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Diversamente da quello che accade in quasi tutte le altre serie di librogame, in Ninja non vestiremo i panni di un novellino alle prime armi, ma quelli di un eroe già forte e allenato, che non avrà grandi occasioni di aumentare le proprie capacità. All'inizio del volume introduttivo della collana infatti dovrà affrontare una prova decisiva: l’incontro di lotta che ne decreterà la nomina a “Gran Maestro dei cinque venti”. Un ottimo e intelligente sistema per introdurci alle meccaniche di combattimento della serie, ma anche per trasmetterci un altro importante insegnamento: quanto sia cioè necessario tenere sempre gli occhi aperti e ragionare, così da poter evitare molte morti istantanee. Anche se non riuscissimo a vincere il duello o a superare la successiva prova orale riceveremo ugualmente un prestigioso incarico, decisivo per la salvezza del nostro dio, Kwon il redentore. Sono state infatti rubate le pergamene di Kettsuin, custodite nel nostro tempio e tre potenti signori del male si stanno ora dirigendo alle “colonne del cambiamento” per servirsi di esse allo scopo di imprigionare Kwon all’inferno per sempre. Nostro compito sarà raggiungerli, ucciderli e recuperare le pergamene, oltretutto vendicando così il nostro padre adottivo, ucciso da uno di loro. Più facile a dirsi che a farsi, naturalmente. Fin dall’inizio avremo accanto un prezioso alleato, che diverrà subito nostro amico, il ranger Glaivas, con cui partiremo via nave all'inizio del nostro cammino. I percorsi saranno numerosi, con una nutrita serie di deviazioni e il senso di libertà che il lavoro riuscirà a trasmetterci sarà indescrivibile. Avremo anche varie occasioni per migliorare le nostre capacità di combattimento e l’ideale sarebbe riuscire ad incontrare un saggio monaco, esperto nell’arte della tigre, che si rivelerà un preziosissimo alleato. Comunque vada fronteggeremo un pericoloso guerriero, Olvar il barbaro, che inizialmente si mostrerà amichevole ma poi, in preda alla follia, cercherà di ucciderci, costringendoci a eliminarlo. Alla fine raggiungeremo un castello, dove si sono riuniti i nostri avversari. A quel punto dovremo scegliere se tentare di assalirli subito o aspettare ed effettuare dei sopralluoghi, allo scopo di conoscere meglio l'ambiente. E' meglio optare per questa seconda ipotesii e non avere fretta di agire. La libertà di azione che ha caratterizzato il nostro viaggio, comunque, cederà il passo ad un percorso stretto e preciso: un vero e proprio true path non facile da individuare, persino dopo aver compiuto accurate missioni esplorative. Sarà infatti necessario scegliere la sequenza giusta, magari scovando anche il corretto indizio che ci può aiutare durante il precedente percorso, per decidere chi uccidere tra lo stregone Manse, lo spadaccino Honoric e il karateka Iaemon, assassino del nostro padre adottivo. In caso di sconfitta, comunque, non vi sarà da avvilirsi, perché anche i paragrafi di morte saranno spesso interessanti: notevole quello che contraddistingue il nostro scontro con lo stregone Manse, con cui potremmo intraprendere una lotta interminabile che ci porterà nella migliore delle ipotesi, se non affrontata al momento giusto, a ucciderci a vicenda. Spettacolare sarà il duello con Jaemon, degno dei più concitati capitoli del videogioco Street Fighter, in cui potrebbe risultare decisiva una mossa che è possibile apprendere nel corso del viaggio. In ogni caso, uccidendo Jaemon e vendicando nostro padre, diventeremo degni dell'appellativo di Vendicatore che da il titolo al volume. In uno splendido finale, apparirà il dio Kwon in persona a premiarci con una nuova arte e ad aiutarci, preparandoci al meglio per il prossimo difficile viaggio di ritorno. Uno splendido inizio di una grande saga, così si può definire questo libro. Molti sono gli obiettivi portati a termine con successo: come ogni primo volume di una serie, infatti, non soltanto si deve presentare una storia gradevole in sé stessa e che spieghi il regolamento, ma che stimoli altresì a proseguire la lettura dei volumi successivi. In questo caso addirittura si è centrato un terzo risultato: gli autori hanno congegnato una storia così ben pensata da essere affascinante di per sé, senza considerare il proseguio della collana. E date le particolarità di Ninja vi è molto da spiegare, oltre alla necessità di non scoraggiare il lettore, visto il complesso sistema di combattimento, che grazie al tutorial viene appreso rapidamente: inoltre, dato l’indubbio livello di difficoltà della saga, è necessario, pur senza rendere il libro troppo lineare (cosa che infatti non avviene) introdurre il lettore gradatamente in quello che sarà la struttura della serie.
Ottima è l’idea di concedere varie occasioni, nel corso dell'avventura, per migliorare le proprie capacità, eventualità che non si ripeterà quasi mai nel resto della serie, dato che, come detto in apertura, non si vestono i panni di un novellino, ma un guerriero forte ed esperto. Splendida è la caratterizzazione dei personaggi, spesso di impatto, a partire da Glaivas, figura che ci farà compagnia per tutta la serie; notevole anche l'incontro, come già accennato, con il monaco campione nell'arte della tigre. Una piccola nota stonata è data indubbiamente dal percorso finale, troppo condizionato dal secco true path, o dalla storia in sé che, pur offrendo tante possibili evoluzioni richiede comunque il possesso delle solite tre arti fondamentali per essere completata con successo: entrambi però possono essere considerati peccati decisamente veniali.
Anche lo stile di scrittura e la traduzione risultano di ottimo livello per un'opera che, pur avendo qualcosa in meno a livello narrativo del Regno di Wird o della Zona Omega, risulta comunque un capolavoro.
Longevità 10:
Molto alta: per sviscerare a fondo ogni possibile evoluzione del volume è necessario rileggerlo molte volte.
Difficoltà 9:
Forse a tratti eccessiva, ma l'alto livello di complessità è una prerogativa della serie. E comunque è preferibile questo a un volume troppo semplice e banale.
Giocabilità 10:
Divertente e appagante in ogni risvolto, a cominciare dall'altissima possibilità di interazione con personaggi e scenari, passando per l'ottimo sistema regolamentare, finendo con il livello narrativo, che raggiunge picchi raramente visti in altri librogame.
Chicca:
A fine avventura Vendicatore riceve in premio una nuova arte a sua scelta ma, dato che alcune richiedono degli oggetti particolari per essere usate e non vi è alcun accenno al fatto di aver ricevuto anche i detti oggetti, diventa lecito chiedersi se l’arte sia utilizzabile o meno nel secondo volume
Totale 9.5:
Pur non raggiungendo le vette del del Regno di Wird o della Zona Omega risulta un capolavoro: un primo volume davvero imperdibile, ottima introduzione a una serie eccezionale.
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