Mh... Il motivo non c'è, se non in questo: è un paragrafo fatto per spiazzare ulteriormente, e dire al Lettore: 'Vedi che proprio non se ne esce...? Ogni par. è esattamente (cosa non vera) uguale all'altro!'. E' un'altra sottilissima astuzia dell'Alchemico...

Mh... Sì e no: dipende come ti senti... :-) Una giostra quante volte la ripeti...? Tutte le volte che ne hai voglia. Io ogni tanto ho voglia di 'giocare/spulciare' la città d'Amàrti, per capire se stavolta lo finisco -non mi ricordo dove ho posizionato tutte le cose.
Ma per molti, questo è un gioco che può ripetersi... Alcune frasi del Narratore, ci dicono che è possibile cambiare di posto a Principessa e oggetti e provare nuove partite per noi o altri ('ogni tanto cambiava posizione alla Principessa'...). Può essere addirittura questo, se piace... altrimenti è una piccola idea, che qualcosa t'avrà dato, a ben vedere...

Ma c'è già: è un chiaro omaggio a Prince of Persia... :-)
http://www.youtube.com/watch?v=_zyQ_OVyhNE

Cioè... 'sto gioco è spettacolare...! Di solito le prime versioni sono le più affascinanti, ma guardate questa:
http://www.youtube.com/watch?feature=en … P1EZKrKbts

PS: Kagliostro fa giumella con le mani quando s'accosta ai fiumi della Contea...

PPS: cioè... ma quante azioni può fare, il personaggio del secondo Prince of Persia...?! E' sbalorditivo...

PPPS: anche questo è molto bello, credo sia un'altra versione ancora; l'idea d'un lungo mi prende sempre di più (già sento i nooo della moltitudine; tranquilli, sarebbe per pochi appassionati :-)
http://www.youtube.com/watch?v=-xohnKnC5Kg

Prima d'aver dato un giudizio frettoloso sul mio Corto, hai dato un giudizio frettoloso su alcune emozioni umane: la frustrazione non diverte...
In questo caso, l'eccezione sono proprio io: tutte le opere più frustranti l'ho ritenute anche le più valide, col tempo, e le più educative. Non sono mai riuscito a finire il secondo di Sortilegio!, né mai c'è riuscito Kagliostro; eppure, vuoi sapere l'ironia? Quando c'incontriamo, e parliamo di lg, finiamo prima o poi per ricordarci di quant'è difficile La Città dei Misteri, e per descriverla minuziosamente come se ci fossimo stati...
A ben guardare, a me non interessa affatto che vi sia un'effettivo divertimento (anche perché se divertimento è uguale a compiacimento, lo troverete da altri autori di libri interattivi, non da me), quanto che vi sia un'esperienza veridica legata al mondo immaginato. Se ho dato una sensazione di vertigine, smarrimento e frustrazione -anche se evidentemente sensazioni di repulsione- io ho raggiunto il mio scopo, perché il mondo e l'avventura immaginati prevedevano proprio questo.
Quest'avventura avrà circoscritto questa sensazione, e io spero anche in maniera indelebile...
Così come per un labirinto io ho in mente il quarto di Sortilegio!, e per l'idea d'un viaggio Grecia Antica.
Sono dell'opinione che un racconto ludico s'esprima tramite la parte ludica. Non posso dirti che l'esperienza del viaggio è frustrante, e metterla lì en passant: debbo darti (in qualità di Narratore) la sensazione che ho in mente di trasmetterti, e nella maniera più veridica possibile.
Così hanno fatto gli autori che ho amato... S.Jackson non s'è limitato a dire che tutta Analand era punteggiata d'orrori e pericoli: me li ha fatti vivere, e dunque lo so per certo; anzi, nella mia fantasia gli orrori e i pericoli vanno ben oltre rispetto a quanto da lui immaginato...
In fondo una sfida non ci muove solo ad una sua soluzione: una sfida può anche essere impossibile, o apparentemente tale (ogni limite è impossibile prima di schiacciarlo), ma l'accettazione del rischio già ci pone in un rapporto con l'opera, e noi, da quel momento in avanti, ne siamo da subito gl'indiscussi eroi, aldilà di come ci vada.
Ciò detto, io so vedere in controluce i voti ricevuti: anzi, io speravo in una pioggia di due... perché sarebbero stati dei pollici versi che scaturivano dal divertimento, dall'assurdità, dalla stravaganza, dall'impossibilità... dalla frustrazione, appunto.
E comunque, se in un'opera non eiste questo flash di sbigottimento, di meraviglia, per aver osato valicare limiti umani e fantastici, trovo davvero inutile il compierla, dacché gl'autori che il Cielo c'ha finora regalato basterebbero per altri mille anni, e forse anche qualcosina in più...

Il giorno in cui mi convincerai che sulle montagne russe non ci vanno le persone che vogliono provare le vertigini, perché chiaramente sensazione repellente, convincerai anche me...
E figurati che nel primo caso si paga -pure avendo qualche esempio lampante, a memoria d'uomo, d'incidenti mortali.