UN TRUE PATH CATTIVISSIMO
MODUS OPERANDI E VARIE: Non baro MAI nei librogame, al massimo uso checkpoint nei volumi con true path o molte instant deaths. Se i punteggi iniziali vengono stabiliti da tiri casuali di dado, considero di avere un tot di punti da distribuire a mio piacimento, pari alla media matematica dei dadi (per esempio se in totale sono da tirare 2D, ho 7 punti). True path, instant deaths gratuite e breve durata li valuto come elementi molto negativi. Ovviamente alcuni lettori possono apprezzare il true path come meccanica di gioco, nel qual caso essi possono tranquillamente considerare i miei voti aggiungendo +2 alla valutazione finale.
DOVEROSA PREMESSA: Parliamo del true path. Il true path consiste in un percorso che non concede molte libertà al lettore (o addirittura non ne concede affatto) e che non è basato sull'abilità bensì sulla perseveranza e sulla memoria; sostanzialmente è un gioco nel gioco, una specie di "lucchetto" che il lettore deve aprire per giungere al finale positivo del libro. Personalmente ritengo il true path un retaggio di un modo vecchio di fare librogame, infatti le opere più recenti lasciano molta libertà al giocatore (esplorazione, creazione personaggio, finali diversi, ecc.) consentendo di interpretare il proprio personaggio e di essere parte di un mondo invece di doverlo subire passivamente (mantenendo comunque un alto grado di difficoltà). Ripeto: se vi piace il true path aggiungete pure 2 punti ad ogni mio voto.
Passiamo quindi all'esame della serie in questione: innanzitutto devo davvero fare un elogio alle illustrazioni che sono VERAMENTE ispirate, dai tratti quasi onirici. Io prediligo immagini più "realistiche" sullo stile di Blood Sword, ma devo dire che quelle di Sortilegio hanno davvero una marcia in più e contribuiscono enormemente a caratterizzare il mondo di gioco. Stupende.
I vari volumi sono veramente colmi di strade e percorsi molto diversificati, con tanto di oggetti unici che servono anche nei libri successivi. Lo stile narrativo è semplice ma funzionale, e ogni luogo che visiteremo è unico, così come lo saranno i vari personaggi (davvero grotteschi e indimenticabili!). Anche la longevità generale è piuttosto buona. Come sistema di gioco abbiamo quello classico e assai semplice dei FF, tuttavia in questa serie c'è la geniale meccanica del libro della magia che è un UNICUM nella storia dei librogame: studiare attentamente ogni incantesimo e utilizzarlo nelle situazioni più opportune sarà assai divertente e ricompenserà il giocatore più attento. Ritengo che giocando come guerriero la nostra avventura perda gran parte del suo fascino.
In definitiva siamo di fronte ad una serie con moltissimi aspetti positivi... ma c'è un grosso, grossissimo MA. L'intera collana si basa quasi totalmente su un true path piuttosto serrato (che addirittura si estende ai libri successivi se rinneghiamo la nostra dea), e la libertà lasciata al lettore è davvero ai minimi termini. Molte delle bellissime strade alternative sono solo uno specchietto per le allodole e conducono a morte prematura, spesso ingiusta.
Giocando onestamente penso di aver impiegato più di 16 tentativi per finire con successo il volume 2, un po' meno per i volumi 3 e 4. Solo il primo libro della serie concede una certa libertà esplorativa, pur al netto del fatto che ci sono spesso delle instant deaths totalmente gratuite.
Altro fatto che mi ha fatto storcere il naso è il seguente: spesso alcune situazioni possono essere risolte esclusivamente in una singola maniera, ma questa opzione ci viene fornita solo dopo un arzigogolato quanto arbitrario giro di paragrafi. SPOILER. Emblematico il caso di Valinia (ma potrei citarne molti altri) dove prima di poter usare un determinato incantesimo risolutivo è necessario scegliere delle specifiche opzioni. Perché non posso fare direttamente l'incantesimo?
Perché per esempio posso usare la formula "DOC" (che ci consente di usare una pozione medicinale per curarci completamente) solo quando il testo me lo concede e non quando mi pare? La risposta è perché si. Non c'è una motivazione logica, fa parte del gioco. Prendere o lasciare. Concludendo, la serie mi è comunque piaciuta ma giocando onestamente il true path qui è davvero terribile; dimenticatevi di poter agire secondo le vostre intenzioni o anche semplicemente di poter terminare l'avventura con l'astuzia o il cervello. Qui si va a tentativi, e i primi termineranno sicuramente con una vostra prematura morte.
Passiamo all'analisi dei singoli volumi:
VOLUME 1 "LE COLLINE INFERNALI": Sicuramente il meno ispirato ma anche quello che concede più libertà al lettore, al netto di un true path comunque presente ma non pesantissimo. Da rilevare la "vigliaccata" che conduce alla morte quando SUPERIAMO un tiro su fortuna. VOTO: 7
VOLUME 2 "LA CITTA' DEI MISTERI": Librogame davvero originale e intricatissimo, l'atmosfera è palpabile e le diramazioni davvero molte; il true path, tuttavia, è in assoluto il più cattivo e concede pochissimi errori. Ho impiegato sicuramente più di 15 tentativi per finirlo. Bello ma davvero frustrante per chi non bara. VOTO: 7
VOLUME 3 "I SETTE SERPENTI": Anche qui abbiamo un true path molto serrato, ma comunque un po' più permissivo del volume precedente. Carina l'idea di dare bonus/malus al giocatore sulla base dei serpenti trovati; realisticamente è quasi impossibile trovarne più di 4 senza barare o conoscere il libro PERFETTAMENTE a memoria. VOTO: 7
VOLUME 4 "LA CORONA DEL RE": Volume monumentale, ricco e originale! Mampang sembra davvero viva e ogni pagina vi procurerà brividi di paura. Purtroppo, qui il true path ritorna ad essere terribilmente serrato, QUASI come quello del secondo capitolo. Confronto con il nemico finale sottotono e poco epico. Se non avete letto i libri precedenti l'impresa sarà sicuramente ancora più ardua. VOTO: 7.5
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