I LibriNostri non finiscono mai di stupire: grazie alle loro alchimie riescono ad inventare sempre nuovi intrecci, mostrando come il filone interattivo non muoia mai e, anzi, abbia ancora molto da dire.
In Calibro 70 viene realizzata la più improbabile delle commistioni: unire il sistema di gioco statito di Sherlock Holmes con quello adrenalinico come nessun altro caratteristico de I Guerrieri della strada. La pura investigazione e i ritmi frenetici del capolavoro post.apocalittico di Joe Dever.
Il tutto allo scopo di descrivere un tema realistico come in nessun altra serie, quello cioè della difficile vita negli anni di Piombo. Ma andiamo con ordine.
Il nostro protagonista, il commissario Sparanero, sarà contraddistinto da ben sei caratteristiche: mira, agilità, guida, conoscenze (del mondo della malavita, abilità su come reperire informazioni ecc) freddezza (abilità nel gestire situazioni pericolose ecc) e cultura.
Come nei Guerrieri della Strada avrà tre punti per ognuna di esse, più un tesoretto di cinque punti da distribuire a piacimento o da assegnare alla resistenza. Parliamo appunto di resistenza: sarà pari a 6 + 2d6. Avremo poi un massimo di otto oggetti di equipaggiamento più i classici oggetti speciali.
Piacevole novità: come in un film hollywodiano non resteremo mai senza munizioni. Ma dato che questa è una storia di investigazioni dovremo tener conto degli indizi e delle intuizioni, segnalate sfruttando lo stile analitico di Sherlock Holmes, basato sulla collezione di prove scovate con intuito e osservazione.
La mole di potenziali indizi potrà sembrare sconfortante e, in effetti ci sarà tantissimo da trovare, anche se non servirà scovare davvero tutto. Tanto materiale come in un libro di Lientz ma anche indizi che portano a vicoli ciechi, come in uno di Creigton, tanto per citare due tra i principali autori interattivi che hanno nobilitato il genere investigativo.
Per questo sarà sempre consigliabile darsi da fare e cercare quanto più possibile. Come se non fosse sufficiente, il nostro investigatore avrà a che fare non con semplici rapine e omicidi, ma, nello stile sanguinario degli anni di piombo, con società segrete e insospettabili professionisti dediti all’occultismo e al satanismo, entrando in questo modo nelle atmosfere e nei temi della serie Cagliostro, altro splendido lavoro dell'autore di questa collana, Federico Bianchini.
Il tutto impreziosito da ritmi adrenalinici: una volta iniziata la lettura non si riesce a smettere e non si vede l’ora di scoprire come finirà. Una serie, quindi, in grado di appassionare tutti i palati, anche se a ben vedere le tematiche violente e le scene crude non la rendono particolarmente adatta per un pubblico minorenne o, comunque, facilmente impressionabile.
Ottima l'idea d'inserire a fine volume una ventina di pagine d'approfondimento dedicate ai principali fatti che hanno caratterizzato l'epoca.
Chi l'ha detto che libri storici e a bivi, come quelli della collana Time Machine per esempio, non possano riferirsi a tempi recenti? Certo con un solo volume da leggere non è possibile emettere pareri definitivi, ma tutto lascia sperare per un’ottima prosecuzione dell’ennesima eccellente serie sfornata da Federico Bianchini. Per fortuna sono già stati preannunciati due seguiti e presto dovremmo vedere pubblicato il secondo capitolo, ambientato tra i carrugi sinistri di Genova.
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