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Ronin 47 è il settimo volume della serie ACE Gamebooks, il cui autore, come sempre, è Jonathan Green. Come tutti i volumi di questa serie, dal punto di vista editoriale è ineccepibile: buona qualità della carta, buona copertina colorata, segnalibro in pendant. Anche il contenuto è di ottima qualità: le immagini interne (di Neil Googe, che ha fatto un ottimo lavoro) sono ben concepite e incorporate nelle pagine, i rimandi sono puntuali e non ci sono circoli viziosi o errori vistosi nel regolamento. Insomma: si parte decisamente con il piede giusto!
Come un po' in tutti i librigame di questa serie (e un po' anche nella storia editoriale di Jonathan Green), l'autore parte da un paio di canoni ben noti ai leggiocatori e, con molta capacitaà di scrivere bene e proprietà di linguaggio, ne tira fuori un'avventura ottimamente composta. In questo caso Jonathan Green accoppia la classica storia Giapponese dei 47 Ronin con Pacific Rim (robottoni pilotati da umani che combattono i Kaiju, enormi mostri che escono dall'Oceano Pacifico per attaccare l'umanità e conquistare il pianeta).
Il librogame comincia con una breve panoramica del futuro (visto che la storia si svolge nel 2121): per aiutare il pianeta a superare i cambiamenti climatici, gli scienziati hanno creato il Compound K, che nelle loro intenzioni doveva supportare la barriera corallina a modificare il proprio DNA e adattarsi alle nuove condizioni ambientali e a combatterle. Purtroppo, il Compound K ha funzionato oltre ogni aspettativa e la barriera corallina ha dato vita a generazioni di mostri giganti che hanno man mano messo la razza umana sempre piu' alle corde. L'apocalisse è gia' avvenuta e ormai solo pochi baluardi dell'umanità sono ancora attaccati alla vita.
Il protagonista-lettore di questo romanzo fantascientifico interattivo è il Comandante Oishi, alla guida del suo robot (Samurai 47) e di una batteria di commilitoni, chiamata Squadra Phoenix. Assieme ad altri sopravvissuti, questi militari Giapponesi appartengono alla base Ako, una roccaforte isolata nel Mare delle Filippine. Sono un gruppo tanto disperato (visto che il Giappone e' gia' caduto di fronte all'assalto dei Kaiju), quanto pugnace. Continuano a combattere, anche se pian piano le loro forze scemano e i commilitoni cadono sul campo di battaglia. A questo punto viene presentato il regolamento, che è molto lungo. Ci sono dei riferimenti a Fighting Fantasy (il lancio di due dadi a sei facce come meccanica di base, anche se si può anche usare un mazzo di carte oppure si può giocare presumendo che si vinceranno tutti i combattimenti e le prove di agilità), ma il regolamento è più complicato. Prima di tutto c'è la parte che copre il Comandante Oishi (essere umano), che ha tre attributi (agility, combat, endurance) che si determinano con un point buy system. Poi c'è il regolamento per il robot, che ha sei attributi (speed, artillery, melee, upgrades, reactor, armour, integrity), e anche qui ci sono dei point buy systems che permettono di migliorare speed a spese di armour (o viceversa) e melee a spese di artillery. Poi c'è reactor che tiene conto delle condizioni del reattore nucleare che fornisce l'energia al tuo robot (e potrebbe esplodere se non lo tratti bene), e integrity che sono in un certo senso i punti vita del robot. I combattimenti dei mech hanno una fase a distanza e una fase di corpo a corpo e ci sono un sacco di possibili armi, accessori e miglioramenti tecnici da utilizzare saggiamente: a volte andranno risparmiati, altre volte andranno utilizzati al momento giusto contro il nemico giusto. Tutto molto bello, ma alla fin fine ci sono 40 pagine da leggere prima di poter cominciare, inclusi i tre diversi modi per risolvere i combattimenti (dadi, carte, vittoria automatica) che comportano diverse probabilità di concludere con successo questa avventura e...sono probabilmente troppe. Questo è forse l'unico punto controverso di Ronin 47, che è in generale uno splendido librogame.
Finalmente possiamo cominciare l'avventura e il Comandante Oishi-lettore è già in azione: una missione di routine per investigare un'isoletta dove i sensori hanno indicato attivita' Kaiju. I Kaiju tenteranno di sorprendere la Squadra Phoenix, ma verranno sconfitti. Un'ombra di tristezza però vela il cielo quando un nostro compagno cadrà combattendo e noi giureremo di vendicarlo. Questo episodio e' piuù che altro una introduzione alla drammatica situazione della base Ako: forti guerrieri in un avamposto isolato che combattono tenacemente a dispetto di tutto. Una volta di ritorno comincia la "vera" avventura: la base viene tradita! Uno dei piu' importanti scienziati-militari che la guidano sorprende tutti, ruba un nuovo modello di robot, e distrugge la roccaforte, sabotando gli altri robot e facendo attaccare la base dai Kaiju, che richiama con una speciale frequenza. D'ora in poi la nostra missione sarà la vendetta! Uno dei grandi pregi di questo librogame è la grande e matura tecnica compositiva dell'autore che propone bivi e alternative narrative che si sviluppano in modi diversi, ma sempre coerenti con la storia e interessanti. Il Comandante Oishi dovrà trovare il modo di aggiustare e potenziare il suo robot, per poter trovare il suo nemico e distruggerlo. Per fare questo dovrà viaggiare e trovare altre basi e, possibilmente, degli alleati (descritti e caratterizzati con maestria). Alle volte le cose potranno andare bene, altre meno bene e verrà catturato. Una volta liberatosi, perlustrera' le rovine di Tokyo (questa parte del librogame cambierà la sua struttura narrativa da un sistema a bivi a un sistema a mappa) e arriverà alla sua apoteosi con il combattimento finale sul Monte Fuji!
In questo librogame Jonathan Green utilizza magistralmente tutti i trucchi compositivi che ha imparato negli anni (struttura a bivi, struttura a mappa, parole codice, enigmi numerici...), mantenendo una qualità altissima nelle sue descrizioni e con una proprietà di linguaggio eccellente. Come sempre negli ultimi decenni, tratta molto bene i canoni letterari che utilizza come base della sua storia (i 47 Ronin e Pacific Rim) e produce una vicenda avvincente e con un climax perfetto. Questa volta secondo me si è un po' lasciato andare con un regolamento un po' troppo lungo e complesso, ma sicuramente molti leggiocatori avranno apprezzato le tante ed intricate possibilità di combattimento con molte diverse armi e miglioramenti tecnici. Sicuramente questo librogame si colloca tra i migliori scritti da questo competentissimo autore, che pero' ha sempre ambientato le sue avventure a bivi in scenari non suoi originali. Chi lo sa quando troverà l'opportunità e l'ardire per scrivere una nuova storia a bivi con una ambientazione originale e tutta sua.
Longevità 9:
I bivi di questa storia (da 600 paragrafi) sono tutti da esplorare, con diverse opzioni e varianti sempre interessanti. Si può completare l'avventura con successo in diversi modi, seguendo diversi percorsi e incontrando alleati. Questo è uno degli aspetti più validi di questo librogame.
Difficoltà 7:
Ci sono alcuni passaggi non banali, che richiedono una certa familiarità con l'enigmistica, ma ci sono spesso possibilità di rimediare ad errori precedenti. Detto questo, l'aspetto della difficoltà eè forse il più controverso, perchè i tre modi di affrontare i combattimenti e le avversità (dadi, carte e "modalità invincibile") hanno ovviamente tre diversi impatti sulla storia e confondono parecchio le acque.
Giocabilità 8:
Nonostante il regolamento particolarmente lungo e la confusione dei tre diversi metodi di gioco, è un librogame che scorre via quasi sempre liscio. Ci sono un paio di passaggi però che richiedono di fermarsi un attimo per risolvere alcuni problemi legati più che altro legati all'enigmistica (cosa che io ho apprezzato ma per altri potrebbero essere ostici).
Chicca:
Il combattimento finale con lo sfondo del lago di magma, ovviamente! In generale, giocare con i robottoni è sempre un divertimento...
Totale 8:
Un altro librogame di ottima qualità e di ottima fattura da parte di Jonathan Green e di tutto il team editoriale e artistico che ha partecipato. Vale sicuramente la pena di acquistarlo e di leggiocarlo assaporandolo.
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