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Demoniache Presenze Fortino Librarsi - 6.3%
Games of Death II Marolla Acheron - 0%
Ghasts ‘n Gremlins Di Lazzaro Acheron - 12.7%
Grafomante con Delitto Gherardi Bucciarelli Dracomaca - 7.1%
I Misteri delle Catacombe Angiolino Parapiglia - 1.6%
I Misteri di Babilonia Headline Collin MS Edizioni - 5.6%
Il Caso Victoria Cake Orsini Dracomaca - 0.8%
Il Palazzo dei Misteri Orsini Librarsi - 3.2%
In Cerca di Fortuna e altre storie da Ianua e dintorni Angiolino Plesio - 0%
Kadath Sergi Officina Meningi - 4%
Il Leone Bianco d'Acqua Giuliano GoG - 0.8%
L’Occhio della Furia d’Inverno Ward Giochi Uniti - 3.2%
Le Orme Rosse Orsini Rovagnati Lambda - 7.9%
Lo Stregone della Montagna Infuocata Jackson Livingstone Raven/Vincent Books - 7.9%
Mago Spacca Detective Privato Zamanni Rotelli Autoproduzione - 5.6%
Makthum La Fuga Cecchi GoG - 0%
Metal Heroes and the Fate of Rock Harder Raven/Vincent Books - 2.4%
Nel Vortice del Tempo Bailey Bailey Raven/Vincent Books - 0.8%
Oscura Carcosa Bianchini Aristea - 5.6%
Shugendo Simionato Acheron - 1.6%
Somora La Città della Menzogna Sussner Sussner Raven/Vincent Books - 0.8%
Turno di Notte Hancox Raven/Vincent Books - 4%
Una Notte da Cana Tartarotti MS Edizioni - 8.7%
Verso la Terrasanta Cresci Aristea - 9.5%

Voti totali: 126

Realtà Virtuale

Realtà Virtuale

In questo periodo, sono riuscito a comprare su Amazon.it i volumi di RV 3-4-6. Questa serie mi ha SEMPRE incuriosito, ed è persino riuscita a influenzarmi come scrittore, nel tentatitov di scrivere un racconto "zero dadi".

Dopo aver giocato questi 3 volumi, ho raggiunto una conclusione: il regolamento di per sé, non è un regolamento perfetto. Come d'altronde nessun altro regolamento.
Il fatto è che è DIFFICILE scrivere senza dadi.
Mentre oin un racconto normale la difficoltà può essere stemperata dai dadi e i loro lanci s/fortunati (sia nei paragrafi, sia nei combattimenti), qui tutto deve essere calcolato come un meccanismo ad orologeria.
Difatti, sue sei volumi ne abbiamo due eccezionali, due buoni, e due mal calibrati.

Che ne pensate?

Ultima modifica di: Prodo
Dic-20-11 13:56:31

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Jegriva
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Re: Realtà Virtuale

due eccezionali, due buoni, e due mal calibrati?
ma magari fosse sempre cosi' !

Seven_Legion
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Re: Realtà Virtuale

Una domanda: hai letto solo il 3, il 4 e il 6 o hai anche l'1, il 2 e il 5? Perché il 2 e il 5 sono gli autentici capolavori della serie...

Prodo
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Re: Realtà Virtuale

Prodo ha scritto:

Una domanda: hai letto solo il 3, il 4 e il 6 o hai anche l'1, il 2 e il 5? Perché il 2 e il 5 sono gli autentici capolavori della serie...

Eh, il 2 e il 5 sono anche i più difficili da reperire! bigsmile

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Jegriva
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Re: Realtà Virtuale

Io sono di parte, perché ormai da oltre un anno sto scrivendo quello che potrebbe essere RV7, ma credo che l'idea di giocare senza dadi sia poco meno che rivoluzionaria. Certo, come dici tu, è necessario calibrare attentamente la difficoltà e l'uso delle singole abilità, altrimenti si rischia di creare un libro alquanto sbilanciato. Premesso che l'equilibrio perfetto non si raggiungerà mai, credo comunque che sia accettabile anche una mancanza di bilanciamento: certe combinazioni di Abilità consentiranno di finire il gioco con maggiore facilità rispetto ad altre. Dopo tutto anche Lupo Solitario ci offre un esempio lampante di come alcune Arti Ramastan (qualcuno ha detto "Alchimia"?) siano molto più utili rispetto ad altre.

Insomma, io questa peculiarità del non usare dadi (o Tabella del Destino) la trovo una grande sfida per chi scrive, piuttosto che un ostacolo.

"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"

Rygar
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Re: Realtà Virtuale

Io ho in num 2,4,5 ma ho giocato solo al 5. Ed è un vero capolavoro. E' verissimo che è difficile calibrare tutto, ma penso anche che sia giusto un minimo di "sbilanciamento", nel senso in cui lo dice Rygar. A mio avviso, da semplice appassionato e non certo da esperto, questo sistema diceless è assolutamente il migliore per il futuro (vabbeh, dai, passatemelo) dei LG. Perché non è avventura grafica, che è bella ma che richiede il sistema dell'ipertesto, né GDR classico coi dadi, ma una via di mezzo che si può chiamare in un modo a sé. E ti dà la possibilità di avere tutto lì, senza menate di dadi e di tiri, con la possibilità di un'avventura di alta qualità. Il sistema è difficile da far funzionare, e per questo ci si deve inginocchiare di fronte alle opere di Morris meglio riuscite di questa serie, dei veri e propri capolavori. Che dire, io ingenuamente credo che se qualcuno avesse il suo coraggio e la sua capacità ci sarebbe ancora speranza per i LG

Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi. Per cui, se qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi, pensateci bene

Lamello
Proprio
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Re: Realtà Virtuale

Ma sono l'unico in queste lande a non aver gradito più che tanto il numero 2?

kingfede
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Re: Realtà Virtuale

Scrivere senza dadi è difficile, eppure 4 di questi 6 libri vanno dall'ottimo all'eccezionale.

Scrivere senza dadi è "facile", e su oltre 60 Fighting Fantasy, non so se ce ne sono 10 che metterei sullo stesso livello dei RV.

A scrivere 400 paragrafi e più senza dadi, con 10 abilità, oggetti vari e password, ti fai un culo pazzesco, ma incredibilmente si riescono ad infilare sottotrame sensate, segreti notevoli e varie possibilità di finire l'avventura, quasi a prescindere dalla scelta di abilità che hai fatto all'inizio.

Molti autori hanno scritto libri di 400 paragrafi con un true path blindatissimo, sfide impossibili se non parti con i massimi punteggi, e centinaia di paragrafi sprecati nella creazione di sottotrame che non dovresti nemmeno leggere, perché sono fuori dal true path.

Scrivere avventure coi dadi è più facile perché ti permette di fare più o meno tutto quello che vuoi, senza dover per forza mantenere una logica e una coerenza per tutto lo scritto, senza preoccuparti troppo del bilanciamento. Finché i punteggi richiesti sono matematicamente possibili, hai le spalle coperte, anche se le richieste sono assurde. La gente dirà che il libro è difficilissimo, praticamente impossibile, ma ehi, i numeri dimostrano che è possibile! Quindi tutti zitti, che il libro l'ho scritto bene, io!

In un libro senza dadi, invece, se si facesse così, prima o dopo i nodi verrebbero al pettine. E credo che di nodi ce ne siano sempre. Ma in un buon libro i nodi sono pochi, ed è questo che in RV fa la differenza tra i libri di Smith e quelli di Morris.

Altro appunto: sembra che la presenza di un regolamento basato sui dadi implichi quasi automaticamente un'ambientazione fantasy, mentre la sua assenza sembra associarsi più facilmente ad altri temi. Vedi non solo RV, ma anche Time Machine, che pure delle regole le ha.

EGO
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Re: Realtà Virtuale

EGO ha scritto:

Scrivere avventure coi dadi è più facile perché ti permette di fare più o meno tutto quello che vuoi, senza dover per forza mantenere una logica e una coerenza per tutto lo scritto, senza preoccuparti troppo del bilanciamento. Finché i punteggi richiesti sono matematicamente possibili, hai le spalle coperte, anche se le richieste sono assurde. La gente dirà che il libro è difficilissimo, praticamente impossibile, ma ehi, i numeri dimostrano che è possibile! Quindi tutti zitti, che il libro l'ho scritto bene, io!

Tutto quello che dici è verissimo, ma ciò non toglie che anche qui qualche volta si rasenti la paraculaggine. Mi viene in mente lo scontro con Skarvench, in cui tecnicamente si può sempre uscire vincitore ma considerando il salasso di punti di Energia Vitale che si rischia di patire in un sacco di percorsi, una tale apertura sa molto di quei magheggi che tu citi riguardo ai libri basati sui dadi, se non addirittura di più perché bloccato e immodificabile.

kingfede
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Re: Realtà Virtuale

E infatti l'ho detto, i nodi ci sono. E credo che RV2 sia, tra quelli di Morris, quello più difficile proprio per questo. Ma per esempio io ho trovato difficilissimo il 4, mentre mi pare che fosse Prodo a dire che lo aveva finito al primo tentativo. Non dubito che in RV esistano dei percorsi in cui muori per forza e altri in cui invece ti sembra tutto una passeggiata. Ma appunto, scrivere un LG senza il paraculo dei dadi è molto difficile, perché quando arrivi al nemico che ti toglie un certo numero di PV devi chiederti: "da quali percorsi può essere arrivato il personaggio, e quanti PV potrebbe ancora avere in ciascuno di quei percorsi"? E calcolare tutte le possibilità è difficilissimo, forse impossibile quando hai quella mole di paragrafi. Con i dadi, invece, puoi mettere tutti i Signori del Caos che vuoi, perché parti dal presupposto che se metti un determinato punteggio, c'è un personaggio in grado di affrontarlo, e quindi pensi di aver bisogno di meno testing. Non ti metti a testare tutte le strade, perché pensi che quei punteggi siano fattibili, in quanto i danni sono decisi dai dadi, e non fissi, e quindi una chance ce l'avrai. Di fronte ad un boss, il sistema coi dadi ti lascia magari il 5% di possibilità, mentre il sistema senza dadi potrebbe lasciarti con lo 0%. In pratica, però, nel contesto di un LS o di un FF, il 5% è uguale a zero, perché vinci solo con una botta di culo.

Poi non ci trovo niente di male nel fatto che, con una certa combinazione di abilità e seguendo un certo percorso, Skarvench non possa essere vinto. Sarebbe piuttosto assurdo il contrario, poter vincere in qualsiasi caso. Solo che, senza dadi, ti sembra più ingiusto perché non puoi farci niente, nemmeno far finta che i tiri di dado ti siano andati tutti bene.

Non so se mi sono spiegato bene.

EGO
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