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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

Regole del nostro libro!

Re: Regole del nostro libro!

gpet74 ha scritto:


Inoltre alcuni tipi di armature sono più efficaci contro determinati tipi di armi. Ad esempio una corazza pettorale (corazza completa) è ottima per deviare i colpi di arma da taglio o da punta, ma poco o nulla efficace contro i colpi da botta, che, anzi, arrecano ancora più danni, "schiacciando" l'acciaio contro il corpo sottostante maciullando ossa e quant'altro.

Scusate se vado OT, ma questa è una cosa che mi sono chiesto spesso, tuttavia non conosco abbastanza la fisica delle armature per addivenire a una risposta conclusiva. Ma sei sicuro di quello che hai scritto? Perché io so per certo che le armature a piastre offrivano una protezione quasi assoluta contro i danni da taglio, discreta ma carente contro quelli da punta (o perforazione o impalamento che dir si voglia), ma non ho ancora trovato una spiegazione completa e convincente del loro comportamento contro i danni da botta.

E devo ammettere che non mi convince a pieno il tuo discorso, anche perché storicamente lo sviluppo delle armature ha portato all'adozione di armi con un'area d'impatto sempre più piccola. Come il martello da guerra (arma diventata importantissima nel XV e XVI secolo al momento della massima perfezione tecnica dell'armatura a piastre e poi scomparsa paralallelamente alla dismissione delle armature) che - come tutti saprete - non era certo quella specie di maglio da fabbro fuori misura che si vede in mano ai nani nelle illustrazioni fantasy, ma al contrario era sottile e terminava in una lunga punta molto acuminata e spesso leggermente ricurva (da questo punto di vista le illustrazioni su LS erano abbastanza fedeli alla realtà).

A mio avviso, un attacco con - diciamo - una clava di legno molto duro contro una persona difesa da un armatura a piastre, che secondo il tuo esempio dovrebbe produrre il massimo danno, si risolverebbe invece in un'offesa minima, sia poiché era lasciato un certo spazio vuoto tra la corazza e il corpo, e sia poiché l'acciaio è più elastico di quanto sembri implicare. (C'è poi il discorso che nella realtà sotto l'armatura a piastre si indossavano altre protezioni aggiuntive, il che complica la faccenda).

Però ripeto che non sono veramente convinto né in un senso né in un altro, se tu avessi una qualche fonte autorevole da segnalarmi che convalidi la tua posizione te ne sarei grato.

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Charles Petrie-Smith
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Re: Regole del nostro libro!

Io sono convinto...! Ma convinziun-convinziun, proprio...
Perché sono stato congedato or ora da una scuola che impara bene solo queste faccende, durata la bellezza di 52 anni.
Scherzo, ma L'Arms Low and Clow Low era veramente illuminante, in tal senso... in più da ragazzo ho letto alcuni libriccini, e insomma ho fatto le mie ricerche, non mi ricordo se proprio in internet.

Sì: l'armatura di piastre compare quando si vedono vanificati gli effetti dell'armatura di cuoio leggera o pesante, nella variazione di armatura di maglia o meno -perché comunque gli anelli pure possono poco davanti a un fendente ben assestato.
Mette i brividi pensare che non parlo esattamente di gdr, comunque...

Per offrire a se stessi una protezione viepiù maggiore, nascono gli scudi lunghi, l'armatura completa, gli elmi con gorgiera, visiere... e insomma, il soldato diventa uno scarabeo di latta, come ben vediamo nel Super Fantozzi...
Siccome le spade duecentesche possono ormai nulla contro quest'uomo di ferro, la forgiatura delle medesime intorno al '300 cambia radicalmente: sono molto appuntite, acuminate, somigliano quasi a lunghi pugnali, potremmo dire... e la loro offesa non è più nel 'taglio', ma appunto nella punta -e scusate se su questo sono puntiglioso: la punta, perché doveva perforare la grande difesa dell'armatura, accedere al cuore, al costato o a un fianco...
Il taglio non ha più senso, e infatti dal '300 in poi le spade non hanno più il classico doppio taglio, al quale si rifà la spada di Dirk in Dragon's Lair, per intenderci; quella di cui parlo, invece, la possiamo vedere se non piglio errore ne La Spada nella Roccia di Walt Disney.

A questa spada, affatto inefficiente, nel suo ruolo, si affiancheranno comunque armi 'da botta', poiché gli squarci della carne sono tutt'altro che garantiti. Si tenta di rompere 'il guscio della noce', insomma... anche se purtroppo parliamo di vite.
Entreranno in gioco mazze ferrate, flagelli a tre pesi, bolas per far cadere la vittima, martelli, appunto, ed ogni genere d'arma contundente, che possa imprimere ferite attraverso fratture o spappolamenti.
Anche le balestre, armi a corta gittata, si affacciano prepotentemente proprio in questo periodo, da abbracciarsi specie a cavallo, come molte della armi summenzionate...

Poiché, per quanto incredibile a credersi, nonostante tutto questo le morti si facevano sempre più scarse, e le vittorie si aggiudicavano più con la resa che con altro, si arriva ad un periodo 'd'oro' in cui le sfide fra rioni, paesi e città si dicono 'all'arma bianca', ovvero senza morti in gioco, dettate unicamente dalla maestria di chi, più abile con tutto quest'armamentario variegato, potrà dirsi il migliore...
E' forse da questo periodo che nascono le cosiddette giostre, sfide all'arma bianca fra più concorrenti in gara...? Non saprei, ma può darsi...

Danilo Baldoni
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Re: Regole del nostro libro!

Non è che il tuo intevento sia proprio dirimente... anche perché a me risulta sì che le mazze servissero per "rompere il guscio della noce", come dici, ma che poi i danni all'uomo sottostante venissero inflitti con armi a lama (pugnali e spade) attraverso i varchi creatisi.

Al contrario, il martello da guerra bucava l'acciaio e poi perforava anche la carne sottostante arrivando agli organi.



Oggi hai proprio deciso di farmi fare il grammar nazi, eh? "Affatto inefficiente" significa completamente inefficiente; quello che volevi dire è che la nuova spada da punta non serviva a nulla?

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Charles Petrie-Smith
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Re: Regole del nostro libro!

Tutt'altro che inefficiente... deficiente... ! No, scherzo; ma che t'ha' magnato stamane...?!! Sei stato a colazione col Sign. Garzanti, per caso...?

Comunque escludo che le mazze servano a creare 'varchi' (e che so', porte...?!): l'armatura rientrava e faceva danni anche il solo ferro... le ossa si rompevano eccome, parliamo di chili e chili che t'arrivano addosso, mica noccioline...

Danilo Baldoni
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Re: Regole del nostro libro!

Eh ma allora la tua espressione era niente affatto chiara, hai scritto il contrario di quello che volevi intendere.
Diversamente che sulle risposte delle armature ai diversi tipi di colpi, sull'uso di affatto sono affatto certo.

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Charles Petrie-Smith
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Re: Regole del nostro libro!

Scusami... e se non lo so correggimi fino a domattina... ma affatto non è sinonimo di, ad es., per nulla...?
Se dicessi per nulla inefficiente, starei a sottolineare la pericolosità disposta dall'arma se usata secondo convenienza, no...?

Danilo Baldoni
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Re: Regole del nostro libro!

No, cerca il significato di affatto su un buon dizionario*: affatto significa del tutto, completamente.
È nell'espressione niente affatto (e simili) che assume il significato che tu dici, ma se vuoi intedere "per nulla" e non metti la negazione commetti un errore, putroppo comune ma grossolano. (E rispetto al quale sono affatto insofferente wink)





*io consiglio sempre il Devolto-Oli

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Charles Petrie-Smith
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Re: Regole del nostro libro!

Siamo sempre lì con la sfida colloquiale dizionario, però... dacché un niente può essere benissimo formula sottintesa, in quel contesto... e io direi di facile assunzione, no...?

Se ti dico di un'amica, 'affatto bella, te l'assicuro...', sei lì che ti lecchi i baffi o non sei persuaso del fatto che sia un cofano...?

Qui la soluzione del dilemma: http://dizionari.corriere.it/dizionario … atto.shtml

Danilo Baldoni
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Re: Regole del nostro libro!

Io mi lecco i baffi...

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Charles Petrie-Smith
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Re: Regole del nostro libro!

Però è un cofano... :-) http://dizionari.corriere.it/dizionario … atto.shtml

Va specificato forse che molte delle sfumature che la lingua assume sono da relegarsi all'intuizione, offerta dalla penna e dai contesti... è anche e soprattutto questo, 'leggere', in fondo.

Danilo Baldoni
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