Basterebbe indicare quali elementi NON usare per ciascun universo-tema.

BenKenobi ha scritto:

L'idea è quella di usare la fan fiction come "cavallo di troia" per pubblicizzare i librogame su altri siti ? Mi sembra ok, ma non si tratta più dei "I Corti di LGL" a questo punto, quanto piuttosto di un concorso a parte dedicato soltanto agli appassionati di un particolare universo fantastico, legato ad opere di grandissimo consumo (Harry Potter, Star Wars, Signore degli Anelli, etc...) per "pescare" il maggior numero possibile di utenti da quel bacino. Il bando di tale concorso deve essere concepito ad hoc per soddisfare ed attrarre quanti più fan possibile, e magari progettato in collaborazione con gli admin di tali siti che meglio conoscono i gusti della loro comunità.

Mmmm. Si, esaminando le tue argomentazioni ammetto che hai ragione. Una cosa simile a quella che ho prospettato rischierebbe di snaturare I Corti. Ma a questo punto si abuia l'idea di una FF che non sia di una serie di Librogame?

Comunque l'idea del "cavallo di Troia" o, se volete, della collaborazione con altri siti/forum che trattino letteratura non a bivi è molto stuzzicante. I mod (e Prodo) cosa ne pensano? Dai che state leggendo questo,thread, vivedo.
Non siate timidi.

Riguardo al peso della giuria: secondo me la giuria deve continuare ad avere un peso preponderante. Poiché il voto popolare è fortemente soggetto ad oscillazioni, le opere "provocatorie" possono aggiudicarsi per simpatia popolare voti molto più alti di quanto meritino; invece il giudice col suo voto "tecnico" contribuisce a fare da filtro e a riportare la competizione nei giusti binari.

Condivido. Comunque queste cose vengono decise dai giudici di edizione in edizione. Perchè non ti offri, Jegriva? Così puoi tentare di apportare le modifiche che ritieni più adatte dall'interno.

Non so... secondo me l'idea delle FF è un'arma a doppio taglio... mi immagino orde incazzate che accusano i giudici di preferire un univers ad un altro, o magari giudici "timidi" per paura di dire boiate su un universo, etc...

Secondo me va bene la formula attuale... alla fine il problema del "gotico" è facilmente evitabile.

Sul monotema sarei assolutamente in disaccordo anch'io, e non aprirei nemmeno troppo il campo a settori di cui i giudici non saprebbero essere competenti, tipo film e telefilm specifici. Io potrei benissimo scrivere un racconto-game su Lost, Flash-Forward, Buffy, Angel, più svariati film, ma chi me lo valuterebbe? Chi capirebbe fino in fondo i suoi pregi e i suoi difetti?

Credo che l'unica vera soluzione percorribile nel campo delle fan-fictions (che poi è quella a cui pensavo all'inizio quando ho avanzato la proposta) sia scrivere racconti con ambientazioni tratte da serie di LG specifici, eventualmente ponendo qualche paletto in più (ad esempio non usare i protagonisti). L'idea di scegliere grosse ambientazioni esterne al mondo dei librigame è affascinante ma rischiosa, sia per i motivi già citati sulle competenze in materia, sia perché non si sa quale sia l'effettivo richiamo che tali proposte potrebbero raccogliere.

L'unica alternativa forse sarebbe aprire il campo a un ventaglio limitato di ambientazioni, massimo cinque o sei, facendo un concorso del tipo "fai una fan-fiction tratta da uno dei questi film/telefilm/romanzi...", con almeno un paio di grossi nomi di richiamo, tipo il già citato Harry Potter. Ovviamente i giudici dovrebbero essere esperti di tutte quante.

Il problema della "competenza specifica" è presto risolto. Si impiegano giudici appassionati dell'universo fantastico in questione (parliamo di "prodotti" estremamente popolari, come Star Wars, Harry Potter, Signore degli Anelli... sicuramente qui sul forum si trova più di un patito) e/o si invitano nella giuria anche membri delle community coinvolte. Fermo restando che le opere partecipanti al concorso devono essere valutate innanzitutto come librogame: aspetti come la giocabilità e la godibilità del racconto sono chiaramente più importanti rispetto all'attenzione "maniacale" ai dettagli dell'ambientazione dei fan "hardcore".

Sicuramente la quantità non è sinonimo di qualità, come fa notare Jegriva... ma pazienza ! Più lavoro per la giuria, che premierà i meritevoli.