Cerca nel sito

Il Sondaggione!!

Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

dettaglio libro

titolo L'Artiglio di Naar
volume 27
titolo originale Vampirium
serie Lupo Solitario
autore/i Joe Dever
illustratore/i Brian Williams
traduttore/i Laura Pelaschiar Mc Court
paragrafi 350
genere Fantasy
protagonista/i Il miglior discepolo di Lupo Solitario, a sua volta Gran Maestro Ramas
trama L'Artiglio di Naar - l'asta del potere sepolta da millenni sotto la citta'-fortezza di Naaros - è stato dissotterrato! E sta per cadere in mano al potente Sejanoz, Autarca del Bhanar e creatura spietata che, con l'aiuto dell'Artiglio, diverebbe imbattibile: ciò significherebbe morte e distruzione nel Magnamund meridionale! Solo un coraggioso Grande Maestro Ramas può recuperare l'Artiglio e consegnarlo ai Maghi Anziani affinché lo distruggano! Per Sommerlund e per i Ramas, sfida l'ira di Sejanoz ed entra nella leggenda!
note Lupo Solitario è stata la prima serie della collana Librogame ad essere pubblicata in Italia. Di enorme successo in tutto il mondo, è la saga che più di ogni altra ha reso famosi i libri gioco ed il proprio autore, Joe Dever. Dalla storia originale sono state ricavate molte varianti, tra cui una collana di libri fantasy, videogames, gadget vari e persino un Role Game. Dal n. 21 il protagonista della serie non è più Lupo Solitario, diventato troppo potente e quindi virtualmente invincibile, ma il suo miglior discepolo. Nel 2024 esce l'edizione Vincent Books/Raven del libro, rivista e corretta. Il titolo italiano diventa Vampirium. La traduzione è di Paolo Maggi, le illustrazioni di Pascal Quidault e la copertina di Alberto Dal Lago.
Edizioni
EL1998
EL2000
Vincent Books2024
media voto
6
Per questo libro é presente 1 recensione (leggi recensione)

commenti
kingfede
5
2011-11-16 19:06:33
demenziale
una delle peggiori trame di LS, gioco noioso e anonimo.
BenKenobi
5
2012-06-24 00:17:31
L'inizio di una nefasta bilogia
Gli ingredienti c'erano tutti: un potente artefatto malefico da recuperare e distruggere, un avversario di spessore (almeno sulla carta) come l'Autarca Sejanoz... eppure LS 27 fallisce miseramente. Come mai ? Forse per il ritorno al Magnamund meridionale che non è mai decollato veramente come ambientazione; forse per la solita linearità dell'avventura che questa volta non viene mai spezzata da eventi realmente emozionanti (com'è capitato invece negli LS 24, 25, 26); forse per il fatto che il nostro protagonista ha ormai raggiunto quella "massa critica" di Arti Superiori che gli permettono di uscire indenne dalla maggior parte delle situazioni, e che nelle vecchie serie di LS veniva bilanciata da una notevole difficoltà di gioco e nemici tostissimi; o forse infine per il fatto che Sejanoz si rivela essere null'altro che un buffone che ha paura del fuoco !!! Nel finale lo sconfiggiamo con le braci del caminetto, maneggiate tramite una pinza...
edited by:  BenKenobi 2012-06-24 00:18:10
Anima di Lupo
8
2013-12-22 10:35:14
Trama e ambientazioni eccellenti, la fantasia dell'autore è senza limiti.
Ottimo Lg! Uno dei migliori della serie Nuovo Ordine. Sarebbe stato perfetto con una difficoltà più alta. L'uso delle Arti Superiori è ben calibrato e si può completare benissimo anche senza il "trio d'attacco" Alchimia-Elementi-Magic. Ben introdotta la figura malvagia di Sejanoz che incute timore e soggezione fin da inizio libro: è una costante presenza minacciosa durante tutta la storia, con quella sua aura misteriosa e magica, arricchita dal sospetto che sia addirittura immortale. Coinvolgente il tira e molla con l'Artiglio che si perde, si conquista, si riperde e si riconquista fino alla precipitosa ed esaltante fuga finale sul gran carro delle tenebre! Dispiace profondamente lasciare i compagni siyenesi alla mercé del nemico e mi è piaciuta l'idea di posticipare lo scontro con Sejanoz. La giocabilitá è buona, c'è sempre qualcosa da fare e le scelte non mancano.
edited by:  Anima di Lupo 2013-12-24 22:14:54
mark phoenix 79
6
2018-11-28 08:32:01
Volume deludente ma non da stroncare
Si va nel magnamund meridionale è la qualità scende. A seconda della strada intrapresa si può concludere tutto il libro con un solo combattimento. Potrebbe bastare già questo a far capire l’andamento del volume ma c’è anche l’autarca Sejanoz che vive da 3.000 anni ma ha paura del fuoco. Quasi quasi il momento più emozionante è quando danneggiamo la nostra arma KAI nel tentativo di distruggere l’artiglio di Naar. Il libro non è tutto nelle righe sopra, aiutati dai Ranger dovremmo inseguire l’artiglio conquistarlo, perderlo per poi andare a riprenderlo in una caserma disturbando il bagno del capo delle guardie, alla fine sacrificheremo i nostri compagni di avventura, rubando anche il carro delle tenebre a Sejanoz (una specie di Cloud-dancer ma senza Rimoah a bordo e scusate se è poco)
aggiungi commento