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Recensione

Altre Serie : Il Risveglio dei Polli
Edizione Giovanni Franceschelli Game Lab 2023
autore/i Giovanni Franceschelli
Recensore Mornon

Il risveglio dei polli è un librogioco scritto, impaginato e prodotto da Giovanni Franceschelli, un autore poliedrico che ha creato una vera e propria etichetta attorno ai propri lavori, analogici e digitali: la Giovanni Franceschelli Game Lab. Conta centoventi paragrafi più qualche pagina di regolamento, finali speciali, achievement, mappe e schede.

Al momento di redigere questa recensione, è acquistabile solo in print on demand su Amazon e si presenta come un brossurato molto semplice, grossomodo di formato A5, con la qualità di stampa tipica del POD di quella piattaforma. Contiene una ventina di illustrazioni in bianco e nero, piccole e grandi, a firma di Dario Cioffi.

Il librogioco presenta un minimo di regolamento iniziale, basato su alcune caratteristiche e oggetti tra cui scegliere e a cui assegnare dei punteggi, più diversi contatori legati all’Irritabilità del proprio compagno di avventura (Franpollo) e ai rapporti con le tre specie presenti nella storia: polli, umani e rinoceronti.
Nella storia, noi siamo il Gallinaccio Supremo di una comunità di polli geneticamente migliorati e dobbiamo esplorare una città umana, tra minacce e problemi di ogni genere, compresa la possibilità che Franpollo si irriti troppo e ci prenda a pugni. La struttura di gioco è grossomodo a mappa, con un certo uso di parole chiave, o equivalenti, e opzioni di scelta vincolate, libere o potenziali.
Le atmosfere sono demenziali e surreali, e molti sono i tentativi di strappare una risata a chi legge.

La prosa dell’autore non riesce a spiccare, e molto spesso il motivo di quanto accade durante la storia è criptico. Anche l’inizio della vicenda non inquadra il mondo (seppur demenziale) di riferimento, e non spiega in alcun modo cosa vogliamo, cosa andiamo a fare in città, perché dobbiamo parlare con un informatore. Sicuramente si percepisce la volontà di far cominciare tutto in media res, ma si sarebbe potuto curare meglio questo aspetto. Anche l’impaginazione amatoriale contribuisce a non esaltare il piacere della lettura.

Longevità 6: 

La storia si ripete per buona percentuale sempre uguale a se stessa, anche se alcuni paragrafi possono essere raggiunti solo dalla giusta combinazione di note e punteggi. Apprezzabile l’uso degli achievement in coda al libro, che possono stimolare il completista a tentare di platinare il libro.

Difficoltà 7: 

La difficoltà è bilanciata. Ci sono molte opzioni disponibili e molte possibilità di farcela con un set di oggetti, parole chiave e punteggi variegati, anche se la struttura a mappa tende a farti visitare in maniera sistematica quasi ogni luogo della città.

Giocabilità 6: 

Le meccaniche sono semplici e abbastanza lineari, anche se si predilige un taglio molto ingegneristico e freddo alle scelte piuttosto che prosaico e narrativo. Questo approccio stona un po’ con il tono divertito e la tematica demenziale del libriccino. Sarebbe stata inoltre apprezzata una migliore formattazione del regolamento e dei paragrafi, e un layout professionale.

Chicca: 

Il gallinaceo sperimentale Franpollo, compagno di avventure del nostro alter ego, in cui vogliamo vedere una trasposizione autoironica dell’autore.

Totale 6: 

Ahimè, non amo dare dei giudizi mediocri o negativi ai librigioco, specialmente quando sono frutto di passione e autoproduzione. Tuttavia, onestà intellettuale mi costringe a dover subito chiarire che Il risveglio dei polli non regge il paragone con i tanti librogame pubblicati negli ultimi anni da case editrici italiane anche piccole e da altri autori autoprodotti. Le idee ci sono, il sistema di gioco regge, ma il risultato non riesce a esprimere tutte le proprie potenzialità. Attribuisco tutti i difetti della piccola pubblicazione alla mancanza di una casa editrice, di un curatore e di un impaginatore che avrebbero potuto affiancare l’autore in tutti gli aspetti pratici e contenutistici della produzione del suo libro: Franceschelli ha fatto tutto da solo, mosso da innegabile passione per i librigioco, e il risultato è per questo subottimale. Va comunque applaudito il coraggio di gettarsi nel mondo editoriale senza troppi problemi, anche percependo i limiti propri e del titolo.
Gli auguriamo certamente di poter trovare delle collaborazioni in futuro che permettano di rilasciare una versione riveduta e perfezionata del suo libro, al massimo del suo potenziale.