Però posso pubblicare...
INDIETRO NEL TEMPO
Anno PL 5059 - Autunno
Cammini a passo spedito lungo la spiaggia ghiaiosa di Holmgard, incuriosito dalla strana richiesta di incontro che il Maestro Lupo Solitario ti ha fatto pervenire tramite il Consigliere Arlon. Ha insistito - così ti ha detto Arlon - affinché non vi incontraste a palazzo, poiché voleva parlarti con urgenza e nella massima riservatezza.
La sabbia nera e grossolana scricchiola sotto i tuoi stivali, lasciando profonde impronte che le onde più audaci si affrettano a cancellare dietro di te.
Infine lo vedi, solo e pensieroso, seduto su uno scoglio lambito dal freddo mare del Golfo di Holm. Ha lo sguardo perso dinnanzi all’oceano cupo e grigio, solcato come un complicato arazzo dal fitto andirivieni dei pescherecci e dei galeoni che vanno e vengono, spargendo le genti di Sommerlund per tutte le Terre Libere e ancora più lontano.
Senza dire una parola ti siedi anche tu, respirando a pieni polmoni l’aria salmastra, mentre i vostri occhi si imbevono dell’incerta luce del meriggio. Restate così a lungo, senza dire una parola, ad ascoltare una quieta babele di suoni: lo scroscio ritmato dell’acqua sulla battigia, lo stridio degli spazzini di mare ed il canto portato dal vento dei pescatori che ringraziano Ishir e Ramas mentre tornano al porto con le reti gonfie di pesce.
Dopo un po’ sei tu a prendere la parola.
“Mi è giunta voce che sei in partenza per Dessi...”
“Si… partirò domani mattina per Elzian. Non sono mai stato così lontano da casa. Sai Remir, mi sento come un pendolo, che ogni volta oscilla un po’ più in là, prima di tornare indietro. E il mio cuore mi dice che si avvicina il giorno in cui il filo che mi lega ad Holmgard si spezzerà, e non farò più ritorno.”, conclude amaro il Maestro Ramas.
“Non devi nemmeno pensarla una cosa del genere! - lo ammonisci severo - Noi abbiamo bisogno di te. Sommerlund ha bisogno di te! E tutte le genti delle Terre Libere.”
“Eppure così sarà. Ogni giorno che passa, il fato di Sommerlund sfugge dalle mie mani. Il quadro mi si fa sempre più ampio dinnanzi agli occhi, tanto da riempirmi di vertigine. - ti dice, fissando un punto indefinito all’orizzonte - Ci sarà una guerra. E io non sarò con voi. Sono sempre meno un uomo, e sempre più una leggenda. Landar muore… e resta solo un vecchio lupo solitario. A nessuno dovrebbe essere imposto un fardello così grave. Gli Dèi sono ingiusti, Remir…”
“Ha! - non riesci a trattenere un sardonico schiocco di riso - È per questo che mi hai cercato, Lupo Solitario? Per condividere la malinconia di un giorno d’autunno? Quella mattina… quando ti accompagnai alla Freccia Blu diretto ad Hammerdal. Credevo… sapevo che non ti avrei più rivisto. Che stavo mandando un ragazzino impaurito incontro a morte certa. Eppure, quando tornasti con la Spada del Sole ho capito che i giorni bui erano finiti e che la vera arma del nemico non era l’acciaio o il fuoco, ma la disperazione che era riuscito ad instillare nei nostri cuori. Da quel giorno ho giurato a me stesso che mai più avrei dubitato di te. Ed io mantengo sempre i miei giuramenti!”
Lupo Solitario si volta verso di te con un ampio sorriso.
“Remir, tu e Banedon siete gli unici veri amici che ho. Ed è per questo che ho voluto incontrarti prima di partire. Qualche giorno fa ho ricevuto questa missiva da Lord Axim di Ryme.”, e così dicendo ti porge un foglio di pergamena accuratamente piegato in quattro.
Prendi il foglio e leggi.
“Maestro Lupo Solitario,
mi perdonerai se non mi dilungo in convenevoli, ma ho urgente bisogno del tuo aiuto. Cose strane stano accadendo qui a Ryme: un mistero così fitto che non riesco a dipanare per quanto mi sforzi di farlo. La situazione sta precipitando rapidamente e non so più a quali Dèi raccomandarmi.
Ti prego, raggiungimi appena puoi. Ho un disperato bisogno del tuo intervento.
Lord Axim, Duca di Ryme”
Ripieghi il foglio e lo riconsegni al Ramas, che con un cenno ti chiede però di tenerlo.
“Io non posso andare Val. Andrai tu al mio posto? Lord Axim è davvero un brav’uomo e se ha chiesto il mio aiuto deve essere certamente in grandi e gravi difficoltà. Non possiamo lasciarlo solo.”
“Io… certo che andrò. - rispondi tu - Ma sei sicuro che sia la stessa cosa? Lord Axim potrebbe rimanere deluso vedendo arrivare me…”
Questa volta è Lupo Solitario a sbottare in una fragorosa risata.
“Remir, Remir… sei davvero impagabile! So che non te ne curi, ma ti garantisco che l’eco del tuo nome risuona ben al di là delle mura della nostra Holmgard. Lord Axim sarà entusiasta del tuo arrivo. Ed anzi penso che tu più di me sia adatto a prestargli l’aiuto di cui ha bisogno. Sai cosa si dice a corte? Che nessuno meglio del Mastino di Sommerlund può fiutare una pista nell'oscurità. Il Consigliere Arlon sostiene persino che tu sia più abile di me nello svelare i misteri. A testimonianza di ciò racconta di come scovasti l’imprendibile Luvias Kort a Tyso. Ed io credo proprio che abbia ragione! Allora andrai? Farai questo per me?”
“Per te, per Lord Axim, per i nostri antichi amici di Durenor… e per l’onore di Sommerlund! - rispondi pronto - Domani all’alba sarò già in viaggio per Ryme. E ti garantisco che di qualunque cosa si tratti, Lord Axim non si pentirà di essersi rivolto ai suoi alleati sommerliani.”
“Grazie Val. Ora augurami buona fortuna… Perché stanotte ho sognato una lugubre fortezza avvolta da una luce rossa, come un sudario di sangue. E nel suo cuore, la Pietra della Sapienza di Herdos concupita da mani impure… Ho paura.”
“Solo gli sciocchi non ne hanno, amico mio! - gli dici accompagnando le tue parole con una pacca cameratesca - Gli sciocchi o quelli che non hanno nulla da perdere. E tu non sei né fra questi, né fra quelli. Sta pur certo che le nostre preghiere ti accompagneranno in ogni passo!”
“E le mie accompagneranno te, Capitano Val!”