Per me la sintesi migliore delle tre caratteristiche, per dare il premio Miglior Librogame, al quale come premio darei uno zilione di dollari affinchè se ne facesse un filmone hollywoodiano, è l'epico "Traversata Infernale".
Dire che tuttavia non è il mio preferito però non deve suonare come una contraddizione: "ombre sulla sabbia" lo trovo più "figo", ad esempio, ma non altrettanto ben congegnato.
Ne converrete, il "Migliore" non è necessariamente "il più bello."  Le atmosfere di blood sword mi immergevano in un mondo ancora più arcano, per esempio, e la lettura più lunga in termini di testo e paragrafi è parecchio più immedesimante. Però la giocabilità ne risente; Grecia Antica era una serie da far leggere al prof di letteratura/latino (meglio di greco per chi ce l'avesse!) però nonostante tutto personalmente nessuno dei 3 è veramente avvincente...e così via.
In conclusione, il librogame che considero migliore tra i tanti che ho letto è il 2 di Lupo Solitario.

Beh... non riesco a nascondervi 'i brividi', l'adrenalina... il piacere di aver adescato in libreria, fra tanti volumetti imperdibili (quando ne avevano miriadi, tutti messi belli in fila a portata di bambino), il quarto di Sortilegio!, con quella copertina da libro rinascimentale e anche dai tratti surreali. E poi su scritto: volume triplo...
:-)
Caspita. Mi sembrava la summa teologica di quella bellissima esperienza che era stata l'aver ficcato il naso in siffatti misteri, qualcosa alla quale 'finalmente' potevo avere accesso dacché più 'maturo' e forte di altre letture... (mi ricordo forse pure gl'interrogativi del babbo: 'ma lo leggi tutto? Ci sai giocare?'. 'Sì, sì!').
E debbo dire che quel sogno fantastico promise anche di più di quello che potevo immaginare mostrandomi in visibilio di fronte alla copertina o alla quarta di copertina: ingranaggi più bastardi un lg non li ha mai avuti (dovremo attendere Creatura del Male, e quello sì davvero, io credo, affatto alla portata dei bambini), e registrare con un pizzico d'amarezza una morte dietro l'altra, significava al contempo avere accesso all'enorme ricchezza espressiva che libri del genere potevano avere a dispetto di quelli che una professoressa d'italiano t'avrebbe potuto suggerire, per nulla capendo questi...
Mi trovavo di fronte... non so... allo Zibaldone, a qualche strano ingegno di Da Vinci... e nessuno fa mai caso al fatto che il bello di queste avventure -per me: questa fra tutti- era proprio che erano 'in solitario': ma nel senso più letterale del termine, cioè: ti facevano davvero rimpiangere una compagnia...
Quando morivi a Sortilegio!, specie nel quarto, avevi la sensazione d'uno sconforto terribile, perché quella morte era sopraggiunta improvvisa, spietata, deridente, e ti lasciava per terra stecchito senza il conforto d'un autore, che si limita a registrare l'evento come 'cronistoria (una fra tante) di quello che succede da queste parti: cosa speravi, mettendo piede in un castello tanto corrotto...?'.
Per tutte le terre di Analand, non c'è ombra d'umanità, dunque è una solitudine ulteriormente percepita... e in quest'ultimo volume, secondo me capolavoro, decisamente acuita; potremmo dire che tutte le terre di Analand sprigionino proprio qui i loro retrogusti più amari...
Forse, da questo punto di vista, capisco il commento di chi ha amato il primo di Oltre l'Incubo, dai toni lovecraftiani... però c'è da dire che, per ricostruire la stesse tinte, il primo di LS andrebbe benissimo.

Non si può che concordare su Traversata infernale, uno dei migliori librogame in assoluto, tra l'altro l'unico della serie dove abbia realmente senso la presenza di armi rinvenute di diverso tipo, da cambiare in base alle proprie specializzazioni nell'arte della guerra, dal 3 in poi infatti il possedere la spada del sole fa si che si usi sempre e solo quella praticamente.
In LS2 c'è tutto: narrazione avvincente, difficoltà nell'uso del denaro (via via sempre meno presente nella serie), azione, combattimenti tosti ma non impossibili, investigazione, suspence e azione, e tutto in un libro relativamente piccolo!

Sicuramente meno avvincente sul piano narrativo (non me ne voglia l'autore) e mooolto più lento, ma come sistema di gioco e idea veramente bellissimo, mi permetto di menzionare l'ottimo "La prigione infernale" primo volume della serie Progetto Mortale, un libronostro scritto dal nostro Adriano Cecconi.

Se ci teniamo invece puramente sul piano narrativo non posso veramente fare a meno di citare la serie misteri d'oriente, probabilmente col numero 1 "Il vecchio della montagna", ma anche il numero 3 o il 4 potrebbero ambire al titolo di librogame narrativamente migliore.

IL REGNO DI WYRD. Unico inimitabile meraviglioso.

come giocabilità la zona omega non la batte nessuno  e come lirismo direi cuore di ghiaccio, il migliore come libro    Come livello delle tre caratteristiche in un unico testo direi il regno di whyrd o ombre sulla sabbia o il vecchio della montagna

ps sbaglio o qualcuno apprezza la creatura del male??  sarebbe bello che si aprisse un topic in sua difesa