Ho provato a leggere Notte Buia niente stelle di Stephen King:
il primo racconto quello sul Nebraska 1922 è anche passabile peccato sia un po' pesante il punto dolente è il finale: uno che sta lì a scrivere tutte quelle robe in quella circostanza magari rende sullo schermo ma su carta no. Poi il modo in cui muore il protagonista manda a farsi benedire tutto il climax delle ultime pagine.

Maxicammionista mi è parso, scusate il francesismo, una stronzata: ho avuto il sospetto che l'autore mi stesse prendendo per i fondelli.

La Giusta Estensione sarebbe stato il migliore se non avesse avuto un finale cazzaro.
C'era anche un altro racconto? Forse ma o non esisteva o mi sono annoiato a bestia fin dalle prime pagine e l'ho mollato e rimosso.

Commento: fortuna che l'ho trovato in biblioteca.

Grazie, in questo periodo sono impegnato e poi non avevo niente da dire anche se vi ho sbirciato lo stesso.

Sto finendo Starship Troopers: per qualche strana ragione alla mondadori sono tornati al titolo originale abbandonando Fanteria dello Spazio. Il romanzo è strepitoso: di Heinlein avevo abbandonato anni fa Lazarus Long, che trovavo noioso da morire (pur essendo immortale ) ed ero fermo ad alcuni bei racconti. Consiglio a tutti: scritto favolosamente, intreccio ottimo e privo di inforigurgiti, superavvincente, peccato solo per la traduzione che qua e là sbava un po'.
Mi ha fatto molto pensare per come viene presentata la gestione della cittadinanza e del diritto di voto. Mumble mumble.

Sto leggendo viaggio al termine della notte di Cèline.
il libro è fantastico, i primi capitoli travolgenti, ora sono in una parte un pò più stanca, ma insomma cmq bella, e poi spero che riacquisti brio.
Il problema del libro è che è superpregno, è quasi un susseguirsi di verità, ogn i riga un concetto su cui si può riflettere delle ore.Perciò nonostante il buon ritmo viene spesso da soffermarsi. La prosa poi è particolarissima con ogni aggettivo sapientemente dosato ed estremamente caratterizzante, e una costruzione della frase che inverte le consuetudinarie posizioni di soggetto verbo e complemento oggetto.
Quindi insomma estremamente bello ma un pò impegnativo.
Comunque lo consiglio.

Conigliomannaro ha scritto:

Nei sotterranei purtroppo la vena cazzona di Jack prende il sopravvento su tutto e domina il libro e l'effetto è un po' quello di sentire il racconto sconnesso e pieno di digressioni e osservazioni en passant dei fatti (dai più triviali a quelli che proprio non vorresti sapere) di un conoscente che per vari motivi non puoi accompagnare alla porta e quindi sei costretto a sorbirti nonostante tutto (imbarazzo compreso).

Dissentisco. è vero che in altri libri di keruoc la scrittura è più fluente, mentre nei sotterranei dilaga in ogni direzione con confusione e diramazioni a volte a fondo cieco, però la forza della prosa c'è, lo stile è interessante anche se un pò faticoso.