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Re: Topic della lettura
Me lo sento anche stavolta non mi leggerà nessuno e qualcuno si farà male però vi metto in guardia lo stesso sperando di salvare qualcuno: se avete amato i primi due episodi della notte del drive in, non leggete il terzo, soprattutto non compratelo e fate conto che il finale sia quello del giorno dei dinosauri.
Che fine ha fatto Bob?
E che fine hanno fatto le ombre di Grace e di Steve?
I Figli del Re del Popcorn spariscono così e buon notte.
Mancano personaggi iconici come il Re dei Popcorn e Popalong Cassidy, è una cosa che si sente parecchio.
Il finale del terzo episodio è moscio rispetto a quello dei suoi predecessori particolarmente rispetto al secondo.
Nelle publicità del libro c'è scritto che il terzo libro sarebbe una specie di santo Graal che illiustra il funzionamento del ciclo del drive in: ragà me sembra una strunzata, se la spiegazione fosse quella sarebbe meglio ignorarla.
Il ciclo del drive in è tutto un sogno... Un bio androide fatto con materia organica alle soglie del decesso per vecchiaia ha sognato di aver costruito l'Orbit e i suoi abitanti. Colpo di scena del cavolo!
ORCO NON LASCIARE CHE IL SOLE TRAMONTI SU DI TE DA QUESTE PARTI. -Scritta in elfico incisa su un tronco d'albero in una foresta incantata
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Re: Topic della lettura
Sto leggendo Robinson Crusoe di Daniel De Foe, una storia che da ragazzo m'aveva molto affascinato ma che non mi era mai capitato di leggere. L'ho acquistato insieme a Il richiamo della foresta (stessa collana tascabile, con copertina plastificata, per pochi euro).
La storia di mister Robinson è senz'altro interessante: minutamente descrive come una persona si possa ingegnare per sopravvivere su un isola deserta dove è trattenuto dalla sorte vari decenni. La prosa sebbene decisamente classica/arcaica risulta abbastanza coinvolgente, tanto più che finora il libro è prettamente descrittivo, non serve quindi una prosa troppo esuberante. Quello che invece mi fa drizzare i capelli in testa è la gestione della credibilità del narratore, per così dire. intendo con questo: se io (voce narrante, in questo caso Robinson crusoe) vi dico che per 1 mese dopo lo sbarco sono solo e ramengo su quest'isola dimenticata da dio, e che cerco di recuperare rottami dalla nave naufragata, e di costruirmi casa e di esplorare l'isola, sempre maledicendo la mia sorte di solitario, come ci rimarreste se me ne esco all'improvviso che ho un cane e due gatti che pure avevo recuperato dal relitto della nave e che da oltre un mese mi tengono compagnia allietandomi oltremodo la solitudine? cosa per altro successa 30 pagine addietro?
Ecco questo succede di continuo e mi manda ai pazzi, una volta descrive minuziosamente come si è fatto una palizzata intorno a casa e poi di come abbia recuperato cose dalla nave, solo che poi scopriamo che le cose dalla nave le recupera (inizialmente almeno) in un mese, la palizzata la finisce in oltre un anno, e che quindi con "costruii una palizzata" intende "iniziai la costruzione di una palizzata".
Senza contare che fa questo per difendersi da possibili indigeni o animali ostili, ma intanto passano mesi prima che prenda la briga di salire su un monte a vedere se sta su un isola o un continente, e anni prima che vada ad esplorare la spiaggia opposta alla sua.
Insomma è narrato da un povero schizofrenico.
Infine abbastanza fastidiosa la dissonanza tra valori attuali e di allora: il "buon" Robinson, traffica in schiavi negri e quando è rapito dai pirati e successivamente riesce a fuggire porta con se un negro che lo aiuta in tutto e si espone ai pericoli in vece sua. Una volta in salvo se lo tiene (almeno come schiavo?) macchè a malincuore lo vende ad un capitano portoghese ma solo perchè costui si impegna a liberarlo dopo 10 anni e farlo cristiano(!!!). Robinson poi spara a destra e a manca per divertimento non fidandosi poi spesso di mangiare le carni degli animali abbattutti. Insomma un pezzo di sterco.
Nel complesso risulta piacevole, ma certo è retaggio di un tempo in cui a scrivere erano in pochi, altrimenti la stessa storia l'avrebbe scritta meglio qualcun altro.
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ilsaggio79
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Re: Topic della lettura
ottime considerazioni...
in effetti ho sentito citare piu' volte quel romanzo per i "blooper" che contiene. Se non ricordo male, quando fa naufragio c'e' scritto che e' costretto a tuffarsi in mare completamente nudo. ...ma pochi paragrafi prima c'era scritto che aveva provveduto a riempirsi le tasche di ogni cosa utile!...
In ogni caso, ci sarebbe da riflettere su come la societa' , o almeno il pubblico nei confronti dei mezzi di intrattenimento, stia percorrendo un percorso di sofisticazione esponziale . Gia' la fine del XX secolo e' stata l'epoca dei media, ma ora tra TV satellitare, iPad, PC, console, ebook etc etc.. siamo bombardati da stimoli sempre piu' evoluti. E non sto parlando solo di tecnologia, tra digitale, HD e 3D vari (che pure sono una bella rivoluzione), ma proprio di sofisticazione di contenuti.
Se guardiamo un film italiano degli anni 60, non solo si nota come parli di una societa' che ora non esiste piu', ma anche di come la mentalita' dello spettatore di allora fosse semplice ed edulcorata.
L'intrattenimento doveva essere garbato, megli se a fini educativi. Violenza e sesso banditi.
Ovviamente non intendo dare un giudizio di qualita' (c'erano grandi capolavori di film allora, come oggi) ma la considerazione che se un cittadino di appena 50 anni fa, accendesse la TV oggi minimo gli piglierebbe un colpo... tra scene "hot" e autopsie alla "CSI" in prima serata.
Circa il razzismo: ma ricordiamoci che in America i negri erano cittadini di serie B (con tanto di cartelli: "posti riservati ai bianchi" sugli autobus) fino dopo la seconda guerra mondiale e almeno fino agli anni 50 avanzati! E stiamo parlando quasi dell'altro ieri... quindi figuriamoci quanto si puo' pretendere per un romanzo pubblicato nel 1719!
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