La saga di Lone Wolf (in Italia tradotta e pubblicata dalla E. Elle con il titolo di Lupo Solitario) nasce da un'idea di Joe Dever. La struttura della storia è quella classica di molti racconti fantasy: Dever si ispira pesantemente nel crearla alle ambientazioni tipiche del gioco di ruolo Advanced Dungeons & Dragons, oltre che alcuni poemi epici classici della letteratura inglese come Beowulf ed Ivanhoe. Pare addirittura che il Magnamund, il mondo dove si snodano le vicende del protagonista della serie, nasca inizialmente come territorio ideato per ospitare alcune avventure sviluppate in ambiente D&D. Solo in un secondo momento lo scrittore inglese deciderà di commercializzare la sua idea separatamente sotto forma di gamebook.
Nel 1983 la casa editrice londinese Hutchinsons commissiona a Dever la scrittura di 4 volumi che abbiano come protagonista Lone Wolf, che nel frattempo nella mente dell'autore ha raggiunto una connotazione ben precisa. Lo scrittore ha ripreso alcuni elementi fantastici ed altri fantascientifici per sviluppare la figura dei Kai, un gruppo di monaci con poteri speciali di stampo esoterico e una struttura fisica superiore a quella di un uomo normale. Lo sviluppo dei libri è abbastanza complesso, vengono introdotti elementi aggiuntivi rispetto alla semplice struttura a bivi tipica dei libri-gioco, come la tabella del destino e una lista dove è possibile annotare oggetti di vario genere, e la stessa conformazione delle mappe che compongono il territtorio del Magnamund diventa via via più elaborata.
E' in questo stesso periodo che viene sviluppata la figura di Greystar, un mago appartenente a un popolo misterioso che staziona nelle stesso Magnamund e che vivrà una serie di avventure parallele a quelle di Lone Wolf. Ne nascerà una serie di libri-gioco correlata a quella scritta da Dever ad opera dell'Inglese Ian Page.
I primi libri vendono subito molto, e Dever viene ingaggiato dalla casa editrice Red Fox con cui si impegna per la produzione di un totale di 12 gamebooks, che diventano con il passare degli anni prima 20, quindi 28. Il successo che ottiene lo scrittore inglese è grande, tanto da indurlo a produrre anche una serie di volumi narrativi in cui vengono esplicate in maniera più approfondita le gesta di Lone Wolf , e che Joe Dever scrive a quattro mani con Paul Barnett.
Con il passare degli anni però tutta l'industria dei libri-gioco va in crisi, e anche Lone Wolf non riesce a salvarsi: nel 1998, a fronte di dati di vendita sempre meno confortanti, la Red Fox interrompe la serie, giunta al 28esimo capitolo, The Hunger of Sejanoz . Gli ultimi otto volumi non raccontano più direttamente le storie di Lone Wolf, diventato troppo potente e quindi non più impiegabile come protagonista principale dei gamebooks della collana, ma del suo allievo prediletto, e vengono definiti la New Order Series.
Joe Dever cerca per anni di trovare una nuova casa editrice che gli consenta di pubblicare i 4 volumi che, a suo dire, dovrebbero esaurire definitivamente le avventure dei personaggi da lui creati: fino ad oggi però non è riuscito nell'impresa..
Nel 1999 concede l'autorizzazione affinché i libri che compongono la saga di Lone Wolf siano distribuiti gratuitamente tramite Internet. Nasce così il progetto AON, tuttora attivo nella libera divulgazione sul web delle opere di Dever, convertite in formato elettronico.
Ad oggi la collana è in fase di ristampa, con edizione rivedute e ampliate dei singoli volumi: gli ultimi 4 capitoli della serie vedranno la luce a partire da Marzo 2010, editi dall'Inglese Mongoose.
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