Ho appena finito di leggere "Un segreto nel cuore" di Nicholas Sparks.
Beh, sto piangendo come un ragazzino dall'emozione.
Non so se gran parte del merito della mia reazione sia dell'autore o del traduttore, ma cavoli, vale sicuramente la pena di leggerlo.
E non anticipo nulla.
Tranne questa frase: "Aspettate di aver letto l'ultima pagina prima di riporlo. Ne vale la pena."

Ho letto ASSAULT FAIRIES vol 1 di Chiara Gamberetta.  Trama in breve: in un'ambientazione simil steampunk il mondo degli umani convive con quello di fate, folletti ecc. Le fatine sono una società altamente militarizzata e disciplinata, l'elevato grado di addestramento fa si che gli umani ricorrano spesso ai servigi di truppe specializzate del piccolo popolo. Le fatine, dal canto loro, aiutano gli umani per convenienza, pur disprezzandoli per i loro costumi rozzi.
La protagonista è una fatina, ex ufficiale dell'esercito, in esilio nel mondo degli umani e ridotta a lavorare in un locale erotico. Viene contattata da alti funzionari del governo per comandare una task force mista umani-fatine e portare a termine una pericolosa missione. Nonostante sia tormentata da un passato atroce la fatina troverà la forza di accettare.
L' incipit non è nulla di nuovo, la vera originalità dovrebbe essere l'ambientazione, talmente ricca di elementi diversi da indurre l'autrice a coniare un nuovo termine per descriverla: ecco quindi nascere il MAFP (military aetheric faerie punk). L'idea, a mio avviso buona, viene però sfruttata in modo mediocre. L'autrice ha chiaramente difficoltà nel far interagire tutti gli aspetti di questo variegato mondo in modo coerente e spesso il lettore fatica a visualizzare quello che sta leggendo. L'altezza delle fatine non è mai troppo chiara: il testo è prodigo di esempi che però forniscono informazioni discordanti, pensare che per i puffi erano bastate poche parole (son alti su per giù due mele o poco più).
La narrazione è in prima persona, tutta al presente e non mi ha mai coinvolto del tutto. Ho faticato per arrivare alla fine e, anche se si tratta di una prima parte, non invoglia a leggerne una seconda.
Nel complesso il romanzo presenta un'idea di fondo interessante e alcune scene di un certo impatto, una sorta di collage di elementi già visti rielaborati in chiave "MAFP".  Tuttavia è molto carente come opera nel suo insieme, la sensazione è quella di uno scatolone dove si sia voluta stipare troppa roba alla rinfusa. Può meritare una lettura veloce, soffermandosi sulle parti che interessano di più.
Lo ricorderò soprattutto per essere stato il primo libro che ho letto in formato digitale ma dovendo dare un giudizio da 1 a 10 a mio parere raggiunge a stento il 6.

Charles Petrie-Smith ha scritto:

Jhongalli ha scritto:

ecco quindi nascere il MAFP

MA Fatemi il Piacere... 

Semmai "Ma Andate a Farmi il Piacere"!!!
Coerenza negli acrostici, giovine!

Riguardo all'ètà:
In senso anagrafico forse sei più vecchio tu, ma non avendo riferimento non ci provo nemmeno, anche perché io stesso non ne ho dati, quindi...
In senso forumesco, son assai più vecchio di te. Quindi mi permetto di dirti "giovine" essendo più "anziano" di registrazione. XD
Riguardo agli acrostici, l'uso che se ne fa a livello commerciale non riguarda la natura reale degli acrostici quanto acquistare un prodotto di marca non è sinonimo di qualità.
Che venga usato così non significa che sia il modo corretto di farlo.

A proposito di Lovecraft ho ripreso in mano tutta la sua opera a distanza di 20 anni.
Presente quella spiazzante sensazione che vi assale quando rivedete una serie TV che da giovini consideravate superba e dopo 30 anni vi chiedete se quando l'avevate apprezzata eravate sotto effetto di droghe?