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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

Recensione

Detectives Club 3: Mister Mezzanotte
Edizione EL 1987
autore/i Martin Waddell
Recensore spadadelsole

Personalmente trovo che certi librogame guadagnino se letti in un determinato periodo dell’anno (sono d'accordo: io periodicamente mi dedico a Grecia Antica con l'arrivo dell'Estate, possibilmente leggendola in un giardino o in un contesto dove comunque abbondino le piante e sia percepibile la natura ND Prodo). Detectives Club, per esempio, rende meglio durante un freddo pomeriggio autunnale, invernale, innanzi ad un the fumante o a una cioccolata calda completata da fragranti biscotti.  Il tutto per godersi un piccolo esercizio intelletuale e, più ancora, il piacere di tornare ragazzini.

C'è qualcosa che i bambini amano più di un luna park? Forse il Natale e il compleanno, ma ben poco altro, ed ecco spiegato il motivo della location del terzo volume della collana Detectives Club, dal sinistro titolo di Mister Mezzanotte.

I nostri, in un esilarante inizio basato sui battibecchi tra i vari membri del gruppo riguardo al nuovo, rivoluzionario travestimento di Bodger, si ritrovano al loro luna park preferito.  Ma dato che, negli ultimi giorni, alcune attrazioni sono state distrutte, non si sa da chi, ma sempre a mezzanotte (da qui l'appellativo accordato al misterioso sabotatore che fa anche da titolo al volume), la voglia di indagare si accende subito. Dopo le visite alle location distrutte e alcune domande, gli interrogativi cominciano a farsi sempre più pesanti e.. reali.

Sarà stato il direttore del parco desideroso di liberarsi di attrazioni inutili? O i proprietari degli stand avidi e intenzionati a truffare l’assicurazione? O magari un vandalo isolato?  Meglio non dire altro, ma vi garantisco che la storia si dipanerà in perfetto stile Detectives club, tra percoli vari e situazioni scanzonate, ma con un tono decisamente un po' più maturo rispetto al solito.

Tanto che non potremo toglierci il dubbio sul fatto che la polizia abbia pensato ciò che abbiamo pensato noi, conducendo le indagini in segreto, o, al contrario, abbia rubato all’ultimo secondo le nostre idee e le nostre scoperte! Tallone d’Achille dell'opera saranno le illustrazioni, non sempre all’altezza , specialmente quella decisiva della scena dell’incendio piuttosto confuso e poco in linea con la chiarezza necessaria per risolvere l'enigma finale, fonamentale per scoprire l'identità del malvivente cui stiamo dando la caccia.

In ogni caso ci troviamo davanti a un grazioso volumetto, che ci regalerà un'oretta di gioioso ritorno all’infanzia, condito da una certa maturità e dalla possibilità di apprendere i l linguaggio dei segni, lasciati sul terreno, dai boy scout; se poi decideremo di rigiocarlo per conquistare il titolo di Sherlock Holmes nella classifica di merito pubblicata alla fine del libro allora il tempo di lettura sarà ben più lungo, e potremmo trovare ulteriori stimoli per analizzare la vicenda e sviscerarla a fondo.

Longevità 6.5: 

Di base sarebbe davvero bassa perché si sa, nelle serie di investigazione, una volta risolto il caso, non ci sono molti motivi per riprendere in mano la vicenda. Potrebbe aiutare in questo senso la sfida offerta dalla tabella dei punteggi a fine volume e dalla nostra volontà di conquistare l'ambito riconoscimento che ci mette al livello del celebre Sherlock Holmes.

Difficoltà 7: 

Difficile da valutare perché, in questa serie, in fondo si arriva sempre. Il valore però si impenna se consideriamo le illustrazioni, non sempre all’altezza e gli enigmi, che rispetto ad altri volumi della collana risultano in questa occasione sensibilmente più ostici.

Giocabilità 7.5: 

Interagire con gli enigmi, i nostri compagni di gruppo, gli adulti e le attrazioni del luna park risulta molto divertente e stimolante, e tiene alta l'attenzione per tutta la durata della lettura. A questa già buonissima base si aggiunge uno stile narrativo adeguato, che rende bene il clima scanzonato e infantile delle vicende. Complessivamente si respira quell'aria gaia e spensierata che ci fa tornare ai giorni della nostra infanzia, e la sensazione è decisamente piacevole.

Chicca: 

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Totale 7: 

Un buon libro, molto ben fatto, particolarmente adatto per un pubblico giovane, ma godibile anche per lettori adulti, specialmente se nostalgici e appassionati di librogame "old-style".