Grazie, Artyom,
sì, esaustivo e... anche allettante, per quel che mi riguarda...
E' davvero un peccato non aver mai messo le mani su qualcosa del genere; qualcosa che, a parer mio, meglio s'avvicina allo spirito del gioco di ruolo. Anzi: diciamo proprio francamente che E', un gioco di ruolo, pur se affrontato in 'solo', cioè in solitario...
E' forse per questo ibrido, che non ha fatto presa all'epoca: un po' troppo serio e adulto (pur nella sua scanzonata veste) per essere appetibile per i teenager, e un po' troppo ramificato per andare incontro alla loro voglia di semplicità oltre che di libertà...
Suppongo sia impossibile mettere le mani sopra qualcosa in italiano, giusto? :-) Tolti quelli dell''86, introvabili...
Se qualcuno li ha, sarebbe bello, senza infrangere i copyright, postare qui un esempio di incipit e/o ramificazione scelte, anche solo per testare la differenza fra lg e TeT.

PS: non annusate anche voi un retrogusto alla Kata Kumbas...? E' probabile che il filone ironico parta proprio da qui... direi che ha ragione colui che di questo gioco ha detto: il più sottovalutato di tutti i tempi...
A mio avviso, a non decretarne il vero successo è forse la potenza economica della Buffalo -potenza: se si guarda alla prima copertina, andrebbe sostituito il termine, e dopo purtroppo non esistono copertinisti eccellenti: grave pecca, considerando chi aveva preso Gygax e Jackson...

E io ti bacio con imprimatur papale... solo che senti Prodo, qui è lui che dirige la baracca... ti spiegherà in che modo e quanto :-)

PS: magari potresti postare solo qualche pag., anche per farci vedere in che modo si districavano queste specie d'avventure...

Mornon ha scritto:

Secondo me ha fatto bene... T&T non era poi sto granche... Inoltre i librini fighting fantasy avevano ciascuno le sue regole all'interno, mentre per T&T, se ho cspito bene, dovevi acquistare a parte le regole... e il gioco era molto complicato... Si possono paragonare alla avventure in solitaria di D&D...

T&T aveva un regolamento completo a parte,  ma se ricordo bene nelle avventure in solitario c'era il regolamento ridotto.
Per altro è indubbio che i liborgame avevano una struttura molto più articolata rispetto alle avventure per T&T, alcune delle quali avevano per altro incontri casuali totalmente sbilanciati. Ricordo un'avventura in inglese che mi aveva mostrato un amico in cui si poteva incontrare persino uno shoggoth.

Riguardo alla complessità, il regolamento di T&T è più complicato del libro game standard ma non c'è dubbio che sia più semplice di D&D. Il vero difetto IMHO è la vagonata di D6 da lanciare che in un'avventura in solitario hanno a mio parere poco senso.

Comunque per chi fosse interessato il chimerae ha realizzato una traduzione del regolamento semplificato delle avventure in solitario.
T&T regolamento ridotto

Beh... debbo ad oggi convenire con Mornon: ho giocato 'La Regina degli Scorpioni', 60 paragrafucci piuttosto striminziti... Molte le scelte, sì, ma forse nemmeno troppe rispetto ai lg; fra l'altro, non v'è un piglio narrativo abile ad entrare veramente nel mondo e nell'ambiente descritti, il tutto sembra assumere contorni sfumati, azioni vedute ad una certa distanza...
Forse con altre avventure mi direbbe meglio, ma questa sembra propagandata come 'una di successo'... m'astengo da commenti definitivi.
Mi lasciano perplesso alcuni fallimenti: se non riesci, fai una brutta fine. Chiudi il libro. FINE.
Ha un rigore piuttosto matematico, e direi praticamente nessuno slancio narrativo...
Se non altro ho chiuso in bellezza... anzi, in bellezze: ben 20 ninfe salvate e... aggiudicate, con le quali tirare dei check per vedere... se fai cilecca. Ecco: questo è senza dubbio il lato affascinante d'un libro a bivi per adulti... :-)
Comunque, più che 'solo', io questa struttura narrativa e ludica la vedo bene in qualità di avventure giocabili in gruppo (due o più persone): ci si può sbizzarrire sulla scelta che preferisce la compagnia, si può godere d'un tiro fallito per il compagno e/o un tiro giusto per noi... dal poco che la scrittura tira fuori, si potrebbe ricavare un molto.

Sì, infatti...
Ho ribadito certamente la 'paternità' del lg, riconoscendogliela tutta; per certi versi il lg rappresenta un superamento del TeT, gettando le basi di questo lavoro più o meno prepotentemente nella narrativa...
Come detto in precedenza, questo sistema più 'frigido' e matematico, estremo e asciutto, basato su schede e check, a mio avviso favorisce una lettura di gruppo, dove dunque il paragrafo e la storia sono vissuti in maniera diversa a seconda dei punteggi che via via si sommano o sottraggono da un certo ammontare.
A quel punto il dato 'narrativo' lo fa il numero, e TeT lo vedo molto inserito in questo concetto...
Forse sarebbe bello pensare ad una storia, anche di pochi paragrafi, dove esaltiamo questo gusto e aspetto, e io mi tengo ad ogni modo disponibile per delinearne le basi e gli sviluppi -la butto lì; si fa sempre così, poi se son rose fioriranno... :-)
Purtroppo dovrei essere in tal caso affiancato da chi conosce bene il sistema di gioco e ne sa esaltare i sapori. Secondo me questa cosa della lettura collettiva potrebbe davvero essere il futuro di questo sistema di gioco, fra il gdr e il lg, ed è un peccato che l'idea non sia balenata prima in testa agli autori, o a tempo debito per differenziarsi da un mercato che, in pratica, ha largamente inzuppato nella loro minestra...