Ecco sono già pronto a dire la mia pure io.

Questa recensione mi è piaciuta moltissimo sotto vari punti di vista. Trattandosi di un'opera sì reperibile sul sito, ma la cui genesi e collocazione letteraria non sono presenti al lettore occasionale, la struttura è secondo me perfetta: iniziamo con un buon recap della collocazione spazio-temporale del volume nella sua serie, e poi man mano entriamo nel suo contenuto. E qui arriva il secondo punto forte: ben spiegate l'atmosfera e l'ambientazione, accennato quanto basta l'impianto ludico, nessuno spoiler sul contenuto più di quanto sia effettivamente necessario. Non tutti sanno viaggiare sul sottile sentiero che divide una recensione da un vero e proprio riassunto, e l'autore qui ha dato il suo meglio.

Lo stile poi mi pare azzeccato, mancano voli pindarici poco presenti o sfoggi di sapere, così come cadute di stile, almeno secondo me. Forse un po' eccessivamente teatralizzata la seconda parte, perché credo sia inutile pensare che un lettore standard possa veramente seguire le trovate goliardiche degli autori del volume, altrimenti, secondo la stessa logica, saremmo così ingenui da pensare che la fruizione ottimale dei volumi di ACDRA preveda la preparazione di una torta di mele per il rituale di Wallbanger, o cose del genere. Avrei riservato a questa componente uno spazio un po' diverso, insomma.

Se lo scopo di una recensione è prima di tutto invogliare il lettore a leggere il volume di cui parla, questa coglie nel segno. Non avevo ancora letto questo libretto, e ora mi è venuta voglia di farlo. Anche per questo motivo sono ben contento di dare come voto un 9 tondo tondo, con tanto di complimenti! 

Dunque,  a parer mio questa non è una recensione ma una presentazione.
Manca in maniera totale qualsiasi tipo di critica e valutazione personale.
E' però scritta ottimamente e descrive perfettamente ed in maniera interessante e divertente il libro in questione e cosa ci si può aspettare da esso: devo dire che mi ha coinvolto e mi ha interessato a leggerlo.
Se l'obiettivo è quello di presentare ed invitare alla lettura, traguardo ottimamente raggiunto e vale un 9.
Se l'intento è quello di recensire nel senso classico del termine, un modesto 5.
Media voto: 7

Concordo con l'analisi di Seven. Il pezzo è ottimo, del resto la verve da recensore di Mauro non la scopro io ora, e il tono goliardico e leggero della descrizione, modalità di analisi in cui il nostro è un vero maestro, è secondo me l'unica possibile per presentare un libro che per sua stessa natura è leggero e scherzoso, oltre che molto breve.
Diciamo che i difettucci di questo bel lavoro sono da ricercare nella natura stessa del titolo scelto da analizzare: si tratta di un titolo molto più diretto e meno complesso della media dei libri-gioco in circolazione, e questi elementi impediscono una disamina che sia diversa da quella leggera e frizzante che ci ha offerto Mornon.
Se questo fatto rende il pezzo molto piacevole da leggere, allo stesso tempo offre una disquisizione inevitabilmente più "povera" di quella che può scaturire da recensioni dedicate ad altri volumi.
Se penso a quella immediatamente precedente a questa, che pure riguardava un librogame non tra i più complessi, non posso non notare quanto più profondo ed elaborato sia stato lo sforzo di Icedlake. E questo non perché Mauro non sia capace di dissertazioni analitiche raffinatissime, come ha dimostrato più volte in passato, ma per la natura stessa, lo ripeto, dell'opera prescelta.
Rimane comunque un eccellente articolo, ed è giusto premiarlo con un buon giudizio, ma se devo essere coerente con il mio gusto non posso metterlo sullo stesso piano di quello sfornato da Fabio la settimana scorsa.
Alla luce di quanto sopra riportato il mio voto è 7,5.

perche' 7... 7,5 ... o 8 che sia, cambia poco e qui stiamo solo temporeggiando: tutti sanno che, quando arriva la recensione di EGO, la gara si chiude!