E' stato ricordato Grecia Antica, e debbo dire che mi piacque parecchio anche questo... e anche questo aveva un sistema di gioco confacente alla storia, e che mi piaceva molto: quei quattro semplici passaggi, squisita essenza letteraria, molto in logica col contesto, aprivano un mondo di possibilità all'immaginazione :-)
In particolare della serie -parlo del primo- amavo l'idea del viaggio esteso ed estenuante, e se non sbaglio è uno dei pochi libri in cui il tempo è anche 'riassunto' (impieghi tutto il giorno per raggiungere l'isola e sei esausto: lo trovavo molto realistico, in fondo non tutto quello che succede in una giornata è memorabile, anche qualora sia da spendersi in soggettiva).

Troppo semplici per me Golden Dragon, Misteri d'Oriente, Simbad, Lupo solitario, Oberon e Alla corte di Re Artù. Troppo impossibile firewolf.

In generale mi piacciono i regolamenti complessi ma ben fatti quindi io considero i miei preferiti a livello astratto quelli di Terra di Mezzo e Robin Hood. Se però devo fare un confronto concreto con l'actual play trovo che scorrono molto meglio Dimensione Avventura / Sortilegio (quando i libri sono belli) e Guerrieri della Strada. Ok quest'ultimo è simile a Lupo Solitario, ma la gestione dell'equipaggiamento e delle abilità è più importante e mi piace molto...

E' stato citato La Terra di Mezzo e proprio non posso astenermi ;-) Dacché in effetti è il mio sistema di gioco preferito: mappe interattive efficacissime, dai tasselli esagonali per permettere più libertà di movimento...
Paragrafi suddivisi fra luogo e avventura, e un regolamento che in pratica ripropone quello del gdr, a sua volta semplificazione del role master, semplificato per un pubblico più adolescente.
Per me era veramente il massimo, questo sistema di fruizione del lg, e l'avventura somigliava di più a un solitario di qualcosa che però poteva anche essere più esteso, prevedere più azione e pg.
Tanto che la gran fatica del primo, si riduce a poche notizie da trovare, ma è uno scenario molto completo, qualcosa di perfetto per un gdr.
Questo sistema, più alla gdr che lg, mi sarebbe piaciuto molto se permetteva d'esprimersi in avventure più corpose e con la possibilità di radunare più pg intorno al tavolo -immaginate un libro sulla sorte della Compagnia, o di un'altra Compagnia simile: dove magari le scelte vengono prese anche semplicemente ad alzata di mano, democraticamente... sarebbe stato proprio bello.

Parli dei nostri DeD...? A me piaceva molto comporre (virtualmente: su un foglio a parte :-) quelle schede... sembravano proprio quelle d'un gdr; vero vanto di chi, come me, veniva dalle 'librerie della città' per mostrare ai suoi amici Hobbit il succo della novità che risiedeva nella concorrenza ai Slta...
Forse però il sistema di gioco della Terra di Mezzo -mai sfruttato veramente appieno- aggiungeva molto; o meglio: proponeva un mondo direi iper-realistico...
In altra sede s'è parlato della discutibile 'partita a quattro'; a me piaceva il sistema di gioco 'lettura'...
E che dire dei spassosissimi lg tascabili, con le due alette annesse alla copertina...? Fu il mio ultimo acquisto in fatto di lg: avevo una sorta di rifacimento di Sherlock Holmes, e debbo dire che a suo modo risultò piuttosto divertente...

Lavos-D ha scritto:

Diciamocela tutta: Stephen Traves è un pessimo autore di librogame.
Oltre a essere autore della mai troppo vituperata serie di Rupert il Selvaggio, ha anche ideato e scritto la serie Compact. L'idea di per sé è ottima: niente dadi, una certa interattività dovuta agli "strumenti" reperibili e stampati in II e III di copertina (idea scopiazzata dalla serie dei Fantastici Cinque, ma non diciamolo ad alta voce...) e una grande varietà di ambienti. Purtroppo scadono maledettamente nella giocabilità, specialmente l'orrendo numero 3 (Il vulcano Maledetto), in cui fare la scelta giusta o sbagliata è questione di pura fortuna.

Se ben ricordo (abbi pazienza, è già molto che li abbia letti una volta..) Il vulcano maledetto è la stessa identica storia e ha le stesse ambientazioni della serie Rupert! quando si dice essere a corto di idee..e tra l'altro pure brutte idee..