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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

dettaglio libro

titolo La Montagna Insanguinata
volume 26
titolo originale The Fall of Blood Mountain
serie Lupo Solitario
autore/i Joe Dever
illustratore/i Brian Williams
traduttore/i Laura Pelaschiar Mc Court
paragrafi 350
genere Fantasy
protagonista/i Il miglior discepolo di Lupo Solitario, a sua volta Gran Maestro Ramas
trama Il Re Nano Ryvin di Bor ha disperatamente bisogno dell'aiuto dei Ramas: alcuni scavi recenti nei livelli inferiori del vasto regno sotterraneo di Bor hanno disturbato lo Shom'zaa, una potente entita'malvagia relegata nelle viscere della terra dai Maghi Anziani durante la guerra dei Mille Anni contro Agarash il Dannato. Soltanto un Grande Maestro Ramas può affrontare i pericoli che si nascondono nel regno sotterraneo di Bor e sconfiggere il nemico. Cosi', quando Lupo Solitario decide di affidare a te la difficile missione, accetti con orgoglio.
note Lupo Solitario è stata la prima serie della collana Librogame ad essere pubblicata in Italia. Di enorme successo in tutto il mondo, è la saga che più di ogni altra ha reso famosi i libri gioco ed il proprio autore, Joe Dever. Dalla storia originale sono state ricavate molte varianti, tra cui una collana di libri fantasy, videogames, gadget vari e persino un Role Game. Dal n. 21 il protagonista della serie non è più Lupo Solitario, diventato troppo potente e quindi virtualmente invincibile, ma il suo miglior discepolo. Nel 2023 esce l'edizione Vincent Books/Raven del libro, rivista e corretta. Il titolo italiano diventa Il Crollo della Montagna di Sangue. La traduzione è di Paolo Maggi, le illustrazioni di Pascal Quidault e la copertina di Alberto Dal Lago.
Edizioni
EL1996
EL2000
Vincent Books2023
media voto
7.5
Per questo libro é presente 1 recensione (leggi recensione)

commenti
BenKenobi
7.5
2012-06-24 00:10:48
Una strizzata d'occhio a Tolkien
Questo nuovo capitolo autoconclusivo è ambientato nel regno dei nani di Bor, ed i riferimenti al mondo del fantasy classico e soprattutto di Tolkien non sono pochi. La descrizione del regno dei nani aderisce in pieno ai canoni del fantasy, ed il nemico di turno è un demone risvegliato dalla cupidigia dei nani che hanno un po' esagerato con le loro tanto amate attività minatorie. Il ritmo dell'avventura è buono, l'ambientazione è originale per il mondo di LS ed il risultato finale è uno dei numeri più azzeccati della nuova serie. Peccato che sarà anche l'ultimo.
Anima di Lupo
7
2013-12-18 14:05:03
Mi ha sempre emozionato poco, forse andava curata meglio l'ambientazione.
La qualità migliore della sesta avventura del Nuovo Ordine per me è la difficoltà alta, per il resto purtroppo non posso essere molto generoso nel giudizio. Rimane una delle avventure meno entusiasmanti della sua serie, anche dopo la rivalutazione in età adulta. Tecnicamente non è fatto male, le scelte non mancano, si perdono molti punti di resistenza e c'è sempre qualcosa da fare ma l'aspettativa che avevo sul regno di Bor non è stata ripagata. Tra gli ambienti dello splendido Magnamund questo regno roccioso è quello che mi è rimasto meno in mente e che mi suscita meno fantasia ed emozioni, peccato.
edited by:  Anima di Lupo 2013-12-24 22:17:10
mark phoenix 79
8
2018-11-28 08:18:53
scopriamo il regno sotterraneo di Bor
Si va nel regno di Bor e lo si fa nel segno del maestro Tolkien, questa avventura ricordo molto le miniere di moria ed il suo Balrog. si va sulla scia del capitolo precedente, con un nemico forte come lo Shom’zaa. Libertà d’azione ma soprattutto oggetti speciali (io vado pazzo per gli oggetti speciali) qui si può prendere il martello da guerra di Andarin, l'ascia Sounderer: entrambe offrono un +5 di Combattività da usare in alternativa alla tua arma KAI. Oltre l'ascia, nella sala del tesoro sono presenti la cotta di Korlinium (aggiunge un ulteriore +2) e la mia preferita in assoluto: la sacca Drodarin: occupa un posto nello zaino, ne offre altri cinque. Vera chicca occorre prendere l'aceto (come quella volta che in Guerrieri della strada serviva più una bottiglia di bourbon che una granata). Il volume che ho apprezzato di più fino a qui
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