[per il resto sono troppe le serie monche troppo presto (praticamente tutte le francesi compreso Superpoteri e Samurai) da poter raggiungere il famoso salto...

o forse lo hanno raggiunto tutte perché essere monche si riflette anche sui volumi precedenti rendendoli, a mio avviso, meno intriganti Trovo che ti passi la voglia di iniziare una serie se sai che non finisce

dannati francesi, come han potuto far chiudere tutte quelle serie perché il direttore non credeva più ai lg???

noi di lg land abbiamo dimostrato che è stata colpa degli editori, non degli autori

spadadelsole ha scritto:

o forse lo hanno raggiunto tutte perché essere monche si riflette anche sui volumi precedenti rendendoli, a mio avviso, meno intriganti Trovo che ti passi la voglia di iniziare una serie se sai che non finisce

beh Samurai e SuperPoteri non sono certo dei capolavori intendiamoci, ma non sono nemmeno così scarsi come si potrebbe pensare da come sono stati chiusi anticipamente...
Samurai si vede che ogni volume doveva essere puntato alla maestria di una certa arma
SuperPoteri era la prima serie non propriamente Fantasy con un sistema di supereroi (non legati ad una licenza specifica)..

Sabretooth ha scritto:

Danilo Baldoni ha scritto:

Saabre@: io l'ho gradito molto quel salto temporale... avevo letto i primi 3 e mi erano piaciuti moltissimo, anche perché per la prima volta il lg mi dava la sensazione di leggere un vero autore, di essere in un vero libro (ma perché non li rifanno???). Non mi ricordo bene com'è che andava... se Merlino si sbaglia a mandarti indietro nel tempo o qualcosa del genere... però erano buffonerie molto gradite, per il sottoscritto.

beh invece per me è stato il primo della serie.. e me ne ha tenuto lontano per tanti anni...
comunque dai.. se già al 4rto volume porti il protagonista in un contesto completamente diverso da quello previsto non è che in quel momento sei un po' a corto di idee sul ciclo britannico e quindi cerchi di guadagnare tempo e allontanarti da quell'ambientazione proprio per rinfrescare i libri successivi??

Sicuramente è così, ma io non ci veggo nulla di male... d'altronde il ciclo bretone naviga sempre nei soliti cliché, e mutare è un po' una condizione d'obbligo per evitare la monotonia; Brennan sostenne in un'intervista concessa proprio a LGL -o sul sito di Ego, non ricordo; sì, in questo!- che il suo scopo principale era evitare la noia... e, parrà strano, evitandola lui l'ha fatta evitare anche a me.
La mappa del 4 secondo me è molto stimolante, sei libero di viaggiare ovunque vuoi e le isole sono tregua che lascia spazio a mini-avventure molto deliziose.
E' di certo una serie in cui si legge chiaramente un regresso (scritti a ritmo di uno al mese!), ma il 4 personalmente lo salvo e lo aggiungo al meraviglioso trittico 'Il Castello di Tenebra', 'Caccia al Drago' e 'Nel Regno dei Morti'. Lessi anche il 5 e il 6... ma secondo me perdono molto in freschezza e novità.