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Online il Magazine di Aprile:Intervista a Jonathan Green

Re: Online il Magazine di Aprile:Intervista a Jonathan Green

Prodo ha scritto:

Mantiene un atteggiamento ambivalente e un po' restio, ben diverso da quello storico di Joe Dever, che invece ha appoggiato pienamente progetti come Project AON e la diffusione libera delle sue opere. Green addirittura associa immediatamente questo tipo di attività alla pirateria!
Diversi modi di approcciarsi al tema, indubbiamente, ma viene da chiedersi quanto abbia influito in questa divergenza di opinioni il fatto che Green sia passato per le forche caudine, assai meno remunerative, della collana FF per una buona parte della sua carriera di autore.
Forse Joe può permettersi più di altri di appoggiare il concetto di libera diffusione?

Mi permetto di essere cinico e cattivo (e mi scuso in anticipo per i miei "cattivi pensieri"): Joe Dever ha un "modello di business" che, praticamente "munge" i vecchi fan alla morte, rivendendogli lo stesso libro tre volte (utilizzando il trucchetto del collezionismo e anche il ricatto che se non vende le ristampe, piu' o meno "expanded", non dara' alla luce gli ultimi quattro volumi di Lupo Solitario).

Joe Dever DEVE aiutare la creazione e crescita di una fan base (considerale spese di promozione), mentre Jon Green guadagna i suoi centesimi vendendo copie di libri sparsi in una marea di collane diverse e NON ha una serie centrale SUA che puo' promuovere come se fosse il suo brand. Se qualcuno legge le sue opere senza pagarle, l'editore non ci guadagna niente e lui ci guadagna ancora di meno. Che spese di promozione ci sono? Quanti Italiani che non frequentano questo sito sanno chi e' Jon Green? Tradurre e mettere in un forum gratuitamente le sue opere gli fa guadagnare almeno mezzo stipendio? Se la risposta e' no, perche' dovrebbe farlo? Gli preclude solo l'evenienza ai confini della realta' che arrivi un editore italiano e gli proponga di stampare (a pagamento) le sue opere.

Niente di personale... solo business... solo business...

Come fans lascia un certo retrogusto amaro rendersi conto che i nostri "eroi senza macchia e senza paura" pensano alla soprattutto alla pagnotta e non a venirci a "salvare" sul loro cavallo bianco e con i capelli al vento? Certo, ma non possiamo dire di non essere abituati a questo retrogusto, orsu'... e anche loro (come noi) non possono pagare il mutuo con la nostra stima incondizionata.

Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione.
Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.

Yaztromo
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Re: Online il Magazine di Aprile:Intervista a Jonathan Green

Yaztromo ha scritto:

La storia della collana Fighting Fantasy, finanziata da Kickstarter (non un nuovo gamebook).

Aahhhhhhhhhh... LA storia di FF, non UNA storia per FF... Adesso ho capito grazie!

Yaztromo ha scritto:

I soldi del mercato dei RPG sono pochi e in quell'acquario e' anche pieno di pescecani, per cui i pochi professionisti si devono ingegnare a spremere ogni centesimo.

Alla fine scrive libri fantasy... se fa il rosicone si rende antipatico senza motivo...

"Niente di personale... solo business... solo business... "

Mi permetto di dissentire: la prima regola del social business è quello di aiutare in ogni modo la diffusione dei tuoi contenuti... tanto la gente lo fa uguale... tanto vale aiutarli col sorriso sulle labbra!

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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Mornon
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Re: Online il Magazine di Aprile:Intervista a Jonathan Green

Io ho trovato molto seria e pragmatica la sua risposta riguardo ai LibriNostri di FF e simili: ben sapendo che si tratta di un'operazione no profit (l'abbiamo ben sottolineato nella domanda) non si può avere nulla in contrario, anche perché lui i diritti di quei volumi non li ha quindi a fare chiasso non avrebbe prodotto niente. D'altra parte, ci ha esposto anche l'altra faccia della medaglia: se noi pubblichiamo Deathtrap Dungeon in italiano, non togliamo un bacino d'utenza a chi produce l'app del librogame? Opinabile, ma da tenere in considerazione.

Un altro punto interessante secondo me è che le idee su nuovi librigame in casa Green non mancano, speriamo però che Black Library non molli col progetto e produca nuovi Path to Victory. Nonostante il regolamento non del tutto performante, come dice l'autore le ambientazioni hanno un potenziale illimitato, ce ne sarebbe per continuare un bel po' e dubito che con il print on demand abbiano spese esorbitanti (con quel che costano i volumi, cazzarola!). Teniamo le dita incrociate...

In tutta onestà, spero che l'intervista sia servita a stuzzicare un po' qualche utente a provare la serie, è inutile sperare che i librigame non muoiano, discutere in lungo e in largo sulle potenzialità della narrativa interattiva, e poi lasciar "morire in libreria" qualche opera che merita (a parte qualche bug ok, ma ACDRA ne è pieno giusto per citare una serie, e tutti ce l'abbiamo completa in casa, o no?)...

kingfede
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Re: Online il Magazine di Aprile:Intervista a Jonathan Green

Yaztromo ha scritto:


Mi permetto di essere cinico e cattivo (e mi scuso in anticipo per i miei "cattivi pensieri"): Joe Dever ha un "modello di business" che, praticamente "munge" i vecchi fan alla morte, rivendendogli lo stesso libro tre volte (utilizzando il trucchetto del collezionismo e anche il ricatto che se non vende le ristampe, piu' o meno "expanded", non dara' alla luce gli ultimi quattro volumi di Lupo Solitario).

Sì, ma Dever ha anche lasciato che una versione completamente gratuita di tutti i suoi librogame fosse disponibile contemporaneamente ad una riedizione che costa un occhio a volume. Credo che sia una cosa sostanzialmente mai vista, in qualsiasi settore dell'entertainment.



kingfede ha scritto:

se noi pubblichiamo Deathtrap Dungeon in italiano, non togliamo un bacino d'utenza a chi produce l'app del librogame? Opinabile, ma da tenere in considerazione.

No.

La nostra traduzione viene anche, e in buona parte, incontro a chi non è proprio in grado di leggere in inglese. E sai bene quanti ce ne sono e ce ne sono stati, su LGL.

Queste persone non comprerebbero l'app, né gli originali cartacei di Green.

L'app è poi un prodotto più diverso dal cartaceo di quanto possa sembrare. La modalità di fruizione è talmente diversa, che ci sono validi motivi per possedere sia l'app che il cartaceo. E comunque, l'app esiste solo in inglese.

L'unico modo di togliere utenti all'app è piratarla.

Non solo: ora come ora, credo che l'app sia praticamente l'unico modo per i librogame di raggiungere nuovi utenti, nati dopo gli anni Ottanta e privi di nostalgia per gli anni del boom. L'app, grazie ad una maggior pubblicità, al sistema di votazioni sugli store e al passaparola, attualmente ha molte più potenzialità del cartaceo (sebbene gli manchino le due caratteristiche chiave del LG classico: sfogliare* e barare :p ). È molto difficile che le traduzioni "pirata" possano in qualche modo influire sulle vendite del materiale ufficiale.




*pensate solo ai nostri amati paragrafi "irraggiungibili", che in una app sarebbero irraggiungibili per davvero!

EGO
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Re: Online il Magazine di Aprile:Intervista a Jonathan Green

Infatti sono d'accordo con te pure io, non a caso ho detto che è un discorso opinabile, ma dobbiamo tenere in considerazione che c'è chi la pensa così e un autore ha il diritto di viverla in quel modo.

kingfede
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Re: Online il Magazine di Aprile:Intervista a Jonathan Green

Mornon ha scritto:

Mi permetto di dissentire: la prima regola del social business è quello di aiutare in ogni modo la diffusione dei tuoi contenuti... tanto la gente lo fa uguale... tanto vale aiutarli col sorriso sulle labbra!

Io sarei anche d'accordo, ma mentre Joe Dever ha i diritti di quello che ha scritto (Lupo Solitario E' lui...), Joe Green ha scritto solo su commissione per vari editori, che sono i veri "padroni" delle varie serie. Ha meno margine di operare e decidere, ovviamente, per cui la domanda andrebbe posta agli editori dei suoi vari libri, non a lui.

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Yaztromo
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Re: Online il Magazine di Aprile:Intervista a Jonathan Green

Mornon ha scritto:

Alla fine scrive libri fantasy... se fa il rosicone si rende antipatico senza motivo...

In quel mondo, piaccia o no (ovviamente a me non piace), di simpariconi ce ne sono pochi... sad2

Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione.
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Yaztromo
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Re: Online il Magazine di Aprile:Intervista a Jonathan Green

Scusate non ho idea di come si faccia a citare, ma qualcuno parlava dell'1% offerto a Dever per LS all'alba dei tempi: ho letto la stessa intervista, e mi pare (mi pare!) che quell'offerta si riferisse alla pubblicazione di un gioco di ruolo di Lupo Solitario, che era nato appunto come tale. Visto il guadagno piuttosto... ehm, modesto, Dever decise di "fare da solo" o qualcosa del genere, e riadattò il suo gioco di ruolo a librogame, un formato più domestico per così dire, che non lo costringesse ad appoggiarsi ad altri del settore gdr.
La storia mi sembra che fosse questa, infatti, deluso dall'rpg d20 system uscito negli ultimi tempi, avevo scavato in giro per internet in cerca del "vero" gioco di ruolo di Lupo Solitario, l'originale mai realizzato, non trovando ovviamente nulla (probabilmente sono pacchi e pacchi di fogli che Joe tiene in cassaforte).

Gran Maresciallo Rygar
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Re: Online il Magazine di Aprile:Intervista a Jonathan Green

Sì, l'avevo tirata fuori io... ma è molto vecchia -qualche anno- e può darsi ricordi male...
Non credo riuscirò a trovare l'originale; ma se ci si riesce, postiamone l'indirizzo, così tutti possiamo dare un'occhiata all'oscenità che hanno proposto a questo 'povero' (non credo in senso letterale) autore...

Danilo Baldoni
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Re: Online il Magazine di Aprile:Intervista a Jonathan Green

http://www.luposolitariogdr.it/JoeDever … istaJD.htm
Trovate tutta l'intervista qui...
Credo la verità, dunque, Rygar, sia nel mezzo: perché effettivamente riguardava il gdr (aveva già sviluppato LS), ma la malsana proposta arrivò proprio da... in questo caso... dal gatto e la volpe :-)

PS: non è corretto nemmeno questo: da quel che ho inteso, lavorava con loro, ha messo mano al primo Warhammer... poi gli proposero di fare per loro il gdr di LS... questo 'proposero' è un po' strano, dacché più che proposta mi sembra la voglia di mangiare l''agnello' prima che scappi...
Ci metto forse troppa malizia, ma non mi sembra la voglia di 'stipulare un lungo e proficuo accordo'...
A mio avviso è più paura di quel che Joe avrebbe potuto divenire fuori della loro influenza.
Dunque lui ideò, per proprio conto, una serie di lg che dovevano somigliare ad una lunga campagna di gdr in solitario ('questo non era mai stato fatto prima').
E credo che quest'idea gli sia venuta tempo dopo, quando era lì-lì per pubblicare con altri quello che doveva esser un gdr.

Danilo Baldoni
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