Il pregio di questi libri è di riuscire a mantenere un buon livello di coerenza nella trama, pur avendo una struttura a mappa, con esplorazione libera.

Rygar ha scritto:

Gran Maresciallo Rygar ha scritto:

sei tipo un non morto con uno strano segno addosso che quando crepa riparte da un punto dov'era arrivato perdendo tutto ciò che aveva guadagnato da quel punto in avanti? e non sai di preciso qual'è il tuo scopo nella vita (ehm...) e vai avanti cercando di accumulare equipaggiamento e potenziamenti?

Non è del tutto esatto.
Sei un tipo che soffre di amnesia e ha uno strano simbolo sull'avambraccio che, quando scoperto, crea un certo disagio nelle persone più istruite. Quando muori, riparti da dove eri morto, ma non perdi nulla di quello che c'è dopo (anche perché al "dopo" non sei ancora arrivato). Lo scopo del libro è capire chi sei e, una volta compreso, devi...
Ok, qui mi fermo.

Hemmm... "Planetscape: Torment" clone? XD

Comunque il discorso inglese è estremamente soggettivo. Fra slang, accenti, modi di dire regionali, anche se impari l'inglese corretto impazzisci per "decodificare" il resto. Per carità è più facile se conosci effettivamente l'inglese, ma rimane comunque un bel problema per i non anglofoni di nascita...

Rygar ha scritto:

foreros ha scritto:

Hemmm... "Planetscape: Torment" clone? XD

Non saprei, non conosco questo gioco.

E' un "vecchio" gioco per PC con base AD&D, ambientazione planescape.
Parla di un immortale che cerca di recuperare la propria vita e ogni volta che viene ucciso torna praticamente all'inizio del gioco.
E' marchiato con il "segno del tormento" da cui il titolo del gioco.
Ogni tanto lo riprendo in mano perché l'ambientazione nei multiuniversi lo rende sempre affascinante. Poi il linguaggio peculiare ne sottolinea l'ambientazione.
Hanno fatto una traduzione italiana, ma per quanto abbiano cercato di fare un buon lavoro, non è all'altezza, a mio parere.

Preciso, la traduzione è una patch compilata da degli appassionati, quindi è già tanto averla, se non si mastica l'inglese a sufficienza per giocare.

firebead_elvenhair ha scritto:

Rygar ha scritto:

Non saprei, non conosco questo gioco.

Aaargh!!! Se ti piacciono i giochi di ruolo, ti consiglio di giocarci. E' ancora uno dei giochi più profondi che siano stati realizzati.

Credo che ormai sia dichiaratamente abandonware dalla casa madre, anche se gli appassionati ci giocano ancora eccome.
Ho comprato l'ultima pubblicazione di rivista perché c'era la raccolta omnia di trucchi ed editor ed era la 5° ristampa de "Giochi per il mio computer" di quel numero speciale. Vedi tu. XD
Se vuoi lo carico online e ti passo il link per scaricarlo. Non serve un DVD ufficiale di installazione, puoi farlo anche da una sottocartella, pur necessitando di qualche impostazione speciale che ti posso dare via messaggio al bisogno. (Non è pirateria. Non lo vendono più purtroppo. Puoi trovarne copie di privati o di negozi che vendono i "fondi di magazzino", ma la casa ufficiale ha sospeso la vendita.)

Cyrax ha scritto:

Amici esperti (Ego e Kingfede in primis... e poi tutti gli altri amici in secundis) vorrei fare una domanda, che non so se è stata già posta e telecomunicazione nelle pagine precegengive di questo thread: che differenze ci sono tra la prima e la seconda edizione di The Legion Of Shadow (a parte la copertina e la dimensione dello stesso)?
Io possiedo la prima, e vorrei capire se sussistono presupposti validi per prendere la seconda a destra, che si inerpica sulle colline.
Grazie amici!

Se intendi tra l'edizione auto-prodotta e quella Gollancz, la differenza macroscopica è che la seconda include tutti i bonus disponibili gratuitamente sul sito: la bonus quest, un Legendary Monster e la sequenza di paragrafi su Waldo, utile a comprare qualche buon oggetto in più. Poi, che io sappia, è stato apportato qualche correttivo per un migliore bilanciamento dell'opera, ma poca cosa. Non ho mai compiuto un confronto sistematico, pur avendo entrambe. L'edizione tascabile costa poco comunque, quindi se vuoi toglierti lo sfizio puoi farlo a basso costo, piuttosto e anzichenò...