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Quale il miglior sistema di gioco di tutti i tempi...?

Quale il miglior sistema di gioco di tutti i tempi...?

Le abbiamo tirate fuori un po' tutte; perché non esprimersi anche su questo fronte, il sistema di gioco.
Attenzione! Per 'sistema di gioco' intendesi non solo le 'regole' del libro (e ovviamente anche e soprattutto quelle), ma in che modo si sposano col sistema di lettura -le due cose sono strettamente annesse.
Sarebbe bello indicare:
1) Il migliore -non mi piace, ma ammetto che è il top che il mercato offre.
2) Il mio preferito.
3) Il preferito dalle masse.

Danilo Baldoni
Cavaliere del Sole
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Re: Quale il miglior sistema di gioco di tutti i tempi...?

Per me il migliore è quello di Realtà Virtuale, che azzera il caso e rimette tutto alle scelte del giocatore. Poi è chiaro che ci vuole, a monte, un grande sforzo dell'autore per fornire una scerie di scelte (oltre agli indizi per capire quale sia la migliore). Non mi dispiace nemmeno Golden Dragon, che risolve i combattimenti con encomiabile rapidità: a ogni tiro di dado o tu o l'avversario subite dei danni in base a una scala di valori predefinita.

Aborro assolutamente i sistemi nei quali il caso fa la parte del leone fin dal momento in cui crei il personaggio. Seriamente, ne ho le tasche piene di Dimensioni Avventura nei quali, secondo gli autori, si può vincere con Abilità 7 tanto quanto con Abilità 12. Cioè, loro si aspettano che io tiri ogni volta per creare un personaggio e giochi lo stesso per morire contro il primo goblin che incontro? Pollice verso anche per Lupo Solitario & co., perché con Combattività 10 difficilmente si fa strada.
Un buon compromesso è la serie Ninja, che consente di personalizzare Vendicatore scegliendo le arti che più gli si addicono, ma lasciando invariata Resistenza e Modificatori di base.

In generale vorrei un sistema che desse al giocatore X punti da ripartire tra Y caratteristiche, consentendo così di trovare una combinazione ottimale partita dopo partita. O meglio ancora, dovrebbe consentire ogni volta di poter scegliere il proprio percorso ottimale in base a come si è impostato il personaggio. Insomma, si torna al discorso "Realtà Virtuale".

Per rispondere alle tue domande, non so quale sia il preferito dalle masse e, il mio preferito coincide appunto con il migliore (RV).

"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"

Rygar
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Re: Quale il miglior sistema di gioco di tutti i tempi...?

Adoro i sistemi di gioco di Dave Morris, proprio perché la forza iniziale del personaggio non è stabilita dal lancio di dadi (tranne Golden Dragon). Realtà Virtuale è un eccellente sistema, ma bisogna saperlo sfruttare: i libri 1 e 3, sviluppati da Mark Smith e non dal loro ideatore, sono probabilmente i peggiori librogame che abbia mai letto.
Personalmente il sistema Dimensione Avventura mi infastidiva da ragazzo, perché ogni colpo diminuiva la Resistenza solo di 2 punti Fortuna esclusa. Oggi m'infastidisce meno, ma in Sortilegio è assai meno importante. Dato che la vera forza del protagonista sono i suoi incantesimi, anche un basso punteggio di Abilità permette di cavarsela...entro certi limiti!
Il peggior sistema è IMHO quelo di fire*wolf, inutilmente complesso e davvero troppo aleatorio per funzionare.
Per il resto, è degno di nota che quasi tutti gli autori di maggiore successo usino praticamente lo stesso sistema, con lievi modifiche. Joe Dever (3 serie), Headline (3 serie), Steve Jackson&co. (2 serie) forniscono un personaggio con due caratteristiche principali, dai nomi variabili, ma che sono sempre la sua capacità di combattimento (Combat Skill) e la sua energia vitale. In Golden Dragon, la prima caratteristica scompare addirittura, incorporata nella difficoltà di colpire l'avversario con un tiro di dadi.
Semplicità uguale forza, specie per i lettori più giovani. Personalmente, i libri senza regole (come Time Machine) non mi hanno mai entusiasmato: d'altra parte si rivolgevano a un pubblico particolarmente giovane.

J.H.Brennan è troppo serio
Dave Morris non sa gestire gli oggetti
Headline non dà personalità ai protagonisti
Steve Jackson scrive librogame troppo facili; e questa non è la mia firma.

Lavos-D
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Re: Quale il miglior sistema di gioco di tutti i tempi...?

A me il semplicissimo sistema di combattimento di Sortilegio! non ha mai dispiaciuto, lo trovavo molto adatto alla mia 'frenesia' di risultato, molto scorrevole e anche 'realistico' per quel mondo... Era ed è, ovviamente, un sistema di gioco votato per arrivare al clou del discorso che è l'uso della magia, senza la quale si campa ben poco (ps: a tal proposito... nessuno sa dirmi se i volumi -e specialmente il 4- si potevano finire senza il suo utilizzo...? Mi ricordo che era volutamente sbilanciatissimo... della serie: chi non ha memoria lunga, ha gambe svelte :-)

Danilo Baldoni
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Re: Quale il miglior sistema di gioco di tutti i tempi...?

Lavos-D ha scritto:

Realtà Virtuale è un eccellente sistema, ma bisogna saperlo sfruttare: i libri 1 e 3, sviluppati da Mark Smith e non dal loro ideatore, sono probabilmente i peggiori librogame che abbia mai letto.

Guarda, mi riferivo proprio a questo quando parlavo del lavoro "a monte".

Lavos-D ha scritto:

Il peggior sistema è IMHO quelo di fire*wolf, inutilmente complesso e davvero troppo aleatorio per funzionare.

Era così brutto che lo avevo rimosso.

Danilo Baldoni ha scritto:

ps: a tal proposito... nessuno sa dirmi se i volumi -e specialmente il 4- si potevano finire senza il suo utilizzo...?

Sì, ma il true path diventava strettissimissimo. Nello specifico, c'era un solo modo di finire "La Corona dei Re" usando il guerriero (oppure usando il mago ma senza magie).

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Rygar
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Re: Quale il miglior sistema di gioco di tutti i tempi...?

A differenza di giochi di ruolo, giochi da tavolo "per adulti" come Arkham Horror  e videogiochi d'avventura, il librogame necessita di un regolamento molto semplice e pratico per funzionare a dovere. Questo perché il grosso del divertimento sta nel completarlo, e non nel combattimento o nell'uso delle abilità. Per questo i regolamenti più semplici sono quelli più efficaci, anche se magari possono non piacere.
Il vero punto di forza di librogame come Lupo Solitario sta nella scelta delle capacità speciali, che delineano il personaggio e permettono più ampie gamme di scelte. Non è un caso che altre serie, come "Ninja" e "Realtà Virtuale", abbiano attinto a quest'idea.
Un discorso a parte merita la serie Robin Hood, che, a parte dei ben noti problemi, ha un regolamento realistico e funzionale. peccato che non supporti avventure esaltanti...

Quoto completamente Rygar per quanto riguarda Sortilegio giocato senza magie: proprio perché le opzioni sono minori, diventa molto più difficile, specialmente il quarto libro e la maledetta manticora del primo: probabilmente l'avversario più pericoloso di tutta la serie

J.H.Brennan è troppo serio
Dave Morris non sa gestire gli oggetti
Headline non dà personalità ai protagonisti
Steve Jackson scrive librogame troppo facili; e questa non è la mia firma.

Lavos-D
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Re: Quale il miglior sistema di gioco di tutti i tempi...?

Robin Hood :-)
Stavo per citarlo anch'io: piuttosto anomalo ed unico nel suo genere, e raffigura un realismo che ben si sposa con la serie...
Ancora mi ricordo di quando Kagliostro venne a chiamarmi, esaltato dal suo acquisto e dalla prima partita :-) Quasi non ci volevo credere... Poi me lo regalò, se non sbaglio, e constatai che era veramente semplice e bello...
Non mi ricordo l'avventura, ma mi sembra non fosse malaccio (parlo della prima).

Danilo Baldoni
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Re: Quale il miglior sistema di gioco di tutti i tempi...?

Danilo Baldoni ha scritto:

Robin Hood :-)
Stavo per citarlo anch'io: piuttosto anomalo ed unico nel suo genere, e raffigura un realismo che ben si sposa con la serie...
Ancora mi ricordo di quando Kagliostro venne a chiamarmi, esaltato dal suo acquisto e dalla prima partita :-) Quasi non ci volevo credere... Poi me lo regalò, se non sbaglio, e constatai che era veramente semplice e bello...
Non mi ricordo l'avventura, ma mi sembra non fosse malaccio (parlo della prima).

Purtroppo le due avventure non sono nulla di speciale, si c'è qualche bel episodio ma nulla che ti lascia meravigliato ed inoltre entrambe seguono quasi la stessa trama.. Peccato perchè lo trovo il regolamento migliore e più equilibrato, soprattutto la gestione dei danni che si ricevono che rappresenta una vera chicca nel panorama dei librogame

Fly
Arcimaestro
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Re: Quale il miglior sistema di gioco di tutti i tempi...?

mi accodo ai miei precedenti colleghi: il concept di realtà virtuale lo vedo decisamente come il migliore quando è ben sfruttato.

Yanez
Chiamami Iena
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Re: Quale il miglior sistema di gioco di tutti i tempi...?

Gli interventi precedenti hanno sicuramente citato i "massimi sistemi" (di gioco). Sull'efficacia di un RV ben condotto, naturalmente non c'è nulla da eccepire: mi accodo però a chi sostiene che, senza il fuoriclasse Morris al timone, gli altri volumi diventano una specie di grosso - e un po' sciapo - "Scegli la tua avventura".

Se dobbiamo però introdurre il discorso dell'alea, credo che comunque il sistema di "Lupo Solitario" funzioni molto bene: un unico numero di tabella del destino (io in realtà usavo un dado da 10) e sai subito quanti punti perdi tu e quanti l'avversario. È vero che, in genere, è opportuno un "aiutino" alle caratteristiche iniziali, facondo in modo che il numero sorteggiato non sia mai più basso di 5, soprattutto sulla combattività. Il sistema di combattimento, comunque, in LS non è tutto, dovendosi combinare con le varie arti, che possono apportare correzioni anche significative alle performances del nostro, anche se, di fatto poi, alcune arti e quasi tutti i combattimenti vengono sbilanciati dal terzo libro in poi dall'artefatto più affascinante ma peggio gestito della storia dei LG: la Spada del Sole! bigsmile Anche se, in questo caso, la migliore controprova si ha applicando lo stesso sistema nella serie di "Oberon" dove, a mio avviso, funziona egregiamente.

Pensando ad altri sistemi che non sono stati citati, mi viene in mente quello di "Grecia Antica", da me molto apprezzato: secondo alcuni fin troppo semplice, o irrealistico, comportando esclusivamente i passagggi sano - ferito - ferito gravemente - morto, senza punteggi di sorta. Sostanzialmente il lettore, avendo il vantaggio del primo colpo, con un saggio investimento in punti di onore (che posono alzare il risultato del dado), può sempre ridurre l'avversario alla condizione di "ferito gravemente", sì da costringerlo a tirare con un dado solo, vanificando di fatto la sua risposta. Resta strano il fatto che, alla fine di ogni combattimento, si ritorni automaticamente alla condizione di "sani". Va anche detto che i combattimenti risultano più facili se si è giocato il primo volume, che rappresenta una vera e propria miniera di punti d'onore, a differenza degli altri due (soprattutto il terzo), che paiono progettati unicamente per bastonare (moralmente e fisicamente) il nostro alter ego letterario.

Come semplicità di meccanismo, trovavo egregio anche "Misteri d'Oriente", mentre quello che voleva essere un tentativo di evoluzione messo in pratica dagli stessi autori, cioè la serie "Samurai" (e peggio ancora "Superpoteri"!), rende i combattimenti abbastanza farraginosi e complicati. C'è la buona idea di differenziare le abilità del personaggio in base alle armi utilizzate, ma resta difficile il calcolo dei punteggi all'interno dei singoli scontri, dovendosi attribuire a ciascun contendente un punteggio d'attacco e un punteggio di difesa a cui vanno sommati i risultati di due distinti lanci di dadi, uno per sé e uno per l'avversario.

Il sistema di Sortilegio, nel complesso, funziona molto bene: non è chiaramente così per tutti di DA, anche se ha il pregio di una relativa semplicità, ma nella somma tetralogia di Steve Jackson non si può proprio trascurare, nella valutazione complessiva del sistema di gioco, il ruolo straordinario della magia, che amplia di molto le scelte e le possibilità di riuscita, tant'è vero che si tratta di una serie molto amata anche da chi non apprezza del tutto il meccanismo del true path, che onestamente altrove si rivela soffocante. Un saggio lettore si Sortilegio dovrebbe del resto già capire sin dalla conclusione del primo volume (il labirinto della Manticora!) che per i semplici guerrieri la vita sarà abbastanza complicata. "La Corona dei Re", che anche ad una recente rilettura mi ha entusiasmato come degna conclusione di un'epica saga, se giocata da un guerriero come volume "stand alone" rasenterebbe l'impossibile. Effettivamente può essere terminato anche senza magia ma bisogna  azzeccare una successione di eventi molto, molto precisa

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 (in particolare bisogna incontrare le donne satiro e farsi consegnare la bottiglia col genio).

hdibifrost
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