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Nel 1987, per rialzare le sorti degli Scegli la tua Avventura, la Mondadori pubblicò otto volumi di una seconda e nuova serie, dedicata a un grande personaggio cinematografico, Indiana Jones. Inutile dire quanto, in un periodo in cui il l'archeologo-avventuriero era all’apice del successo, questa mossa avrebbe potuto conquistare il pubblico dell’epoca. Probabilmente anche oggi, a oltre 20 anni di distanza, molti di noi potrebbero percepire intatto il peso del fascino di questa icona che ha caratterizzato l'infanzia-adoloscenza di molti di noi. In ogni caso, dopo soli dieci volumi, la serie fu conclusa, chiudendo definitivamente i tentativi di affermazione della trasposizione dell'Inglese Choose own your adventure nella nostra penisola. I capitoli di questa seconda collana si differenziavano dai comuni Scegli la tua Avventura per varie ragioni, oltre, ovviamente, alla presenza di un coprotagonista fisso. Indy (così veniva sempre affettuosamente soprannominato) era sempre coadiuvato, ricorrendo di volta in volta a differenti pretesti, da un ragazzino, a tutti gli effetti il protagonista della storia, in cui i giovani lettori potevano facilmente identificarsi. Può sembrare un particolare minore, ma in realtà, a mio avviso, decisivo nel contraddistinguere l'approccio dei vari titoli. Non è infatti la stessa cosa "comandare" il dottor Jones vestendo i suoi panni (e tradendo in un certo modo la logica classica degli SLTA) o continuare ad essere protagonisti solitari come accadeva anche in precedenza. In questo modo, invece, si riusciva ad ottenere un compromesso davvero accettabile ed efficace. Il ritmo della storia era buono, ma lungi dall’essere condizionato completamente da scene di pura azione. Non che che questo elemento non fosse presente, ma la maggior parte delle situazioni erano affrontate seguendo approcci ponderati e ragionati; questa scelta narrativa rendeva le storie ben più adulte, e non certo scanzonate. Spesso anzi spingevano alla riflessione il lettore e, chissà, forse contribuivano anche a renderlo un pochino più maturo, e in ogni caso un po’ più istruito. Dei prodotti, in ultima analisi, più seri di alcune serie stesse di librogame. A favorire tutto ciò interveniva anche lo schema stesso delle opere, maggiormente ibrido rispetto agli SLTA classici. Qui, infatti, pur puntando ad un epilogo “definitivo”, in stile librogame, vi erano anche vari sottopercorsi che portavano a finali più o meno buoni o anche negativi e mortali, ma sempre interessanti e che aumentavano lo spessore complessivo dei vari libri, e naturalmente anche la longevità degli stessi. Il numero dei finali, infatti, era decisamente più basso della media dei volumi della precedente collana, ma tale scelta rendeva a livello di struttura e narrazione più valida la storia complessiva. In conclusione trovo che la collana Scegli la tua avventura seconda serie con Indiana Jones sia un ottimo prodotto e che, come il suo coprotagonista, non abbia perso il suo smalto negli anni e sia anzi da riscoprire anche oggi.
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