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Recensione

Gamebook Escape 1: Gli Abissi di Europa
Edizione Giunti Marzocco 2024
autore/i Pierdomenico Memeo
Recensore HarlockHrk

Pubblicato a Settembre 2024 da Giunti nella collana Gamebook Escape, Gli abissi di Europa si presenta come un albo particolare: «Questo è un Escape Book [,,,] ispirato al fenomeno mondiale delle Escape Room [...] e raccogliendo l'eredità dei [...] Librigame».
L'autore, Pierdomenico Meneo, divulgatore scientifico e «nerd extraordinaire» sarà riuscito nel suo compito?

Alla vista l'albo si presenta molto bene, Copertina accattivante, 190 pagine in brossura con ali molto ampie: la posteriore arriva a coprire la prima, riuscendo a fare da segnalibro durante la lettura. L'interno di entrambe è finalizzato al gioco, contenendo una mappa e l'equivalente della scheda personaggio o scheda per gli appunti dove segnare il proprio progresso. All'interno sono presenti illustrazioni di tipo "doodle" ma nessuna illustrazione a pagina intera.

La scrittura è molto buona e curata, priva di refusi, scorrevole e mi ha trasmesso sia l'ambientazione che le emozioni provate dal personaggio. Lo stile è in linea col target dichiarato (11+) ma apprezzabile anche da un adulto. Mi è piaciuto l'aspetto divulgativo che risulta ben integrato nella narrazione e negli enigmi (al contrario di altri autori).

Parlando di enigmi, passiamo alla componente ludica che si rivela purtroppo un punto molto dolente.
Aspetto "Escape Book": rispetto allo standard di mercato, sono presenti solamente 6 enigmi.
Il livello di difficoltà è alla Topolino (pertanto in linea col target) e, di buono, la difficoltà è progressiva (il primo è molto semplice, l'ultimo è un sudoku). Resta che con 6 enigmi non possa considerarlo un Escape Book.
Aspetto "Gamebook": purtroppo povero e costellato di errori di progettazione. L'autore non padroneggia il genere o è rimasto ancorato ad (alcuni) titoli dei primi anni '80.

- La struttura a bivi è orientata quasi esclusivamente a fare scegliere al lettore l'ordine con cui visitare le diverse aree del luogo in cui è ambientata la storia.
- Le scelte determinanti sono quelle tra "fare" e "non fare".
- L'esplorazione stessa è costruita in modo che tornando ad un paragrafo già visitato si rilegga la stessa descrizione come fosse la prima volta.
- Non sono presenti instant-death e la difficoltà è rappresentata dal tempo a disposizione che diminuisce mediante penalità assegnate se il protagonista compie azioni inutili. Nella realizzazione però le penalità non sempre sono prevedibili e non sono coerenti: visitare una sezione di una certa stanza porta ad una penalità, mentre decidere di approfondire la ricerca in un'altra sezione di un'altra stanza dove l'autore sottolinea che il tempo scarseggi per ben due volte, porta invece ad una ricompensa. Controintuitivo.
- Verso la fine è presente una sequenza di tre lanci di monetina che possono dare 3 penalità solo per sfortuna. Il fatto che l'autore premetta «Non c'è bravura o abilità: solo fortuna.» non rende la cosa meno punitiva.
- Sono presenti diversi bivi completamente inutili in cui viene chiesto al lettore se voglia andare avanti o tornare indietro (rivisitando lo stesso paragrafo come fosse la prima volta, persino con un loop tra 266 e 407).
- Forse questi falsi bivi sono stati inseriti per sopperire ad un altro problema di progettazione: l'elevato numero di "Procedi al...", la cui sequenza maggiore sono 7 paragrafi concatenati.

Longevità 6: 

Sono presenti due finali ("good ending" e "best ending") in funzione del trovare o meno alcuni indizi.

Difficoltà 6: 

Gli enigmi sono accessibili, con difficoltà crescente ed è spesso presente una sorta di "aiuto" in-game sotto forma di un oggetto che è possibile usare... o altrimenti è possibile (e suggerito!) cercare indizi su internet, in linea con l'aspetto divulgativo caro all'autore.

Giocabilità 7: 

Passando sopra alla struttura traballante dei bivi, la storia prende e tiene viva l'attenzione.

Chicca: 

La natura/finalità didattica di alcuni enigmi

Totale 6.5: 

La storia e la scorrevolezza nella lettura tirano su il punteggio di un ibrido che purtroppo non rispetta né lo standard degli Escape Book, né quello dei Gamebook moderni. Può essere un buon punto di partenza per ragazzi, ma gli appassionati lo troveranno debole.