La Piramide Nera è il secondo volume della collana Skyfall: diciamolo subito, non si può definire il migliore, e nemmeno tra i migliori della serie. Le prospettive grame che attedono il giocolettore si manifestano fin dai primi paragrafi.
L’inizio della storia infatti è piuttosto piatto e prevedibile, in perfetto stile anni '80. Dopo aver risolto il mistero della palude nel capitolo precedente della saga siamo, senza soldi e senza nulla da fare, a Sette sorgenti, in attesa di un’avventura interessante in cui catapultarci.
E l’attesa non sarà lunga. Un uomo in condizioni disperate raggiunge l’insediamento e noi ci affrettiamo a soccorrerlo. Prima di morire, dopo una manciata di ore, riesce a raccontare di aver attraversato, per tre giorni, il terribile deserto pur di fuggire dalla piramide nera in cui era tenuto schiavo.
Tale piramide rappresenta uno dei misteri del pianeta e, data la possibilità di ottenere ricchezze esplorandola e sciogliendo alcuni dei molti misteri che essa nasconde, non aspettiamo un minuto a metterci in marcia, con l'obiettivo di raggiungerla e svelarne i segreti.
Ssarà l’inizio di un’avventura indimenticabile come poche altre, nel senso peggiore del termine. L’attraversamento del deserto sarà breve ma non privo di pericoli. Utilissimo si rivelerà lottare contro il troll, così da guadagnare un punto prezioso di abilità. Ma entrati nella piramide dovremo affrontare una delle due possibili evoluzioni della vicenda.
Nella prima potremo avere la fortuna di sfruttare una sorta di bug che contraddistingue il libro: per cui, in pochi paragrafi, riusciremo a prendere dell’acqua e a tornare indietro, risolvendo uno dei più grandi enigmi di Skyfall.
L’altra possibilità consisterà nell'iniziare un interminabile giro , cercando un modo per trovare non si sa più bene cosa. Certo, si potrebbe risolvere tutto creando una mappa, ma nemmeno questo sarà facile, poiché sarà un continuo andare avanti e indietro per i corridoi, perdendo subito il senso della nostra marcia, visto che ogni spostamento non sarà identificato da indicazioni precise o punti cardinali, ma semplicemente da generiche imbeccate, sulla falsariga di "vai avanti, torna indietro".
Anche il lettore più paziente si ritroverà ben presto esasperato da un continuo loop del tipo vai a destra al 100 o a sinistra al 200? al 200 il corridoio svolta e devi decidere se andare avanti al 150 a destra al 110 e andati a destra ci roviamo di nuovo al 110 (teoricamente in direzione opposta) come se nulla fosse. Per questo e per il modo confusionario in cui sarà gestita la terza parte del libro in cui dovremo trovare l’uscita dall'edificio prima di intraprenderer il viaggio di ritorno, non posso non dare un voto negativo a questo volume.
Almeno ci fosse un po' di adrenalina, provocata da trovate intelligenti e qualche instant death... Invece anche situazioni del genere saranno pochissime, i combattimenti meno ancora, salvo quello con il troll già citato, che oltretutto si rivelerà difficilissimo da sconfiggere.
Ciliegina sulla torta: il fatto che, anche se nessuno lo dice e il protagonista sembra essere un uomo fin dalle prime battute, ad un certo punto potremo scoprire che in realtà potremmo anche essere una donna e, se questa eventualità si realizza, potremo evitare uno dei passaggi più complessi della vicenda. Peccato che tale evoluzione si concretizzi all'improvviso, senza apparente senso logico, contribuendo ad aumentare la sensazione di spesamento, nonché la noia per qualsiasi lettore!
In aggiunta, bassa si rivela anche la qualità delle illustrazioni. In conclusione non posso negare che questo volume potrebbe costituire una vera sfida intellettuale ed essere delizioso per gli amanti delle mappe, se fosse stato realizzato con un minimo di criterio. Per come è presentato però si rivela un fallimento totale: non ci sarà alcuna possibilità di arrivare anche solo a metà della storia senza morire di frustrazione e tedio.
Longevità 4:
Bassa, dato che , dopo la prima lettura, sempre che si riesca a finirla, non avremo altri motivi per rileggere. Anzi è probabile che molti appassionati se ne terranno lontani...
Difficoltà 4:
Altissima data la difficoltà di mappare tutto come si deve. Se volete portare avanti l'avventura con cognizione di causa dovrete sudare sette camicie e difficilmente eviterete momenti di frustrazione.
Giocabilità 5:
La scarsa possibilità di interazione, uno stile di scrittura ben poco ispirato e un regolamento che non fa decisamente gridare al miracolo contribuiscono a formare un quadro non certo esaltante. Se siete amanti dei LG ben strutturati questo non sarà tra i vostri preferiti.
Chicca:
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Totale 3:
Il libro non è nel complesso così brutto, ma l'altissima e ingiustificata difficoltà lo rende un'esperienza interattiva atroce. Il mio consiglio è di evitarlo e dedicarvi a letture a bivi più soddisfacenti.
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