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Recensione

Gore Zone 1: Splatter Hour
Edizione Librogame's Land 2019
autore/i Federico Bason
Recensore spadadelsole

La serie Gore Zone si presenta come un originale ritorno al passato. Il regolamento è minimo, dato che il protagonista ha solo tre punteggi: forza che rappresenta l’abilità combattiva pari a 12 + tre dadi (si parla sempre, da qui in poi, di dadi a sei facce), resistenza pari a 40 + quattro dadi  e l’abilità, pari al lancio di due dadi che simboleggia la capacità di superare le prove che incontreremo nel corso dell’avventura.

L’equipaggiamento è anch’esso minimo, con soli tre oggetti, armi comprese. Le armi, dal canto loro, ci aiuteranno aumentando il danno inflitto oppure la forza d’attacco. Anche il combattimento è essenziale, d calcolare tenendo conto del punteggio di forza a cui va aggiunto il risultato ottenuto lanciando due dadi e danno pari alla differenza delle due forze più l’eventuale bonus arma.

Raccontata così potrebbe la struttura regolamentare potrebbe sembrare un po' piatta, ma la realtà è ben diversa. Certo, i combattimenti saranno una volta tanto il fulcro della serie, poiché, come intuibile, vivremo un vero beat'em up, ma un buon livello d’esplorazione unito a scontri sempre diversi e… al sangue, renderanno la sfida interessante e appetibile. Chicca sarà il punteggio finale, ove sommando gli avversari ammazzati, gli oggetti trovati ecc potremo dare un giudizio quantitativo e qualitativo alle nostre vicende e confrontarci con i nostri amici che abbiano giocato al volume, o con noi stessi dopo diversi percorsi.

Il primo volume della serie Gore zone, Splatter Hour, inizia come una storia liceale americana, ovvero due giovani fidanzati fermati dalla pioggia notturna e dall’auto in panne cui non resta che trovar rifugio in una casa abbandonata in aperta campagna.

Appena entrati la ragazza viene rapita e il nostro alter ego ammazzato….  Ma si risveglierà subito con una maschera da giocatore da Hockey in faccia e con una forza fisica spropositata, come Jason della saga horror  Venerdì 13.

Naturalmente il suo scopo sarà salvare la sua bella e inizierà una lunga peregrinazione nei vari piani della villa abbandonata. I mostri abbonderanno e gli ambienti saranno i più vari, dato che oltre ai quattro piani ci saranno anche la chiesetta, il cimitero , il seminterrato.  Dovremo cercare armi e oggetti utili e superare gli avversari più impressionanti e le sfide di abilità più allucinanti, fino a giungere all’epilogo.

Certo la storia ricorderà l’incipit del settimo volume di Dimensione Avventura (La Casa Infernale) ma anche in qualche modo un'altra celebre collana di LG del passato, la lovecraftiana Oltre L'Incubo. Indubbiamente l’horror e l’occulto la faranno da padroni, ma non mancheranno alcune assonanze anche con classici interattivi di altro stampo, La Casa di Tenebra della saga Golden Dragon su tutti.

Come nel volume d’esordio di quella serie, infatti, ogni oggetto potrà tornare utile, ma mancherà l’atmosfera scanzonata e leggera tipica di quelle vicende, dato che le trovate in Splatter Hour saranno dure e spesso truculente.

Il fulcro di tutto, come avrete immaginato, sarà costituito dai mille combattimenti e le mille sorprese, il che renderà alto il livello di difficoltà se non si sarà partiti con punteggi elevati nelle caratteristiche di base. Il risultato finale è molto valido, sia perché regge il paragone con le opere sopra indicate, sia perché il continuo fare a fette gli avversari regalerà forti emozioni. Un buon libro da cui è lecito aspettarsi un seguito ambientato in un villaggio di pescatori

Longevità 7: 

Divertente da giocare e in grado di offrire un ottimo livello di sfida. Finita l'avventura però difficilmente riprenderemo in mano il volume, visto che il fulcro del gioco è dato soprattutto dalla difficoltà dei combattimenti e non dalla varietà delle diramazioni.

Difficoltà 7: 

Spaventosa dato l’altissimo numero di prove e combattimenti: da calli alle mani a forza di lanciar dadi. Nonostante ciò gli scontri risultano vari e interessanti, impedendo il subentrare di pericolose derive date dalla noia o, peggio ancora, dalla frustrazione. Certo è che dopo un po' la mancanza di varietà un po' pesa.

Giocabilità 7.5: 

A un'alta possibilità di interazione (ci sentiremo sempre nel vivo dell’azione e si rivivono volumi anni '90 molto amati come Oltre l’incubo, La Casa di Tenebra e La Casa Infernale) si aggiungono combattimenti divertenti e ben congegnati e l'ottima capacità narrativa dell'autore che ricorda, come già detto, alcuni grandi esponenti del genere interattivo.

Chicca: 

/

Totale 7: 

Una valida opera prima: al netto di qualche ingenuità da "esordio" un volume divertente di cui auspichiamo al più presto un ancor più esaltante seguito.