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Recensione

Scegli la tua Avventura 29: I Gioielli Perduti di Nabooti
Edizione Mondadori 1988
autore/i Raymond Anson Montgomery
Recensore Yaztromo

I Nabooti, secondo la legenda, sono un'antica tribù/setta che in epoca precoloniale ha dominato le terre d'Africa tra il Golfo di Guinea e il Lago Ciad, nel Sahel. Sempre secondo la leggenda, i Nabooti traevano molto del loro potere da quattro grosse gemme: due diamanti e due rubini, che conferivano buona sorte a chi li conservava per bene e sventure e morte a chi li perdeva.

Il protagonista/lettore e' un ragazzino di New Orleans, ma un suo zio di Boston anni fa ha comprato le gemme di Nabooti da un misterioso mercante in Marocco e, prima di morire in seguito alle ferite riportate in uno strano incidente, si raccomando' con i suoi due figli affinché vigilassero per bene sulle quattro gemme.

I tuoi due cugini di Boston vengono derubati e chiedono il tuo aiuto: il loro piano e' di riunirsi tutti a Boston e volare insieme in Marocco, dove si perdono le tracce delle gemme rubate, passando per Parigi. Fin dal principio, pero', capiremo di essere seguiti e avremo telefonate minatorie e avvertimenti di ogni tipo per farci desistere dalla nostra ricerca delle gemme di Nabooti. La sensazione di essere braccati sara' veramente opprimente!

Raymond Anson Montgomery inizia questa avventura alla grande! Ci sono i migliori ingredienti: leggende esotiche, spie, azione, viaggi frequenti, pericolo... veramente e' riuscito a creare un climax niente male!
Il problema pero' e che, appena ci facciamo prendere dall'azione, quella linea narrativa finisce improvvisamente!

A volte finisce bene, a volte finisce male, ma il problema e' che queste interruzioni dopo pochi bivi (ben congegnati) sono totalmente improvvisi e inspiegati: di punto in bianco l'avventura finisce e si rompe il climax!
Se andiamo ad approfondire la struttura di questo SLTA, il problema salta subito agli occhi: ci sono le "canoniche" 106 pagine/sezioni, pero' i finali sono ben 38!!! Praticamente, all'incirca ogni tre pagine c'e' un finale.

Per forza si ha la sensazione che, appena si scaldano i motori della narrazione, cala una specie di mannaia improvvisa sulla storia. Tanto più che le linee narrative sono quasi sempre divergenti, con i bivi che in generale non ritornano nell'alveo di una storia principale, ma ognuno va per conto suo, rendendo ogni singola evoluzione più breve.

E' un vero peccato, perche' avrebbe potuto essere uno dei migliori SLATA e invece non fa altro che riempire i protagonisti/lettori di frustrazione per quello che avrebbe potuto essere, ma non si e' concretizzato. Che occasione persa!

Longevità 7: 

Il protagonista lettore e' abbastanza invogliato a cercare nuovi finali più soddisfacenti, nella speranza (poi frustrata...) di trovare qualche linea narrativa compiuta.

Difficoltà 0: 

I finali vengono spesso percepiti come totalmente casuali e non legati alle scelte del protagonista/lettore. In tal senso, non si può parlare di difficolta' o facilità, quindi preferiamo non assegnare un voto.

Giocabilità 2: 

Nulla, non si riesce davvero a giocare, purtroppo...

Chicca: 

/

Totale 5: 

L'ottima prima parte di ogni mini-storia e' rovinata da un finalino "a sorpresa" che rompe il climax. Un'occasione persa!
Sarebbe bello se questa avventura venisse riscritta con gli stessi ingredienti, ma non più della meta' dei finali e storie più lunghe, capaci di portare a termine i bei climax iniziali. Non credo che questo potrà mai realisticamente accadere, purtroppo.