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Serie Piccoli Brividi
Recensore Yaztromo

L'autore americano R.L. Stine (autore estremamente prolifico), nel 1992, ha firmato il primo volume di una franchigia editoriale che, oggi come oggi, ha venduto circa 400 milioni di libri per ragazzi in 32 lingue, diventando la seconda franchigia al mondo, dopo Harry Potter. Si, questo significa anche che supera di gran lunga anche le vendite di tutti i librogame messi assieme. Il tema dei libri e' horror, ma declinato per i ragazzi, per cui si focalizza sulle situazioni (spaventose o pericolose o misteriose...) più che sulle descrizioni splatter o sulla pratica della violenza. In generale, l'autore ha raggiunto un equilibrio compositivo che ha convinto, come detto, centinaia di milioni di (giovani) lettori.

Alla serie "classica" hanno fatto seguito una svariati numeri speciali, serie alternative, fumetti, film, eccetera, come spesso capita a questo tipo di pubblicazioni di enorme successo, per cui e' difficile tenere il conto di quanti volumi associati a questa collana sono stati pubblicati in tutto. Tra le varie serie "alternative", c'e' anche la serie di storie a bivi che e' quella che interessa di più questo sito, che e' dedicato ai librigame.

Questa collana, in particolare, e' stata pubblicata da Scholastic (editore non nuovo, dunque, ai librogame dedicati ai lettori più giovani) tra il 1995 e il 2000 ed e' composta (nella versione in Inglese) da ben 50 volumi, tutti da circa 130-140 pagine/sezioni.

Questa enorme produzione (50 volumi in 5 anni, mentre altre collane di Piccoli Brividi continuavano a pubblicare, seguendo la loro strada) dimostra la prolificità' incredibile dell'Autore R.L. Stine, il quale figura come autore di tutti i volumi, pur essendosi dichiaratamente appoggiato, di tanto in tanto, a dei ghost writers per mantenere il ritmo infernale di produzione richiesto. Questo autore, infatti, nei periodi più prolifici della sua molto prolifica produzione, era in grado di sfornare un nuovo volume pronto per la pubblicazione ogni quattro giorni, e, visto quanto è stato amato dai lettori, la qualità' del suo lavoro non ha mai risentito di scadenze tanto impellenti.

Il regolamento della serie a bivi, in generale, segue quello tipico degli Scegli la tua Avventura, senza punteggi, combattimenti, abilità da selezionare, eccetera, ma, di quando in quando (di solito per lo meno una volta per ogni avventura), c'e' da fare un lancio di moneta o un tiro di dadi per vedere se viene pari o dispari. Dal momento che questa serie era originariamente, Americana, ha assolutamente senso che segua l'impostazione degli SLTA, che sono sempre stati amatissimi proprio in quel paese (che è anche quello di origine del progetto di Ed Packard Choose Your Own Adventure).

Il protagonista/lettore è, ovviamente, un ragazzino o una ragazzina (un po' come gli SLTA, ma in questo caso l'autore evita con gran cura di specificare il sesso del o della protagonista) e ci sono finali negativi, che in un libro horror dovrebbero dilagare nello splatter, ma l'autore riesce sempre ad evitare atmosfere troppo pesanti e descrizioni troppo orribili, facendo sempre presente che basta ricominciare da capo per arrivare ad un finale differente. In alcuni casi, quando una delle scelte è ovviamente "sbagliata", l'autore "rompe" la quarta parete e da' dei consigli diretti al giovane lettore "in confusione".

Una serie di storie a bivi negli anni 1995-2000, quando i librigame erano abbondantemente in declino nel mondo? Ebbene si! Evidentemente sono riusciti, magari con il supporto della serie originale di enorme successo, ad incontrare talmente tanto i gusti dei giovani lettori da giustificare ben 50 volumi! Si, ma 50 volumi in Inglese... quanti di questi sono stati poi tradotti in Italiano? Quattro. Solo quattro.

Magari quegli anni non erano quelli giusti per proporre storie a bivi in Italia, sicuramente in Italia le storie a bivi in stile SLTA non hanno mai incontrato veramente i gusti dei lettori, ma fatto sta che, su 50 volumi, solo quattro sono stati tradotti in Italiano (da Mondadori, che ha sempre supportato la meccanica SLTA e ha anche tradotto alle nostre latitudini la collana originale); la discrepanza tra quanto fatto nei paesi anglosassoni e quanto arrivato da noi è talmente netta che ancora oggi non è facile capirne le motivazioni.

Bisogna però dire che i quattro volumi scelti per la traduzione rappresentano bene la serie e certi suoi canoni, secondo i quali si prendono storie classiche horror e le si adattano alla realtà di un ragazzino/a contemporaneo/a, rendendo in questo modo le storie in un certo senso più credibili e alla portata dell'esperienza comune di ogni giorno.

Peccato che la collana Piccoli Brividi di letteratura classica abbia avuto un grande successo anche in Italia, ma la sua declinazione a bivi sia rimasta solo un esperimento che ha avuto poco seguito editoriale nel Belpaese.