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Personalmente, l'ho apprezzato molto. Non ce lo vedrei come vincitore, ma è un genere che apprezzo (e che  so che molti di voi apprezzano) e fa molto bene il suo lavoro.

Ho lasciato questo Corto tra gli ultimi (forse è proprio l’ultimo che commento) perché a una prima occhiata mi sembrava che le regole fossero complicate. In realtà non è nulla in confronto a molte altre cose che abbiamo visto quest’anno!
Bella l’ambientazione, ricco e strutturato il regolamento (che l’autore è riuscito a far stare in poche righe) e una longevità promettente viste le varie opzioni per personalizzare il proprio Gart. Inoltre, cosa che non guasta, le “mappe” sono molto suggestive. Bisogna però fare l’abitudine a “saltare” da un piano all’altro quando non ci sono altre scelte, sulle prime non è stato molto intuitivo. Inoltre la struttura blu/rosso porta inevitabilmente a gettare l’occhio involontariamente anche sulle parti che non si stanno leggendo in quel momento…
Per adesso, dopo essere morto la prima volta, sto ancora gironzolando per capire come venirne a capo.

Mi arrendo... non ho capito il passaggio chiave, qualcuno che l'ha finito con successo mi illumina?

 Spoiler  

 sottraendo 6 al numero di paragrafo dove si crede di aver capito dove è l'amuleto come indicato dalle soluzioni (o dedotto dal testo al par 23) dovrebbe portare al 14 (leggendo ciò che c'è scritto), quindi il paragrafo suddetto dovrebbe essere il 20, ma non mi torna per niente

Recensione di Prodo (già pubblicata sulla pagina Fb di LGL, ma la riporto anche qui):

09 Figlio di due piani: Per coloro che seguono il concorso da anni l’autore di questo corto sarà palese: è inconfondibile sia il suo stile grafico che quello narrativo. Idea di fondo molto, buona, approccio innovativo, qualche enigma sparso qui e lì. Una pietanza appetitosa dotata di molti ingredienti che forse manca di qualcosa per essere perfetta…
PRO
1)    A livello strutturale il corto è molto ben presentato. A cominciare dalle immagini delle due statue giganti, una infernale e l’altra angelica, che costituiscono un compendio grafico assai gradevole e in linea con l’atmosfera che si respira nell’opera. La loro funzione però non è puramente decorativa, perché nascondono anche alcuni elementi importanti. Anche l’idea dell’alternanza di lettura, tra i piani, è molto buona perché ci costringe a esplorare parallelamente i due mondi aumentando l’immedesimazione nel personaggio dell’angelo-demone.
2)    Come spesso accade nei racconti di questo autore si respira un’aria di mistero, si capisce che il succo dell’avventura si nasconde oltre i paragrafi raggiungibili tramite i semplici bivi. In effetti è così e ancora una volta i passaggi, gli indizi, gli enigmi, che portano a scoprirne la vera essenza, sono abilmente celati e non semplici da sciogliere. Niente di frustrante, ma comunque un simile approccio di per sé costituisce un bel grado di sfida, che giova alla longevità del corto. Sarà infatti necessario esplorare ogni luogo e riflettere un po’ per venirne a capo.
3)    Nonostante la parte narrativa sia abbastanza carente, le creature che andiamo a incontrare sono ben caratterizzate. Che siano angeli o demoni non solo sono credibili, ma quasi sempre adeguate alla situazione che stiamo affrontando e talvolta anche in grado, attraverso comportamenti divertenti o variazioni sul tema, di rendere più interessanti passaggi altrimenti anonimi. In questo l’autore è stato bravo, dimostrando (ma già lo sapevamo) che quando vuole sa essere una penna eccellente.
CONTRO
1)    Quando vuole appunto… Perché una delle sue “ossessioni” è la sperimentazione. Ossessione positiva perché in passato ha portato alla creazione di ottime opere, ma che tende a distoglierlo talvolta da curare gli elementi costitutivi di un’opera interattiva. Che si parli di libro o racconto il testo ha un peso capitale: con l’idea del mondo doppio, dei paragrafi condivisi, delle due pagine occupate da tavole, il testo ne ha inevitabilmente risentito. Si respira una sensazione di frettolosità nel contesto narrativo, dal primo all’ultimo paragrafo, che un pochino mina la qualità dell’opera.
2)    Non sono certissimo che le caratteristiche siano state sfruttate al meglio. L’idea di dividere i punti per stabilire i dadi da impiegare è ottima, ma alla fine della fiera la maggior parte dei check, durante l’esplorazione, hanno funzione accessoria. Non so se abbia avuto senso sacrificare testo e pagine per strutturare un regolamento, legato alle caratteristiche, che poi si può quasi completamente bypassare. Stesso discorso per le abilità speciali, che in un’opera così breve, che si può rileggere in pochi minuti imparando dalla run precedente, hanno scarso peso.
3)    Non me ne voglia il caro autore, ma l’epilogo mi ha deluso. Oltre a essere oscuro, dona anche scarsa soddisfazione. Ritrovare l’amuleto non è facile, il tutto viene liquidato da un’evoluzione finale del tutto avulsa dal resto della narrazione, e anche poco approfondita. Se volevi ribaltare tutto all’ultimo dovevi conservarti più spazio e farlo tirando fuori il meglio delle tue abilità narrative. Così ci lasci un po’ di amaro in bocca!
GLOBALE: La classe non è acqua e il nostro anche stavolta ha messo in mostra le sue doti. Dispiace solo che alcune delle sue “fisse” storiche gli abbiano impedito quel passetto in più per raggiungere l’eccellenza. Rimane un racconto più che valido che merita un buon voto, ma personalmente non lo vedo tra i vincitori.

Corto molto, molto bello anche se non privo di difetti.

Partendo dalle due mappe, queste sono disegnate con cura e con uno stile che mi è piaciuto davvero tanto. Ho apprezzato particolarmente l'idea di visitare questi due enormi monumenti del paradiso e dell'inferno, in punta di piedi, come un vero e proprio turista (nonostante sia palese fin dall'inizio il coinvolgimento del protagonista, il quale è non è affatto in viaggio di piacere ma ha una missione ben precisa da compiere). Peccato però che i paragrafi siano visitabili secondo un unico ordine, e non ci siano abbastanza bivi esplorativi. Separare i mondi dando loro due colori differenti dei paragrafi è una buona trovata e funziona abbastanza, anche se avrei preferito una divisione netta - magari dividendo il Corto in due parti distinte, e una terza parte dedicata ai paragrafi "evento".
Buona anche la trovata dei

 Spoiler  

 paragrafi nascosti, cosa che mi ha molto ricordato lo stile dei LG di Kata Kumbas. Sarebbe stato bello averne avuti qualcuno in più.

 Spoiler  

 
L'unico modo di sapere come raggiungere il vero finale (quello del famoso amuleto) è superare per due volte un check di lotta. Personalmente avrei previsto anche un secondo check, in qualche altra sezione del Corto, che mi aiutasse a capire come affrontare il paragrafo dell'Unico.