Riprendono le avventure di padre Alessandro Balsamo o forse no. Questo volume, infatti, non è un vero seguito, ma un capitolo di mezzo, classificato dallo stesso autore come 2.5, breve e che ha come scopo l'obiettivo di tirare un po' le fila di alcuni elementi della storia rimasti in sospeso e introdurre il successivo terzo tomo "ufficiale". Inoltre la scelta di Federico Bianchini è stata condizionata anche dalla compattezza dell'avventura, che non è articolata come le altre a cui Cagliostro ci ha abituato: anche per questo l'autore lo considera più come una sorta di spin-off che non come un'avventura principale. Padre Alessandro viene chiamato in un paesino del ferrarese, di nome Beltane, ove avvengono strani fenomeni e il cui parroco è morto e un altro sacerdote, che ha cercato di scoprire la verità è caduto in uno stato di follia inspiegabile. Indagando tra i reticenti cittadini del posto Balsamo viene a conoscenza di un'antica diceria popolare che parla di una strega: inizialmente sembrano farneticazioni prive di fondamento, ma ben presto il dubbio che non si tratti solo dii una superstizione si fa strada nella mente del prete-investigatore. Che la storia della strega di Beltane non sia solo una leggenda? Avremo solo quattro giorni di tempo per incontrare il vecchio sacerdote, studiare la canonica e i suoi segreti, imparare a realizzare talismani e pozioni, utilizzare tutte queste competenze per riuscire nella nostra missione. E, soprattutto, scoprire chi tra le quattro vecchiette che la gente del posto taccia di competenza nell'arte oscura della magia nera sia la vera strega. Ammesso che ve ne sia una... Come avrete intuito prendere una cantonata nel corso dell'investigazione significa morire, al pari di non aver risolto nulla alla sera del quarto giorno. Naturalmente avremo il solito schema "alla Holmes" tipico della collana, in cui saranno fondamentali gli indizi raccolti; data la brevità del testo, appena 130 paragrafi, si potrebbe pensare ad una storia facile e di rapida conclusione. Invece non è così. Il volume avrà una difficoltà altissima e, a meno che non siate dei veri esperti, saranno necessarie varie letture ed estrema attenzione per scoprire l’indizio segreto e decisivo. Ma anche sciogliere questo enigma non basta, dato che realizzare l’amuleto imprescindibile per sbloccare l'epilogo pienamente vincente non sarà affatto facile. Lo stile di scrittura e la trama sono ottimi, allo stesso livello dei due libri precedenti della saga.Non mi sento di aggiungere molto altro, considerando che in questa recensione lo spoiler già abbonda, ma una cosa, in tutta onestà la posso dire: il volume rimane ottimo pur essendo un lavoro molto breve e merita di essere letto. La qualità narrativa, l'oscuro intreccio, la difficoltà di investigazione e la tensione sempre palpabile infatti lo rendono imprescindibile per tutti gli amanti della saga e una lettura ugualmente consigliata per chi ama certe atmosfere buie e angoscianti.
Longevità 7:
A dispetto della brevità del volume venire a capo delll'indagine non sarà affatto facile e anche un esperto avrà bisogno di diverse letture. Nonostante ciò non si scade mai nella frustrazione e l'ottima verve narrativa dell'autore rende la lettura piacevole anche quando si ripassa per l'ennesima volta nello stesso paragrafo.
Difficoltà 7:
Decisamente alta. Già l’altissimo numero di indizi da trovare rende complesso il quadro: a questa incombenza va aggiunta l'imprescindibile costruzione del talismano, senza cui non si può raggiungere l'epilogo migliore e che è tutt'altro che banale realizzare.
Giocabilità 8.5:
Il solito Bianchini, maestro nelle narrazioni a tinte oscure. Grazie all'ottimo approccio descrittivo i sentiremo sempre nel vivo dell’azione e sarà facile rivivere le stesse emozioni coinvolgenti, oscure e terrorizzanti dei precedenti volumi. A questo aggiungiamo un regolamento semplice ma solido e diverse divertenti variazioni sul tema che vi terranno impegnati a lungo, a dispetto della brevità del tomo.
Chicca:
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Totale 7.5:
Una valida opera che, pur essendo inferiore alle precedenti per lunghezza e complessità si rivela, comunque, godibilissima, ottimo viatico in previsione del successivo capitolo, il terzo e conclusivo (?) della saga.
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