Damas
"Di cosa stai berciando, donna? Dovè la mia ricompensa?" Le dico sbuffando

KETHARR:
"Sono a posto." replica il cacciatore a Lorelei, asciugandosi un velo di sudore sul volto che stranamente sembra vapore congelato. La donna vede pero` l'uomo del Nord fare una smorfia di dolore e toccarsi il fianco.
Dopo essersi tirato in piedi, Ketharr accetta con buona grazia l'involto che gli porge Lorelei: "Un dono prezioso." mormora con un ringraziamento, e lo fa scivolare nella borsa.

(Master, aggiungi la dose di erbe curative a Ketharr).

"Sbrighiamoci a tornare. " afferma Lorelei "non voglio restare qui un attimo di più".
Ketharr annuisce senza parlare, ma il suo sguardo va al cerchio di pietre.
La donna riflette poi per qualche secondo e sorride suadente: "Sembra che ci toccherà diventare compari, abbiamo un bel problema comune adesso."
L'uomo la guarda di sottecchi, accarezzandosi la barba, prima di concedersi un sorriso tirato.
"Sembra di si. Ci mancava solo quest'altra bestia nel mio carniere." L'uomo fa spallucce prima di continuare: "Comunque prima di andare vorrei controllare il cerchio di pietre dove quello stregone voleva attirarti. Potrebbe esserci una trappola ancora attiva e non voglio che qualcun'altro ci finisca dentro per sbaglio."

Detto cio`con mosse prudenti Ketharr gira attorno al circolo di pietre, cercando tutto quello che gli sembra strano, sia di mondano che di arcano. In particolare cerca di percepire eventuali energie magiche. Solo dopo aver fatto questo controllo (e aver chiesto a Lorelei di fare lo stesso per ulteriore sicurezza), entra nel cerchio e ripete l'esame all'interno.

Se non trova nulla si avvia al campo con Lorelei.

Zagrabal: Prendo in mano il liquido ambrato e lo guardo contro luce: "Messer Quel, posso servirle questo cordiale per rinvigorirla? Io non sono abituato a siffatte bevande, e preferisco qualcosa di più rilassante... Prenderò questo digestivo di erbe!" e mi riempio un calice di liquore verde scuro, mentre a lui riempio un calice del liquido ambrato, e glielo porgo con nonchalance.

LORELAI:

"Non so dirtelo. Il gesto potrebbe avere molti effetti e non sono abbastanza esperta da prendermi il rischio" - Mi accosto al cacciatore, poggiando una mano sulla sua spalla e abbasso la voce fino a farla diventare un sussurro, senza smettere di guardare al cerchio - "Lui è qui, da qualche parte... avvertiamo la carovana di muoversi in ogni caso".
Resto pensierosa, con aria combattuta, per un po'.
"Forse hai ragione, dovremmo tentare. Quell'essere potrebbe risucchiare in sé i poteri di altri lì dentro e diventare molto più pericoloso... con cautela però. Prima ho bisogno di esaminare le pietre. Qualsiasi simbolo vi trovi, attento a non toccarlo direttamente"
Guardo infine Ketharr e annuisco, facendogli cenno di precedermi, per poi seguirlo.


(NDR Scusate l'edit tardivo, avevo l'azione su word e dovevo ancora definirla, ma temevo di non poter postare per un paio di giorni)

KETHARR
Il cacciatore impallidisce visibilmente sotto la barba e fa un passo indietro, poggiando un braccio sulla spalla di Lorelei.
"Hai ragione." dico "Si tratta di spiriti inquieti e malvagi. Persino la nostra magia varrebbe a poco contro di loro. Torniamo indietro."

Se Lorelei acconsente, direi di tornarcene al campo tenendo gli occhi aperti.