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Crystal of Storms e' il diciassettesimo volume della serie Fighting Fantasy Scholastic e il quarto volume originale di questa serie (gli altri sono riedizioni di avventure precedentemente pubblicate da Puffin). L'autore e' Rhianna Pratchett (figlia d'arte) e si tratta del secondo "nuovo" autore introdotto nella serie Fighting Fantasy da Scholastic, dopo Charlie Higson. Prima di loro, per oltre venticinque anni, nessun nuovo autore era stato ammesso nella squadra Fighting Fantasy. Questo librogame non e' ancora stato tradotto in Italiano, ma sicuramente lo sara' prima o poi (o almeno lo speriamo).
La copertina di questo librogame e' molto ben fatta e molto colorata, seguendo in un certo senso i dettami estetici di Scholastic, che sono certamente migliori, per quanto riguarda la copertina, di quelli di Puffin. Purtroppo anche in questo caso le immagini interne, in toni di grigio, non hanno nemmeno lontanamente la forza evocativa e iconica della maggior parte delle immagini interne delle serie classiche Fighting Fantasy (pre-Scholastic. Un colpo al cerchio e uno alla botte. Un'altra cosa che risalta molto in copertina e' il nome dell'autrice e questo e' il secondo volume nella storia Fighting Fantasy (dopo quello di Charlie Higson) dove il nome dell'autore e' in bella vista in copertina: prima di loro, i nomi che si leggevano in copertina erano sempre stati quelli di Steve Jackson e Ian Livingstone, i "padri" di Fighting Fantasy, e i vari autori alternativi non erano mai stati in copertina, ma solo nelle pagine interne.
E' la prima volta che Rhianna Pratchett si cimenta con la letteratura a bivi (finora e' stata principalmente autrice per case di videogiochi, attività alla quale in passato si sono dedicati molti autori di librigame, incluso Ian Livingstone) e bisogna dare onore al merito: ha dato un'impronta molto personale al suo stile compositivo e anche agli aspetti letterari dell'opera. Ci sono alcune piccole ingenuità, ma niente di particolare e sicuramente Rhianna Pratchett ha lasciato il segno nella storia di Fighting Fantasy.
L'avventura e' ambientata in un arcipelago (sei sole in tutto) dell'Oceano delle Tempeste, sul mondo Fighting Fantasy di Titan. Non si tratta pero' di un arcipelago qualunque, bensi' di un arcipelago formato da sei isole sospese in aria a diverse altezze sopra l'Oceano. Le isole sono sospese da energie tecnomagiche, che mescolano la magia elementale con la tecnologia: una scienza scoperta dai goblin (che da queste parti non sono le stesse creature deboli e malvagie che si incontrano nel resto di Titan), e da certe creature fatte di acqua e di aria, che sembrano piccole nuvole parlanti. La tecnomagia si basa fondamentalmente sulla capacita' di catturare la forza delle tempeste in certi cristalli magici che a loro volta possono dar forza a certe alucce metalliche posticce per far volare una persona (tipo il protagonista) o possono perfino permettere ad un'intera isola di volare (tipo tutto l'arcipelago di Pangara)! Il problema che il protagonista deve risolvere e' che, dopo una strana esplosione, l'isola centrale dell'arcipelago (Nimbus) precipita nell'oceano e affonda. Il protagonista dell'avventura e' senza nome (come in quasi tutti i Fighting Fantasy), ma non e' senza storia: si tratta infatti di un cadetto della Pattuglia Volante, un gruppo di volonterosi abitanti di Pangara dedicati al mantenimento dell'ordine e alla protezione dei civili. E' anche l'unico componente della Pattuglia Volante a non essere stato coinvolto nell'incidente: tutti i suoi compagni si sono infatti inabissati! Il destino dell'arcipelago di Pangara e' dunque nelle giovani mani di un cadetto!
L'avventura comincia cosi' e il giovane protagonista per prima cosa dovrà scegliere la sua isola di nascita (una a scelta tra Cirrus, Altos e Cumulus). Queste prime tre isole saranno gli scenari delle prime investigazioni (praticamente a mappa). L'autrice si dimostra molto brava a creare una meccanica di gioco perfettamente adatta ai librigame, fatta di indizi, incontri, combattimenti, oggetti (alcuni chiave, altri di potenziamento) e parole chiave. Solo raramente ci sono degli errori che possono causare dei circoli viziosi o simili paradossi; sicuramente verranno limati nella traduzione in Italiano, come e' gia' accaduto con The Gates of Death / I Cancelli della Morte.
Dopo aver completato le prime investigazioni, si può passare nelle isole successive, in ordine, fino ad arrivare in batisfera nell'isola di Numbus, dove un'altra investigazione a mappa permetterà di risolvere tutti gli enigmi e di rimettere le cose a posto.
Bisogna dire che questa avventura e' ambientata solo formalmente su Titan, ma le isole (segrete) di Pangara avrebbero potuto essere un po' in qualunque mondo fantasy. Quello che rende questa avventura diversa da tutte le altre Fighting Fantasy e' più che altro il tono della narrazione, che e' in qualche modo parecchio affine a Harry Potter, con delle situazioni e dei termini che a prima vista sembrano più adatti a lettori giovani, pronti a stupirsi alle descrizioni di magie e di cani alati, ma anche a ridere dei vari siparietti comici che vengono puntualmente introdotti, impersonandosi nel giovane e inesperto cadetto. In realtà, proprio come per Harry Potter, anche gli adulti apprezzano le situazioni e i tempi scelti, ma anche il modo, garbato e vivace, di presentarli.
Longevità 7.5:
Per come e' strutturato questo librogame, il leggiocatore leggera' buona parte dei paragrafi, ma poi, una volta terminato il gioco, non avrà' la voglia di riprendere immediatamente il libro in mano.
Difficoltà 7:
In generale e' abbastanza facile, se si ha la pazienza di condurre a fondo tutte le investigazioni presentate.
Giocabilità 7.5:
L'autrice si e' basata su una meccanica di gioco collaudatissima, e ha comunque fatto un buon lavoro, con parole chiave e oggetti vari, creando un meccanismo piacevole e ben oliato.
Chicca:
L'ambientazione e' ben fatta e ben descritta, e puo' essere considerata una chicca di per se'. Certamente molti lettori ricorderanno il simpatico cane alato che e' anche ritratto in copertina.
Totale 7.5:
L'autrice ha creato un'opera con un suo carattere ben definito (e memorabile) e una sua attrattiva che va oltre il classico pubblico Fighting Fantasy. Non so cosa si potrebbe chiedere di più per un esordio nel mondo Fighting Fantasy!
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