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I libri-gioco, si sa, non hanno mai puntato granchè sulla fantascienza. Ma in controtendenza la Mondadori ha deciso, all'epoca, di rischiare grosso visti i precedenti non esaltanti inerenti questo genere. A seguito di considerazioni di questa risma deve essere stata presa la decisione di creare la collana Asimov Galactic Foundation Game, interamente pensata e scritta in Italia.
E' stata messo al centro della trama, in questo modo, uno dei cicli fantascientifici più famosi che esistano, per non dire il più famoso. Nei suoi otto volumi, ambientati durante il lasso di tempo che contraddistingue la trilogia classica, interpreteremo un eroe creato per l’occasione, con il compito di non far deragliare il piano Seldon dai suoi binari. Come si può intuire, tutto è in perfetta linea con i canoni e gli stilemi della serie, così da permettere ai fan di vivere la saga sotto una nuova luce, di approfondirla, e ai novizi di potersene innamorare e magari di trovare lo spunto e la voglia di approfondire la conoscenza di una grande saga.
E' indubbio infatti che, per apprezzare appieno tutte le sfaccettature e le trovate che caratterizzano questo sforzo narrativo-interattivo, è necessario recuperare i volumi originali scritti da Isaac Asimov e leggerli: in questo modo, oltre a immergersi in una serie di letture godibili, al limite della genialità pura anche per chi non ama la fantascienza canonica, si potranno gustare più pienamente i molti rimandi e i parallelismi che Leonardo Felician inserisce, a più riprese, nei suo libri.
Il sistema di gioco è molto simile a quello caratteristico della collana E. Elle Realtà virtuale, dato che non ci sono dadi ma varie caratteristiche con un sistema di punti da distribuire: tali punteggi che saliranno e scenderanno, come su delle montagne russe, a seconda di scelte ed eventi. A lla fine di ogni capitolo a ci sarà una tabella di autovalutazione, in stile Avventure Stellari (altra collana della casa editrice triestina) e, a seconda di come ci saremo comportati, riceveremo dei punti Seldon da usare nelle avventure future per aumentare i punteggi di partenza e ottenere personaggi sempre più forti. Idea interessante che si sarebbe potuta utilizzare anche in altre collane contraddistinte da volumi consequenziali ma slegati tra di loro (come Sherlock Holmes o la stessa Realtà Virtuale) per dare ai veterani un qualche vantaggio in più. Per i novizi vi saranno varie informazioni ad inizio volume che aiuteranno a comprendere meglio il complesso mondo ideato dal grande scrittore statunitense, ma il consiglio di non lasciarsi sfuggire i volumi sulla Fondazione resta valido.
Il gradimento complessivo sarà indubbiamente influenzato dall’apprezzamento per Asimov, ma trovo ottimo il risultato finale e mi sento di consigliare senza riserve questa serie, non foss’altro per vivere avventure fantascientifiche, tra l'altro di ottimo livello, in campo interattivo, eventualità che si verifica piuttosto di rado. Una curiosità: l'epilogo di ogni capitolo non si trova nell’ultimo paragrafo, ma in una busta sigillata da aprire; trovata innovativa ma forse poco pratica, che denota una certa sfiducia di fondo nell'onestà del lettore medio.
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