Re: CORTI 2014 - PROPOSTE OPERATIVE
Danilo Baldoni ha scritto:Sì, ma questo è il thread di coloro che vogliono fare la punta al... al... non mi ricordo il soggetto, devo sentire Ego; lui è medico, 'ste cose le sa... :-)
Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione. Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.
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Re: CORTI 2014 - PROPOSTE OPERATIVE
Se dovessi pensare ad un parametro di voto universale, personalmente piglierei questo:
Voto Lettura: ritmo, scrittura, coinvolgimento.
Voto Gioco: inventiva, efficacia, divertimento.
Voto Interesse: aspettative premiate, originalità del contenuto, del tema o d'entrambe le cose.
Ove per ogni voto si va da 1 a 3 punti con la possibilità di passare per il 1/2...
In questo caso, dare tutti 3 significherebbe dare un bellissimo 9... e il 10, come giusto che sia, sarebbe riserbato solo per il lavoro che, oltre a tutta 'sta gran bella roba, è perfetto esteticamente -niente refusi, andate a capo con criterio, niente sbavature di ragionamenti, ritmi, giochi, ecc.
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Re: CORTI 2014 - PROPOSTE OPERATIVE
Prevedevo una considerazione simile... però se non si parte da dei punti cardini più o meno riconoscibili da tutti -qual è, potremmo dire, l'anatomia di un racconto- la soggettività va alle stelle a mio avviso con grave danno per l'Oggettività -a mio avviso esiste- del racconto vincitore (fermo restando che io ragiono in maniera astratta: non piglio in esame nessuna edizione...).
Cioè: bisognerebbe stabilire se si vuole dare dei voti squisitamente soggettivi o squisitamente oggettivi.
Io sarei per oggettivizzare i pareri, dunque soggetivizzarli.
E cioè: regole precise d'inizio, con possibilità di allargarti come meglio credi... però almeno so QUANTO ti sei allargato, su quale punto e perché; e a chi sei 'collega' nel tuo ragionamento...
Es.: amo la scrittura di Luigi, e, anziché dare un tre, aggiungo due punti arrivando a 5.
Potrebbe addirittura essere questo... però già c'è più ordine, in una logica del genere.
Qual è il punto: il punto è che noi fino ad oggi ci stiamo muovendo su un binario 'sensoriale' del tutto conforme alla nostra personalissima esperienza; sono più che certo che i criteri che, nelle nostre scuole o per i nostri insegnanti, muovevano a un 7 o un 8, erano molto differenti l'uno dall'altro, dunque di fatto i vizi di ragionamento di cui parli sommano non dico chili ma quantomeno grammi e grammi di voti... che poi possono decidere per un primo o un secondo posto.
PS: Mornon, sarà forse d'obbligo dirti che la tua vincita è più che meritata, eh... :-) e anche auspicata dal medesimo :-)
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Re: CORTI 2014 - PROPOSTE OPERATIVE
Danilo, non sono ne pro ne contro il tuo ragionamento. Vedo che ci sono varie opzioni, ma non ne vedo una chiaramente superiore all'altra.
Vorrei fare un paio di considerazioni:
1) ci interessa davvero un voto "oggettivo"? se mettiamo troppa pressione (e complicazione) sui votanti rischiamo che il numero di votanti diminuisca, pur aumentando I criteri di "obbiettivita'". In questa ottica i tre giurati non avrebbero piu' senso se non come controllo preliminare della conformita' al bando di concorso.
2) se ogni votante da un voto soggettivo, ma con criteri costanti (ancorche' personali), alla fin fine non si falsa nulla. Questo discorso non vale piu' pero' se uno non vota tutti i corti, ma solo una parte (e magari e' proprio un bonaccione o un crudelone o uno con criteri particolarmente inusuali).
In conclusion, se "creiamo" una giuria popolare che segue certi schemi fissi di voto e si impagni (come suggerito in precedenza) a partecipare a tutte le votazioni, avremo probabilmente dei voti un po' piu' "oggettivi" ma in numero sicuramente inferiore (ancorche' costante per tutti i corti). Se invece lasceremo i votanti "liberi" di fare quello che vogliono, probabilmente avremo un numero di voti piu' alto (per qualcuno potrebbe essere gia' questa una garanzia), ma piu' inconsistenze di voti, specialmente da parte di chi partecipa solo in parte al voto.
Nessuna delle due strade e' perfetta, per cui... rimango agnostico
Mi piacerebbe (ma questo e' un punto di vista mio personale) che nell'ambito del voto / commento conclusivo si dichiarasse SE (o a quali condizioni) si sarebbe disposti a pagare per acquistare un racconto come quello teste' commentato (come ho fatto nei miei commenti, per esempio). Mi sembra possa essere un "dato oggettivo" di un certo interesse (ma magari anche no...).
Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione. Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.
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Re: CORTI 2014 - PROPOSTE OPERATIVE
L'elemento cardine per il concorso dei corti 2014 deve essere assolutamente quello di permettere un ricambio in vetta alla classifica. Quindi come prima regola si dovrebbe impedire a coloro i quali hanno un nick che inizia per M e termina per ORNON di partecipare. Oppure prevedere la stesura dei corti in un momento in cui Mornon non ha viaggi di lavoro, oppure, in subordine, se li ha, prevedere che la destinazione sia Amsterdam o la Svizzera, così di notte invece di scrivere le avventure di Topo Solitario trova qualcos'altro di divertente da fare.
Tornando seri, sono già stati toccati quasi tutti i punti importanti, secondo me:
Apologeta ha scritto:* Tempi certi e concorso primaverile. Giurati entro settembre, bando entro novembre con scadenza entro marzo. Poi via alle danze.
Dilatare i tempi aiuta sicuramente la qualità. Sottoscrivo fortissimamente!
firefox ha scritto:6) Autovotazione del proprio corto da annullare nel momento del conteggio finale: se un corto è scritto a quattro o sei mani, e tutti e due/tre gli autori hanno egual diritto al voto, è palese che viene a mancare l'equità.. (tutti hanno dato 8 al loro corto piu o meno.)
L'autore può pure depistare il concorso del Totoautore, votando il suo corto, ma questo non deve fare media, per stabilire il vincitore finale.
Yaztromo ha scritto:Trovo che sia opportuno che, se si decide che il premio del concorso e' la pubblicazione in un libronostro, poi lo si faccia, per cui ci dovrebbero essere le risorse disponibili fin dal principio, altrimenti basta dire che si partecipa per la Gloria (simpatica amica).
Direi che è molto meglio partecipare per la gloria. A proposito, qualcuno aveva proposto di mettere a fianco del nick anche le medaglie dei vincitori. A che punto è questa idea? Io la sottoscrivo in pieno.
Yaztromo ha scritto:Troppe regole (che poi non sono state granche' seguite). Si lasci liberta' agli autori di fare come vogliono riguardo a oggetti, abilita' eccetera. Io metterei l'obbligo di utilizzate (o sviluppare) un regolamento che NON sia quello di una serie ufficialmente pubblicata.
Idea brillantissima quella di non imbrigliare la creatività. Se poi qualcuno genera un regolamento assurdo (tipo uno zaino da 1000 oggetti), sono affari suoi, e la giuria valuterà di conseguenza.
Danilo Baldoni ha scritto:Oppure stabilire altri parametri (i voti vanno dati sommando tre Qualità: lettura, giocabilità e interesse. Tanto per fare un esempio...).
Perché c'è da ammattire con i parametri espressamente individuali... poi uno si fida e la dà buona, però partire da un territorio comune non sarebbe sbagliato...
L'idea è ottima, ma andrebbe costruita. Personalmente ho votato inconsapevolmente in questa maniera. Però altri potrebbero essere stati più istintivi, votando "a pelle".
Del tipo "il regolamento fa schifo, è pieno di bug e di refusi, ma la storia era coinvolgente, quindi gli do 8".
A me non convince molto questo ragionamento, perchè quelli che invece hanno fatto tutto bene, magari si trovano solo con 8,5 e allora?
Un sistema ibrido, con punteggi oggettivi (come chiede Danilo), ma anche con una parte di punteggio che si può aggiungere extra, per garantire sufficiente soggettività.
Ad es:
Giocabilità e Regolamento: 0-3
Narrativa: 0-3
Longevità: 0-2
Giudizio soggettivo: 0-2
Sono solo categorie sparate così, senza rifletterci troppo, delle quali vale la pena di discutere e ottimizzare.
P.S. Spero che Mornon non se la sia presa...
Quando hai poche carte è importante sapere in che modo ed in quale istante giocarle...
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Re: CORTI 2014 - PROPOSTE OPERATIVE
Yaztromo: Sì, ci sono varie cose che a mio avviso possono essere fonte di discussione... ma le discussioni servono appunto per fare un attimo di chiarezza.
Da quel che ho capito, la Giuria ha una sorta di parere oggettivo, più super partes, la platea un voto decisamente più soggettivo e 'sensoriale' -ed è forse per questo riscontro che la si interpella vivamente.
Io sarei per fare chiarezza in tal senso: se i Giudici debbono essere l'occhio dell'Olimpo, da loro m'aspetterò delle dissertazioni molto tecniche e oggettive... 'frigide', forse, ma incontrovertibili nella loro entità -quanto più oggettive possibili.
Dal 'volgo' forse ci si aspetta diversamente: più calore e più sensazione epidermica... e allora punterei su questo... dando però delle voci affianco ai voti (7, mi è piaciuto; 8, mi è piaciuto molto) che ci rendono affini nella scelta...
Non sempre ho avuto questa sensazione di 'coesione' nei ragionamenti: a volte mi sembrano quasi dei calcoli privati da fine pizza, e questo non ci unisce in una 'voce del popolo' che abbia davvero un carattere comune...
Questo in sostanza dico.
Ad es., ci sono degli 8 secondo me ricavati da una media matematica del tutto privata... poi magari quell'8 non corrisponde alla soddisfazione in merito al Corto, ma quasi vorremmo essere Giuria e fare i super partes anche noi. Oppure vedi sopra in merito ai criteri personali di 7, 8 o 9...
Lo so, sembra idiota ma guardate che alla fine queste sciocchezze sono il vero cuore della questione -almeno legata al famigerato podio.
RIEPILOGANDO: siccome alla fine tutto il parare popolare è una media matematica... (strigni strigni)... trovo sciocco che tale media risponda a modelli del tutto soggettivi: deve essere un risultato che ha parametri quanto più comuni possibili.
Ci sono persone che danno voti di getto, altri che fanno media con due voci, altri con tre quattro cinque o sei... Dico semplicemente di razionalizzare un poco questo aspetto, che comunque conosce una sua importanza.
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Danilo Baldoni
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