Prodo ha scritto:

Questa considerazione però non può ovviamente portare da sola a un voto negativo: in fin dei conti questo non è un concorso riservato a racconti comici, e quindi il fattore risata va considerato con il giusto peso.

non sono d'accordo: non è un concorso per racconti comici, ma SE decidi di fare un racconto comico, DEVI far ridere.

suaimondi ha scritto:

Re: CORTI 2013 2/9 - ''KRAANQUEST''

ilsaggio79 ha scritto:
non sono d'accordo: non è un concorso per racconti comici, ma SE decidi di fare un racconto comico, DEVI far ridere.
Perdonami ma non è possibile far ridere, in senso assoluto. Quel che io trovo comico per te potrebbe essere di una noia mortale. Forse intendevi dire: "...SE decidi di fare un racconto comico, DEVI farmi ridere per avere almeno la sufficenza"?
Poi ovvio che uno sceglie i criteri di valutazione che preferisce, eh!

chi mai pretenderebbe di dire il contrario?

ma logicamente per decidere se una cosa faccia ridere o meno io posso basare il mio giudizio solo su me stesso, ergo corretta la dizione: il DEVI fare ridere.  Va da se che ognuno può trovare una cosa divertente o meno, e in base a questo varierà il suo giudizio, però secondo me vale il principio che ho enunciato, in base al quale risultano " giusti" (o giustificati, se preferisci) tanto il mio voto 5,5 perchè non ho riso, quanto il tuo 10 perchè ti sei sbellicato. Non trovo invece corretto il 7 di prodo, perchè non ha riso ma ha dato un voto molto positivo il che, essendo in aperto contrasto col principio che ho citato (che, sia ben chiaro, è valido per me, ma mica è una legge, ognuino la vede come vuole!) lo trovo sbagliato.

EGO ha scritto:

Rygar ha scritto:

suaimondi ha scritto:

Per non parlare della citazione calcistica. Nessuno l'ha scovata/capita?

Dove?

 Spoiler  

 Lionel - Dessi - 10

Io continuo a non capirla. Sarà che, come Danilo Baldoni, sono un analfabeta totale in ambito calcistico.
Per caso ha a che vedere con un giocatore che si chiama "Messi"? Qualcuno me la spieghi, per cortesia, altrimenti stanotte non dormo.

Comunque adesso do il mio voto.
Il racconto è molto divertente: ho riso nel leggerlo e nel trovare la miriade di citazioni da tanti altri librigioco, non necessariamente di Lupo Solitario. So che alcuni puristi storceranno il naso, ma io lo trovo un tocco di classe, un po' come quando in ACdRA 6 si trovavano i volumi di Fire*Wolf.

Il punto debole a livello ludico, come sottolineato da molti, è che le locazioni possono essere visitate in qualunque ordine, quindi si rischia di "bruciarsi" subito quelle fondamentali e poi svolazzare a casaccio prima finire sul banco del tassidermista.
Per quanto riguarda l'attinenza alle regole, direi che ci siamo. Il Magnamund, per quanto dipinto in chiave farsesca, è quello di Dever e le consegne su abilità speciali e oggetti sono rispettate senza dubbio.
Per tutti questi motivi, mi sento di premiare il coraggio e l'inventiva dell'autore con un meritato 8.

Stupendo. È l’esempio di come con poche regole si possa ottenere una buona longevità e un bel racconto al contempo.
Ottimo l’intreccio di oggetti, ognuno dei quali ha un utilizzo specifico; la bellezza di questo corto sta anche nel leggere ogni paragrafo alla ricerca dei dettagli.
Devo dire che l’autore possiede un pozzo di fantasia tanto profondo da aver creato una parodia del Magnamund che mi ha fatto sbellicare.
Prosegue la serie di protagonisti inusuali. Dopo il giak, ecco il Kraan. Svolazzare sotto forma di uno sgraziato uccellaccio non mi ha fatto particolarmente piacere, certo, ma l’interminabile sketch del “Kraaa!” non mi ha mai stufato. E sapete perché? Perché questo è un Corto: non c’è nemmeno il tempo per stufarsi.
Non parlerò oltre dell’ironia debordante di questo scritto. È sin troppo palese, e ben concepita. Sbeffeggiare i personaggi per non prendere troppo sul serio il Magnamund: approvo appieno!
Le tre caratteristiche del Kraan pensavo, all’inizio, fossero il punto debole (e in effetti anche eliminandole credo che il corto non ne avrebbe risentito); analizzando a fondo la struttura ho notato, però, come tutte siano utili, magari non direttamente, per recuperare l’innominabile artefatto.
In termini di difficoltà la sfida proposta dall’autore è abbastanza ardua, a meno di ricorrere a una grande dose di posteriore. Credo che il tragitto più breve sia il:

e questo a patto di azzeccare la corretta caratteristica, i luoghi con le dovute tempistiche e una buona intuizione per riconoscere l’oggetto finale.
Insomma, la via breve esiste ma è molto difficile prenderla al primo  (e forse anche al secondo) colpo. Dacché, longevità ok.
Devo trovare dei nei? Vabbè mi sforzo. Non ho ben capito il criterio per l’assegnazione dei punti tempo: perché al 27  e al 9 aggiungiamo 3 punti e negli altri luoghi d’arrivo solo 2? Mi sembra sia un po’ incoerente, ma forse la scelta è stata dettata da motivi di bilanciamento.

Un caloroso plauso all’autore. Vado al totautori a giocarmi il jolly!

Voto finale: 8

Il saggio: credo il problema principale di una valutazione affrettata dal punto di vista dell'humor, stia nel considerarlo (addirittura 'etichettarlo') nel genere 'comico'. Direi che l'intento primario -questo tu affermi- dell'autore non stia nel 'far ridere'... Non so chi si sia sbellicato o meno; a me non mi s'è sentito, ma questo non fa di me una persona che non ha apprezzato o che non si sia divertita nella lettura... Esiste un'arte dell''intrattenimento', che non deve per forza avere un sapore deciso come un piatto di vongole.
Io credo che il principio che ha mosso l'autore sia il solito: far vivere un'avventura...
Che in questa avventura abbia voluto 'intrattenere' servendosi del comico (nell'etimo: del 'popolare'), non è grave, dacché non impersoniamo nessun guerriero celta pieno di epica. Si può dire, in altre parole, che si sia dilettato nel buffonesco e nel grottesco... ma a mio avviso ci sta tutto, e il più delle volte erano trovate per 'simpatizzare', per affratellarti una creatura che altrimenti ti sarebbe risultata indigesta e basta.
Per passare all'incipit e al motivo scaturente: ma come...!!! Non c'è una trama...?!!
Questo bislacco uccellaccio ha una trama di degno rispetto, per un cranio schiacciato della sua portata: vuole figurare al di sopra del braccio destro del gobbo malefico, il 'padrune'... tanto che la scena finale sarà (non so come si fa lo spoiler ma non leggete se non avete letto) l'inversione dei ruoli.

PS: Quoto Dies sopra di me, l'abbiamo scritto assieme, si vede... :-)