Viridovix ha scritto:

LA cosa che talvolta è pesante è la divagazione botanica... lui utilizzava una rivista dell'epoca (i robinson della guyana mi pare) per le descrizioni dei posti e ne attingeva a piene mani...

concordo, e all'inizio mi dava un sacco fastidio quando cominciava a parlare degli upas dai succosi frutti o dei Mangostani o dei Coccotieri ecc..poi è diventato un brusio di fondo che non mi ha infastidito più.
Capisco che lo facesse per rendere efficace lo scenario dell'opera e anche perchè se devi consegnare ogni giorno 2 pagine complete, qualche cosa ci devi pure scrivere...
Cmq pure conj gli animali calcava la penna: righe e righe sui marabù del gange, gli arghillà ecc.
e talvolta perfino con gli uomini, non so più quante volte abbaia descritto i terribbili dayachi tagliatori di teste

il buon vecchio yanez

ci si ricorda l'interpretazione di philippe leroy ?

Se non avete già visto il film leggete "l'ultima legione" di Manfredi , uno spaccato eccezionale degli anni della caduta dell'impero romano d'occidente, in un'europa devastata dalle incursioni barbariche, una storia avvincente di coraggio e di antichi valori.

Conigliomannaro ha scritto:

Il film non è malaccio ma tutto sommato preferisco il libro: non è tra le opere di Manfredi che mi piacciono di più ma tutto sommato è un buon libro.

Concordo. Preferisco di gran lunga "Il faraone delle sabbie", "Palladion" e "Chimaira", oltre che l'imperdibile trilogia di Aléxandros: se un giorno diventerò insegnante lo assegnerò sicuramente come libro per le vacanze ai miei pargoli.

io consiglio invece a chi può, essendo di non sempre semplice reperibilità, la lettura di un grande classico fantasy: elric di melniboné.

a me piace molto l'edizione della nord in due volumi (io ne sono il felice possessore con la prima edizione del 1978 ma è ormai quasi introvabile se non a prezzi piuttosto elevati), con una scrittura molto poetica, al limite del contorto.
più economica è la collana della fanucci ma so che ha spezzato i due libri originali in 4,5 tomi diversi e non so come sono ne come sono stati tradotti.

ad ogni modo se vi capita leggetelo, ne vale veramente la pena.