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Il secondo volume della collana realtà e Fantasia si presenta fin dall’inizio radicalmente diverso dal primo dimostrando come la serie abbia ben altre potenzialità rispetto alle scarsissime messe in mostra nel pessimo esordio. Non c’è traccia di umorismo o demenzialità, anzi, Trance ci offre l'opportunità di vivere un vero thriller, anche se con qualche ingenuità a sminuire una qualità finale che sarebbe potuta essere ancora più alta. La parte iniziale del libro, del resto, non lascia dubbi: “Stai per vivere l’avventura più pericolosa di tutta la tua vita” . Per una volta le promesse introduttive non sono così lontane dalla verità. Ma andiamo con ordine: questa volta interpreteremo una giovane neo-infermiera che deve risolvere un problema molto serio che ha colpito suo fratello Jimmy. Infatti il ragazzo, giornalista, è scomparso per parecchi giorni mentre stava indagando su uno strano caso, per poi riapparire improvvisamente in uno stato di trance, da cui il titolo dell'opera. Jimmy quindi non parla, non reagisce, è catatonico ed è stato ricoverato in una grande clinica a pochi chilometri da dove è stato ritrovato. Il primario si offre di curarlo gratis, perché il suo è caso molto interessante per le ricerche mediche in cui è impegnato l'uomo. Tale disponibilità è frutto solo del caso? Dovremo scoprirlo. Ma non c’è tempo per pensare tranquillamente, dato che riceveremo subito una misteriosa ed inquietante telefonata che ci chiederà di recarci entro poche decine di minuti in un bar, per ricevere comunicazioni di vitale importanza. Che fare? Recarsi subito all’appuntamento o cercare di procacciarsi altre informazioni, magari avvertendo il nostro fidanzato (non si capisce bene se sia tale o un semplice ex) che è pure poliziotto? Se decideremo di raggiungere il bar non ci troveremo ad affrontare una sfida facile (come s non bastasse ci andremo guidando con la stessa concentrazione di un pilota di formula uno, ma non con la stessa velocità…) e affronteremo presto un prova che sarà necessario superare. Nel caso in cui non fossimo in grado di farlo, per carenza di informazioni raccolte, dovremo ricominciare da capo la nostra avventura. Gli indizi scovati, inoltre, avranno molta importanza nella vicenda, per permetterci di capire che fare, dato che ci troviamo al centro di un vero caso investigativo. Incontreremo un medico giovane e ambizioso, il dottor Simon Quingley, che ci accompagnerà alla suddetta clinica Clarence House (dandoci peraltro l'impressione di non avere intenti del tutto casti) per permetterci di incontrare Jimmy e di parlare con il primario, il professor Murdo MCWilliam. Dovremo così compiere una scelta fondamentale: restare come ospiti del complesso, o mettere a disposizione le nostre conoscebnze professionali facendoci assumere come infermiere? In ogni caso non ci vuole Sherlock Holmes per capire che troppe cose non vanno all'interno dell'edificio, ma di chi sarà la colpa? Dovremo tenere gli occhi aperti, cercare dati tramite difficili sortite e interagire con le persone presenti come l’altra infermiera Jenny Peace, il proprietario della struttura, che è giovane ricco ma ricoverato per alcuni problemi psicologici, oltre che con i due medici e il cantante (bianco) Michael Mango con cui balleremo in una scena indimenticabile... Dovremo muoverci con astuzia e capire di chi fidarci. Molto realistico e innovativo è il principio secondo cui dovremo prendere delle decisioni su cosa metterci o con chi uscire e poi, naturalmente, ricordarlo dopo molti paragrafi. Questa scelta strutturale rivitalizza un sistema molto semplice, dato che le svolte casuali saranno date solo dal lancio di una moneta, e non più di un dado, come nel primo volume. Comunque le scene difficili, in cui ti senti tu stesso in ansia per la paura di essere scoperto, o in cui finirai con l’essere sconfitto e addirittura colpito da uno stato di trance a tua volta, non saranno poche per cui la storia non scorre certo leggera e, come se non bastasse, il dover comporre il puzzle senza sapere esattamente chi sia il nemico (o se tutti lo siano) non sarà certo rassicurante. Sarà necessario darsi al romanticismo per conquistare gli uomini che, anche qui, saranno attratti dall’affascinante infermiera in copertina (una ragazza decisamente più attraente di quella raffigurata nel primo volume) anche se non bisognerà mai dimenticare di prestare attenzione affinché qualcun altro (o altra) non si senta tradito dal nostro comportamento e remi contro di noi. Ci saranno due vere strade per risolvere il caso e scoprire le ricerche spregiudicate ed illegali icondotte nella clinica: solo svelando l'intreccio riusciremo a salvare il nostro amato fratello. In uno dei due finali dovremo decidere se la cosa più romantica sia accettare la proposta di matrimonio del nostro fidanzato, oppure aspettare che Jimmy guarisca, con lui che si impegnerà a continuare a chiederci in moglie finchè non diremo il fatidico si : al lettore il compito quale epilogo, secondo l'autrice sia da considerare il più romantico. L’opera non è malvagia, nonostante pessimo predecessore, e si mostra degna di un voto ben più alto di quanto assegnato a Intrigo in FM, tanto da meritare una sufficienza abbondante. Certo, a tratti l'intreccio è un po’ ingenuo e si sarebbe potuto fare decisamente di meglio, ma nel complesso è valido ed inquietante e saranno molti i punti difficili in cui ci si sorprenderà con il cuore in gola. La trama, poi, è così ricca che ci vorranno almeno due letture per capirla fino in fondo. Un difetto ulteriore è dato da un forte limite nella concatenazione temporale degli eventi: all’inizio prendersela comoda e cercare altre informazioni prima di andare all’appuntamento ci farà perdere tempo, ma poi tutto scorrerà come se non lo avessimo sprecato e ci fossimo subito recati al bar! Molti eventi vengono dati per scontati anche se non abbiamo compiuto le scelte che ci avrebbero permesso di viverli, oppure scollegati rispetto alla reale data di accadimento, con continue confusioni tra fatti avvenuti in giorni diversi. Un errore per certi versi fastidioso, ma almeno le nostre scelte mantengono valore mentre invece, in Intrigo in FM, spesso capitava che fare una cosa o l’altra non avesse alcuna conseguenza correlata a differenziazioni della trama. Nell’edizione inglese, inoltre, era appunto Trance a concludere la serie come sesto volume. Personalmente, in conclusione, ho trovato l’opera piuttosto valida e la consiglio a tutti, anche se rimane un po' di amaro in bocca pensando ai numeri inediti, che si sarebbero potuti rivelare molto interessanti.
Longevità 7:
Non è molto lungo da terminare nella singola lettura, ma ce ne vogliono due o tre per sviscerarlo in ogni sua parte e conquistare il finale, o i finali migliori.
Difficoltà 6.5:
Non si finisce in un lampo, e riuscire a dipanare il mistero in ogni sua sfaccettatura richiederà un certo impegno. Nulla di trascendentale comunque, a livello di complessità siamo saldamente nella media.
Giocabilità 7:
Buono lo stile narrativo, che riesce ad essere avvincente pur senza raggiungere picchi di assoluta eccellenza. La struttura è onesta e sufficientemente coinvolgente: qualcosa di più si sarebbe potuta fare, ma così com'è Trance non sfigura né annoia.
Chicca:
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Totale 7:
Un libro migliore di quanto non sembri di primo acchitto, è davvero degno di essere letto.
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