@Johngalli: Sì. così mi starebbe bene, il problema non è, tanto, nel verbo sembrare, quanto nel modo in cui viene usato.
"Sembra" può essere usato, per come la vedo io, quando il POV non è certo di una cosa. Ad esempio se il POV dice "Pazzesco, sembrava un piatto volante" a me va benissimo. Probabilmente chi parla non ha molte competenze linguistiche, oppure è preso dalla foga della descrizione e procede per approssimazioni. Altrettanto non mi da fastidio quango l'autore usa il verbo sembra (ma io odio anche tutta la famiglia delle approssimazioni, qundi anche: Circa, Quasi, ecc) ed è chiaro che lo fa perche è al POV che "sembra" ed è chiaro il perchè gli sembra anzichè essere sicuro.
Peccato che i vari Sembra, quasi, ecc, nel 90% dei casi mascherano la pigrizia stilistica dello scrittore (mica solo nei LG, eh, ovunque) per cui lo scrittore ha una visione incompleta della scena e così demanda al lettore buona parte della fatica di visualizzarla e di dargli un senso.
Uno scrittore pigro per descrivere un cadavere dice "sembra morto", lasciando al lettore tutta la fatica di dover immaginare in cosa consista quel "sembrare morti". Uno scrittore più onesto, descrive la mortità (o mortitudine?) del forse cadavere, così che sia il letore a pensare "Toh, sembra morto" poi, se anche il POV arriva alla medesima conclusione può benissimo concludere anche lui che "sembra morto" semplicemente le conclusioni del personaggio e del lettore coincidono.

Tornando all'esempio concreto del passaggio del Corto incriminato, se io scrittore descrivo un suono dalla provenienza incerta e poi faccio seguire una supposizione del POV (Sembra provenire dalla carrozza) trovo la cosa coretta. Se io invece risolvo la frase con un lapidario "il pianto sembra provenire dalla carrozza", secondo me manco un po' di rispetto al lettore. Anzi lo prendo anche un po' per il culo, visto che non si capisce se è il narratore a dire quella frase o se è una deduzione del personaggio. Io lettore penso: Ma sembra èppure è? E se sembra al mio personaggio, in base a cosa non è sicuro? Insomma lo capirò se un suono proviene o meno da una carrozza davanti a me, no? E se non lo capisco per quali motivi non lo capisco? Tu scrittore sei obbligato a presentarmi i motivi di tale incertezza (Eco, distamnza, altri rumori, sordità parziale del POV, ecc), non puoi delegarli alla mia immaginazione, risolvendo tutto con un "sembra" e poi sbattendotene.

Spero di essermi spiegato.

Gpet, non per andarti contro, ma anche ammettendo tutto il tuo amore per le regole gamberettiane (rimarcatissimo), e anche volendolo giustificare in toto, sei nel posto sbagliato per farle valere: se dovessimo ripensare i lg con queste regole, di ogni par. vi sarebbe una lungaggine di passaggi che il settore non può proprio permettersi...
Il tagliar corto tu lo vedresti come un 'defraudare' lo scritto e la tua fantasia, lì dove le necessità di ritmo e spazio sono inclini ad altri rapporti scrittore/lettore... ad altre confidenze e ad un modo più spigliato e diretto d'intendersi.
Saprai che la narrativa è fatta di ritmo...
Ci sono registi di teatro che addirittura ti dicono 'questa non m'importa come me la dici: dimmela in 10 sec.'. Un'opera è fatta di ritmo, e stare lì a sviscerare tutto-tutto come telecamere frigide, ammettendo il gusto e il piacere d'alcuni (che si sarà capito: difficilmente incontrerebbe il mio), significherebbe non fare più un lg, basato su dinamiche completamente opposte...

Frigido: non dirmi adesso che ti sei accodato ad una 'scrittrice' (davvero non so come definirla...) piena di 'calore' letterario, via... son altri, i sanguigni; te la sei scelta te come musa, mica io... e non fare nemmeno troppo l'indifeso, che se parlo è proprio perché ormai siete un popolo intero. L'indifeso sono più io, dai...

Però posso dirti che da lei hai preso anche il peggio? E cioè l'unilateralità del discorso letterario; la convinzione, non che la verità, ma che la verità di maniera (ancora peggio) sia una e una soltanto.
Questo già vi palesa come degli scettici... che se vogliamo non è il feeling migliore per immergersi in un mare di libri come è la narrativa; a meno di dire 'la narrativa parte oggi e da me', ma questo è egoistico.
E poi: ancora devo capire in qualità di quale passione codesta signorina si esprima nel Fantasy. Ama Tolkien? Gli fa schifo. Ama Howard? Mai ne ha parlato. Ama lo steampunk; e pretende di inginocchiare un settore che nemmeno gli compete per la passione viscerale di uno assolutamente collaterale e decisamente più di nicchia...

Gpet, non voglio toglierti le idee... tienile pure, ma allora sarebbe bello rimarcare nelle proprie disamine questi bei concetti liberali che così bene delinei se la cosa va avanti e risulta brutta... Di' sempre che questo è un TUO modo di vedere, una TUA libera interpretazione della narrativa... vedrai che persone come me si sentiranno meno in obbligo di dire la propria o di difendere 'la storia' (cioè l'operato di altri autori).
Se tu vuoi incidere un gusto con il tuo piglio, non vedo perché io non possa fare altrettanto.
A maggior ragione se 'parli a nome della narrativa', con dei 'questo non si fa', 'questo non si dice'... si crea una dogana illusoria che anche ammettendo non crei danni per gli scrittori (in  realtà li crea eccome), crea danni per il pubblico -e qui nessuno è escluso.
Siccome voi non vi limitate ad incidere su un titolo, o un genere, ma pretendete di dire 'si scrive così'... come fa uno a non sentirsi chiamato in causa...? Implicitamente ti stai rivolgendo anche a me.

gpet74 ha scritto:

Spero di essermi spiegato.

Perfettamente.  Messa così mi sembra una valida obiezione :-)