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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Passo ora a spiegare un po' cosa mi frullava per la testa all'epoca.

Una cosa che mi e' rimasta impressa di diversi "tesori della corona" europei e' il fatto che quasi tutti espongono / esponevano (talvolta anche al pubblico) un "corno dell'unicorno", che in realta' era un dente di narvalo trovato a riva e comprato a peso d'oro.
L'idea era dunque di situare il racconto in un'epoca successive a Lupo Solitario, in un momento di pace e prosperita' nel quale l'idea di avere un "Tesoro della corona" / museo in esposizione al laborioso pubblico di Sommerlund fosse accettabile. L'unico indizio che ho messo in tale direzione (in un paragrafo di passaggio obbligato) e' che uno degli oggetti del museo apparteneva, molti anni prima, all' "eroe" Val. Troppo poco? Evidentemente si...

A me l'idea del dente del narvalo ha richiamato immediatamente alla mente i maghi Du Lum, che per me sono ben conosciuti, ma che evidentemente in Italia non conosce nessuno. In gran parte del mondo sono stati resi celebri dal film "The Queens of Langkasuka" che sono abbastanza sicuro sia stato proiettato anche in Italia (l'ha visto nessuno?). Si tratta comunque di una tradizione dell'estremo oriente e sono dei maghi "oceanici". Questa e' stata una gran cappella, perche' dovevo aspettarmi che in Italia non fossero popolari...
Tutti gli aspetti "inspiegabili" del corto sono legati alla leggenda dei maghi Du Lum: la confusione (che porta a comportamenti decisamente bipolari, e perfino ad un certo livello allo sdoppiamento del mago in un mago "bianco" e in un altro "nero" antagonisti), il fatto di scegliere tutti animali marini "naturali" (l'orso bianco per gli Inuit e' un animale di mare), il fatto di avere degli istinti omicidi anche verso le persone care e il maestro, il fatto di essere un orfano del mare, il fatto di scoprire progressivamente il ventriloquismo e di poterlo usare per comunicare con gli animali acquatici, il fatto di spostarsi nel mare a velocita' impensabili, eccetera.

Per quanto riguarda l'Olio del Dandan che ti permette di sopravvivere e muoverti in acqua (anche gelida), e' presente nelle Mille e Una Notte, in Dungeons & Dragons (Atlante di Ylaruam) e nel piu' famoso gioco di carte collezionabili del mondo (Magic the Gathering - la prima mitica espansione del gioco: Arabian Nights). Mi sembrava sufficiente come suggerimento che farsi una nuotatina avrebbe potuto essere accettabile... evidentemente no.

Dei miei trascorsi nel Magnamund, come detto, ricordo ben poco, ma mi ricordo che l'ambientazione del Kalte mi era piaciuta.
Ho deciso che nel personaggio (un po' bietolone, ma giustamente confuse dall'esperienza...) c'era gia' soprannaturale e magico a sufficienza per metterci anche gli animali del Kalte (dei quali tra l'altro non ricordo i nomi, ma anche se li avessi ricordati, sarebbe stato troppo), ma mi ricordavo dei Barbari dei ghiacci e quelli li ho inseriti. Anche per questo motivo ci ho inserito un tot di creature marine naturali di vario tipo (piu'l'orso polare che, come detto, per gli Inuit e' una creatura marina).

Per quanto riguarda il regolamento, almeno in questo ho seguito pedissequamente il bando di concorso che auspicava si usasse un regolamento completamente nuovo (e trovo sia un aspetto molto interessante del bando).
Per me i due dadi a sei facce sono un punto fisso, perche' generano una curva probabilistica di risultati che ha il suo massimo a 7 (il risultato piu' probabile) e il minimo a 2 e 12 (i meno probabili). Trovo che questa dirtibuzione sia piu' realistica del dado a 10 face dove ogni risultato ha la stessa probabilita' di uscire: quando io compio un'azione di una certa difficolta', normalmente avro' dei risultati intermedi e solo qualche rara volta eccezionali o pessimi...
Ho volute usare il point buy system (cosi' sei tu che decidi come distribuire i tuoi punteggi e non un lancio di dadi piu' o meno sfortunato), e poi ho volute cristallizzare i punteggi tra AZIONE e REAZIONE (che avrebbero potuto essere attacco e difesa o qualunque altro modo di chiamare la cosa). Nel regolamento ho fatto il paragone con vis e robur latine in modo spontaneo e non per fare il professorino... mi spiace che qualcuno si sia sentito offeso da questo! sono pero' convinto che se anziche' usare due paroline latine avessi usato due paroline inglesi, nessuno ci avrebbe trovato nulla da ridire e la cosa mi fa pensare...
Evidentemente il sistema di combattimento che ho messo in piedi ha ancora bisogno di qualche limatina (piu' di qualcheduna...), ma secondo me potrebbe essere una strada interessante.
Mi sento anche di difendere in qualche modo il fatto che i punteggi di AZIONE e REAZIONE calino costantemente nel corso del corto (fosse stato un librogame piu' lungo avrebbe avuto piu' senso "ricaricarli" di tanto in tanto...): in fin dei conti un atleta non puo' correre i cento metri piani al massimo delle sue possibilita' in continuazione. Correra' la prima volta al 100%, e poi la sua prestazione scendera' al 90% eccetera... le performances sempre massimali e le "ricariche" di vita mi fanno tanto videogioco...

Per quanto riguarda il personaggio, a me piacciono i personaggi "semplici", magari anche un po' stupidotti o "impreparati"... diciamo "normali". Qualcuno nel quale TU puoi immaginarti senza troppe difficolta'.
Questione di gusti, eh, ma non mi sono mai sentito attratto dai supereroi (anche se sarebbe una sfida di un certo interesse, ma al momento preferisco per esempio una sartina ad un eroe invincibile con i superpoteri epici...).
Questo personaggio, con tutto quello che gli gira intorno e dentro alla testa, non ha certo bisogno di avere le tre abilita' speciali... non ci stanno nel corto...

Il distacco dal mondo del Magnamund, che e' uno sfondalino di carta acquerellata, e' in parte compensato dal fatto di aver presentato il regolamento probabilmente piu' inusuale rispetto agli altri corti, per cui... insomma... un colpo al cerchio e uno alla botte... quello che mi dispiace e mi e' dispiaciuto e' stato non avere assolutamente tempo per fare un playtesting decente. L'alternatiova avrebbe potuto essere non presentare nulla, ma a casa mia non vale il detto che chi non fa nulla non sbaglia mai, ma esattamente il contrario. Avendo constatato pero' che ho causato seri danni psicofisici, la prossima volta, come detto, mi asterro'.

Ah, per quanto riguarda l'uso degli apostrofi al posto degli accenti e la mancanza del correttore automatici in Italiano (ma ho quello Inglese, per cui quando scrivo "i" mi corregge in automatico "I" oltre ad una serie di alter correzioni inutile e dannose...) e' perche' da diversi anni vivo e lavoro in un paese dove tutti parlano e scrivono una lingua che assomiglia all'Inglese, ho una tastiera Inglese e un correttore automatico Inglese. Tutti problemi di certo facilmente risolvibili, se avessi voglia di risolverli... ma non ce le ho, ne' per LGL ne' per le cose che scrivo per lavoro e che in qualche caso scrivo anche in Italiano quando so che andranno a finire in Italia (PS faccio un lavoro prettamente tecnico).
Mi riallaccio al discorso precedente dicendo che, dal momento che vivo all'estero da anni ho notato una chiara regressione nel mio Italiano, specialmente scritto (che comunque era tendenzialmente avverbioso e aggettivoso anche prima, eh...), oer cui, nonostante il poco tempo a disposizione, mi sono spesso ripromesso di scrivere qualcosa in Italiano ogni sera, ma senza l'obbligo di rispettare una data di consegna (magari impossibile) come quello che era legato all'invio di questi corti, non avrei probabilmente mai messo in pratica. Vedremo se riusciro' a trovare un'altra scusa per obbligarmi a farlo in futuro...

Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione.
Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.

Yaztromo
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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

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Mornon ha scritto:

Magari questa volta non hai avuto fortuna nel tema del concorso, ma perché gettare la spugna...

lonewolf79 ha scritto:

Comunque hai delle idee su cui lavorare che secondo me ti faranno andare molto avanti

Vedete, io svolgo un lavoro tecnico, dove se io faccio uno sbaglio, non e' cosi' difficile che qualcuno muoia. Ovviamente la possibilita' di far fuori una persona a causa di un proprio errore e' una cosa che, per esempio, ogni guidatore probabilmente (auspicabilmente) tiene presente, ma io questo aspetto del mio lavoro l'ho sempre davanti agli occhi e per questo sul lavoro sono piuttosto meticoloso.
Forse proprio per questo, quando non c'e' il rischio di far male a qualcuno, sono molto piu' rilassato e non mi prendo per niente sul serio, per cui a me di essere classificato primo o ultimo al concorso dei corti di LGL (senza mancare di rispetto a nessuno) non e' che mi cambi granche' (sono certo che ci potrete credere).
Mi e' dispiaciuto pero' rendermi conto che c'e' chi ha sofferto per questo e vorrei evitarlo in future.

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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Yaztromo ha scritto:

Mi e' dispiaciuto pero' rendermi conto che c'e' chi ha sofferto per questo e vorrei evitarlo in future.

Qualcuno ha sofferto perché hai partecipato "svogliatamente"? Questa me la sono persa mad

Il buongiorno si vede dal mattino.
E' la giornata di merda che ti coglie completamente impreparato...

suaimondi
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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Quando faccio soffrire qualcuno voglio che sia una cosa volontaria! smile2

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Yaztromo
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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Adesso che non ci sono paletti o mondi particolari puoi scatenare la tua fantasia e scrivere ciò che più desideri. Ti aiuterà a compensare i tecnicismi del tuo lavoro (quale lavoro?) e anche a mantenere vivo e vegeto il tuo italiano scritto. Continua a scrivere!

Dragan
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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Lo sto leggendo per la prima volta ora.
Devo confessare che trovo un motivo di irritazione già alla seconda riga: la zona della spiaggia dove si frange la marea si chiama battigia, NON bagnasciuga. Il bagnasciuga è fascia della carena di una nave compresa tra la linea di galleggiamento a vuoto e quella a pieno carico.

In effetti il protagonista è uno psicopatico pericoloso che sembra più uscire da Lovecraft che da Dever; probabilmente il finale migliore è proprio il "fallimento" del paragrafo 6.

La distanza risibile che qui viene ipotizzata esistere tra Holmgard (NB, neanche Anskaven) e Kaltenland in effetti è un po' troppo da mandar giù, e non solo per chiunque conosca minimamente il Magnamund, ma anche per il buon senso: non è possibile andare da una zona temperata a una banchina polare in un giorno di navigazione su una barchetta.

Comunque no, quel film non è stato distribuito in Italia.

Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.

Charles Petrie-Smith
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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Bagnasciuga non è magari il termine più adatto, ma non è nemmeno completamente sbagliato.
Che poi faccia irritare l'uso improprio di un termine piuttosto che un altro... quello è un problema del lettore, non dello scrittore. Io mi irrito per motivi più importanti, di solito smile

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suaimondi
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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Ho sempre pensato che il bagnasciuga fosse la parte in semi immersione della spiaggia. O.o me ignoranza, visto?!

firefox
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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Bagnasciuga è in origine termine nautico come dice Charles PM ma è diventato un sinonimo improprio di battigia da quando Mussolini pronunciò il "discorso del bagnasciuga".  Pertanto IMHO in questo caso il termine è corretto.

La vita è dura per i soldati di ventura.

Jhongalli
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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Charles Petrie-Smith ha scritto:

La distanza risibile che qui viene ipotizzata esistere tra Holmgard (NB, neanche Anskaven) e Kaltenland in effetti è un po' troppo da mandar giù, e non solo per chiunque conosca minimamente il Magnamund, ma anche per il buon senso: non è possibile andare da una zona temperata a una banchina polare in un giorno di navigazione su una barchetta.

Comunque no, quel film non è stato distribuito in Italia

Si, in effetti non controllare se The Queens of Langkasuke fosse uscito in Italia e' stata una gran cappella (dovresti trovarlo su youtube, credo che sia un film da vedere). Purtroppo nei paesi dove ero all'epoca e' stato un film con un impatto simile a Guerre Stellari, per capirsi, e c'e' anche un legame a lunghissimo termine con certe tradizioni dell'estremo oriente.

Senza questo, il viaggiare a velocita' incredibili sul mare diventa assurdo.
Se avessi messo una vecchietta che sale su una scopa e vola nel Kalte in una notte, sarebbe stato piu' comprensibile per il lettore Italiano, perche' si riferisce a tradizioni e immaginari ben condivisi, mentre un ventriloquo che parla con i pesci e si accorge con stupore di essersi addormentato da un lato dell'oceano e di essersi risvegliato all'altro capo in Italia non accende nessuna lampadina.

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Yaztromo
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