Il digitale conta, sicuramente per la qualità di stampa. Ai tempi il bianco e nero netto era obbligato per non stampare paciughi, adesso no.

Però conta anche l'evoluzione del gusto, cioè a quali standard siamo abituati. Un esempio a caso: prendiamo Twilight Imperium, fighissimo gioco da tavolo. Negli anni '90 la prima edizione è uscita con questa copertina
Twilight Imperium I
e l'avremmo comprato tranquillamente visto che è un bel gioco.
L'edizione attuale invece è così
Twilight Imperium III

Ora, con uno standard del genere, chi comprerebbe mai un gioco con una copertina come la prima?

Zot ha scritto:

Ora, con uno standard del genere, chi comprerebbe mai un gioco con una copertina come la prima?

Chiaro e definitivo. Ma c'è il fascino del vintage!

Be Zot ad esempio direi che fra le copertine "originali" di Lupo solitario e quelle della versione expanded ci sia stato un bel passo in avanti verso la qualità che intendi tu

Insomma al di là dei singoli casi non è detto che vecchio=brutto e nuovo=bello, ma non credo infatti che questa fosse la tesi di Zottttt

Ok, lasciando perdere i gusti personali su cui siamo d'accordo manco per niente, e si sa (i miei disegnatori preferiti sono finiti tutti nel thread "disegnatori cani"    ).
E ovviamente nella roba vecchia ci sono delle chicche fantastiche e fra i nuovi degli orrori, e il digitale non è la soluzione a tutto, concordo.

Ma se prendo in mano un Lupo Solitario della Mongoose non riesco a non pensare che sarebbe potuto uscire uguale negli anni '80. Copertina a colori e interni al tratto, tale quale.
Davvero non si può fare altro?
E a parte noi babbioni che compriamo tutto purché abbia i numerini, un giovanotto che abitualmente maneggia robe da spettacolo cosa potrà pensare di una veste grafica così vetusta?

Io dico: c'è stato Magic che ha cambiato il mondo della grafica dei giochi. Tutti quelli della generazione dopo la mia hanno maneggiato carte dove una foresta è disegnata così
foresta
Dopo Magic nel mondo dei giochi c'è stata una corsa al miglioramento dei materiali, si è passati dalle pedine in cartoncino con disegnini a 2 colori a scatole con miniature, plance superillustrate a colori, tabelloni con elementi in rilievo o parti mobili, e via dicendo.

Se i librogame avessero seguito la stessa evoluzione di board e giochi di ruolo, il nuovo Lupo Solitario n.1 avrebbe una pratica confezione richiudibile a scatto con dentro:
- Libro illustrato con grafica da paura su tutte le pagine
- Mappa a colori su pergamena a parte, king-size
- Dado marmorizzato con numeri in oro e scheda dei risultati di combattimento a parte
- Bloc-notes di registri di guerra staccabili
- Segnalibro in cartoncino a forma di spada del sole, con clip per indicare il paragrafo letto
- Miniatura di Lupo Solitario e del Gourgaz che non servono a niente ma le voglio tantissimoooo!!!

Ok, diciamo anche un po' meno, ma che ne dite?