Il mondo di Titan sta vivendo un periodo difficile, con il male che sta prevalendo sul bene, i mostri e i non-morti che appaiono ovunque e uccidono la gente…
Il personaggio che andremo a interpretare è un prode cavaliere templare, nemico giurato di Muir il re demone. Avendo il fondato sospetto che i suoi genitori siano in pericolo, parte subito alla volta del villaggio natio e, scoperto che i suoi dubbi sono fondati, si reca nella tana del lupo per salvarli e liberare il mondo da Muir in un terribile combattimento risolutivo.
Fin dall’inizio il volume mi è sembrato molto originale, diverso dai canoni a cui la collana Fighting Fantasy ci ha abituato: la libertà d’azione è ampia e le molte creature mostruose e provenienti dai contesti più truci ricordano molto i nemici di un'altra celebre collana edita dalla EL, Oltre l’Incubo, complici anche le splendide illustrazioni relizzate con uno stile molto adatto a un'ambientazione horror.
La difficoltà, però, è alta per i molti combattimenti e le molte possibilità di incappare in una prematura dipartita; non parliamo poi delle fasi conclusive dell'avventura, dove la complessità delle situazioni da affrontare raggiunge picchi elevatissimi, rasentando a tratti l'ingiocabilità.
Questo accade per due differenti motivi: in primo luogo perché, per raggiungere il covo nemico, dovremo seguire le istruzioni di un mago abbastanza subdolo, che non chiarirà mai la sua posizione nei confronti della nostra missione e del nostro nemico, dimostrandosi, con il suo comportamento, costantemente in bilico tra bene e male. Il percorso da lui suggeritoci si rivelerà un vero labirinto, molto complesso, ricco di morti istantanee e di difficile mappatura. In secondo luogo ci creerà non pochi grattacapi il combattimento finale con Muir, che si rivelerà oltremodo complesso, tanto da sfiorare l'impossibilità, nel caso in cui non saremo riusciti a recuperare almeno uno di due oggetti reperibili lungo il nostro percorso e necessari per fronteggiare il Signore dei demoni; inoltre, ad aggiungere la beffa al danno, anche nel caso in cui riuscissimo ad avere la meglio, finiremo per morire ugualmente, nonostante la sconfitta del nostro nemico.
Nonostante la sconfitta però vivremo ugualmente un finale suggestivo, degno di essere letto, e che probabilmente ci rimarrà impresso una volta terminata la lettura come uno dei passaggi più suggestivi dell'opera. Il regolamento è il classico della serie, con un paio di elementi in più: nello specifico la presenza degli innovativi i punti malvagità e la possibilità di impiegare alcune arti che ci aiuteranno a superare avversari e difficoltà nel corso del nostro cammino.
Entrando maggiormente nel dettaglio: i punti malvagità indicano quanto siamo, o diventeremo avvicinandoci allo scontro risolutivo, asserviti al male. Si parte da zero, ma vari eventi potrebbero incattivirci. Questa eventualità è pericolosa perché, a scadenza regolare nel corso della missione, saremo chiamati a verificare con un check il nostro grado di purezza: se non dovessimo superare alcuni di questi controlli ci troveremo innanzi al serio rischio di decidere di abbandonare il nostro obiettivo e sposare la causa del nemico.
Le arti consistono in sette poteri di vario tipo, tanto offensivi quanto difensivi: potremo per esempio guarire le ferite altrui o rilevare la presenza dei demoni. Partiremo con tre di queste abilità e, in un punto specifico dle volume, potremmo addirittura acquisirne una quarta. Tutte sono utili, per cui la scelta se da un lato sarà abbastanza ostica, dall'altro non ci porterà mai a essere dotati di attitudini inutili ai fini del completamento della nostra avventura.
In conclusione si tratta di un ottimo volume, ingiustamente non tradotto dalla EL (ma per fortuna ora disponibile grazie al lavoro della community di LGL), che risente forse di una difficoltà eccessiva che potrebbe innervosire anche i lettori più smaliziati, e scoraggiare irrimediabilmente quelli meno esperti o in cerca di un passatempo poco impegnativo e rilassante.
Longevità 8.5:
Assolutamente alta: forse ci sarà qualche prematura defezione, ma se vi farete prendere dalla storia e deciderete di terminare l'avventura raggiungendo l'epilogo migliore, sarete costretti a riprendere in mano il volume varie volte prima di riuscire a districare la matassa.
Difficoltà 6:
Forse troppo alta: le prime fasi sono abbordabili e ben bilanciate e invogliano alla lettura, calandoci pienamente nell'ambientazione. Improvvisamente però la complessità dell'opera si impenna, frustrando le aspettative di tutti coloro che speravano di aver trovato finalmente un capitolo della collana Fighting Fantasy abbordabile.
Giocabilità 8.5:
All'ottima possibilità di interazione si aggiunge uno stile narrativo ispirato ed estremamente piacevole. Innovativa l'idea di inserire l'elemento malvagità, che ci costringerà a dosare bene la portata delle nostre decisionii, e le arti, che aggiungono profondità e strategia all'azione, rendendo Il Cacciatore di Demoni un libro più elaborato rispetto alla media della collana.
Chicca:
La presenza di un finale perdente estremamente suggestivo; già questo tipo di epiloghi sono rari nel contesto della narrativa interattiva: trovarne uno che, nonostante la sconfitta, colpisce e rimane nel ricordo è un evento quasi unico.
Totale 8:
Un volume eccellente e molto difficile: quello che offre però è talmente ben congegnato e presentato che spingerà la stragrande maggioranza dei lettori a insistere, superare tutti i passaggi più ostici e conquistare il miglior epilogo possibile.
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