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Recensione

Cagliostro 4: Sitra Ahra
Edizione Librogame's Land 2023
autore/i Federico Bianchini
Recensore spadadelsole

La vita di padre Balsamo non è certo noiosa e priva di sorprese: dopo il buio norvegese, i misteri della provincia italiana e il deserto egiziano, un'indagine nel cuore di Roma, a dieci minuti di taxi dalla sede del suo ordine, potrebbe sembrare una degradazione.

E invece si rivelerà una sfida allucinante. Ma andiamo con ordine. Un saggio rabbino ormai ultranovantenne e residente da sempre nel Collegio Rabbinico di Roma si comporta stranamente, come se fosse posseduto. I vertici del Collegio decidono quindi di ricorrere alla consulenza di un esperto Goyim (che significa non ebreo) per scoprire se si tratti di vera possessione.

Padre Alessandro si trasferirà per i classici tre giorni di indagine nel collegio, per scoprire la verità . E di verità ne scoprirà molte, poiché tale possessione si rivelerà essere solo la punta di un iceberg, prima manifestazione di eventi terribili verificatisi oltre mezzo secolo prima e che apriranno la porta all’incredibile sfida affrontata dal primo conte di Cagliostro, ancora in epoca delle crociate.

Toccherà al suo discendente risolvere definitivamente nel nuovo volume della serie. So che questo excursus potrà sembrare troppo stringato, ma il rischio di lasciarsi sfuggire anticipazioni ridondanti è alto, e farlo sarebbe mortale per la piena godibilità del ibro. I paragrafi, infatti, saranno solo 180 e, come prevedibile, porteranno a una storia non certo lunga, ma molto sostanziosa e pericolosa, dalla longevità bassa poiché, di fatto, dovremo leggere quasi ogni paragrafo per risolvere il caso, a scapito della rigiocabilità.

La demonologia trattata sarà questa volta quella ebraica e ciò saranno considerazioni interessanti sulle possibili modalità dii dialogo interreligioso.  La difficoltà, invece, è un parametro complesso da valutare. Da una parte le instant death saranno pochissime, oserei dire zero. Dall’altra il testo sarà una continua instant death. Per risolvere il caso, infatti saranno indispensabili due cose. La prima, guadagnare la confidenza dell’anziano rabbino, ottenibile solo se la sorte ci assiste in una prova in particolare. La seconda sarà capire come aprire un passaggio segreto tramite un procedimento davvero complicato. Senza il primo elemento le indagini si areneranno a un punto morto e senza il secondo avremo un finale monco, in qualche modo una vera e propria sconfitta, per quanto edulcorata. 

Come storia le imprese dei volumi precedenti avranno un filo rosso che le collegherà e che aprirà la porta alla sfida finale.  Alla fine dei conti abbiamo a che fare con un ottimo libro, un’avventura solida e da incubo, in perfetta linea con quanto l'autore ci ha proposto fino a oggi.  E chi ci permetterà di imparare qualcosa relativamente all'Ebraismo, se non ne siamo particolarmente edotti. A fine lettura rimane alta la voglia di giocare il prossimo e conclusivo volume, e questo p sicuramente un dato più che positivo.

Longevità 6: 

Solo 180 paragrafi usati completamente per una storia d’investigazione… decisamente bassa longevità, visto che manca ogni possibilità di rigiocare il volume, se non dopo molto, molto tempo.

Difficoltà 7: 

Davvero frustrante perché se non si è assistiti dal caso durante una prova decisiva si finirà per rimanere bloccati. Inoltre l’enigma finale è davvero complesso; nonostante ciò il volume è molto ben scritto e credo che pochi rinunceranno a scoprire l'epilogo, magari dopo qualche tentativo.

Giocabilità 8: 

Il sistema è il solito della serie, semplice e funzionale. Come sempre è ottima l'immedesimazione, e le molte possibuilità di interazione con ambienti e personaggi migliorano ulteriormente una situazione già più che godibile.

Chicca: 

/

Totale 7.5: 

Forse un volume un po' troppo breve ma che prepara alla grande per la conclusione della serie, con il capitolo 5, che si preannuncia pirotecnica.