particolarissimo e della storia affascinante.