Zagrabal: Ricambio lo sguardo di disprezzo a Nikolaj: "Sarà mio piacere non imbattermi più nella tua figura, canaglia!", dopodichè prendo i miei 10 pezzi d'oro e vado da Magrosia e Morgasia a contrattare le loro pozioni.
Master, che cosa trovo?

Damas
Rassegnato pago il dovuto ai mercanti (scudo, una dose di unguento e la spada per un totale di 26 pezzi d'oro) aspetto che il fabbro decori lo scudo con una testa di leone con le fauci spalancate con dell'inchiostro nero e poi cerco le due megere (immagino di arrivare dopo che Zagrabal abbia finito)

Constantine cerca Vallorch fra la folla e si avvicina al Saggio. "Buonaserata, messere. Manca ormai poco alla nostra destinazione; sono ormai impaziente di arrivarci e stanco di vagare fra queste steppe..." Emette poi un sospiro, "Abbiamo delle missioni importanti da compiere dopotutto, non è vero?" rivolgendo un sorriso triste a Vallorch.

LORELAI:
Mi avvio in un punto del campo più a margine possibile, distaccato dagli schiamazzi degli altri, in modo da avere la giusta concentrazione. Sfilo di dosso lo zaino (che porto sempre con me quando mi allontano dal campo) e slaccio le borse alla cintura, inginocchiandomi a terra per frugarvi alla ricerca dei miei strumenti.
Nel mentre mi rivolgo a Ketharr, indicando man mano quel che estraggo e poso in ordine davanti a me:
"I fiori sono noti come "Sangue di Abraxus", per il loro colore... vedi? Vanno raccolti all'alba, perché il loro potere sia al massimo... ma questi andranno bene. Ora osserva...". Slaccio dalla vita il foulard trasparente che orna la veste e lo spiego per poggiarvi i fiori, al sicuro dalla polvere. Scelgo tra gli strumenti disposti avanti a me uno strano, piccolo coltello ricurvo e delicatamente inizio a spezzettare i petali, separandoli dal resto del fiore e gettando via gambi e interno. Dopo questo minuzioso lavoro, pulisco il coltello e lo ripongo, radunando tutti i petali; scelgo un altro strumento che sembra un minuscolo pestello ed una coppetta di legno, riponendovi i petali vermigli ed inizio poi a pestare sempre con delicatezza, fino a triturarli finemente ed accorparli in una mistura umida. "Da questi fiori si ottiene un talismano che può acuire i sensi alla presenza di entità oscure. Non proteggerà dai loro attacchi, ma renderà più vigili, almeno finché i fiori non si seccheranno". Sospiro leggermente, armeggiando con la mistura per riporla in un panno, poi prendo da uno dei miei sacchetti una manciata di quel che sembra muschio. Sorrido, sollevando lo sguardo verso Ketharr per la prima volta dall'inizio del lavoro - "Questo è essenziale per conservarne la freschezza. Li ho raccolti stamattina. Osserva". Aprendo bene il ciuffetto di muschi, ripongo all'interno il piccolo panno con i petali, poi con gesto svelto richiudo il muschio ed inizio a passarvi con perizia una cordicella, che scelgo sempre tra gli attrezzi, fino a legare il tutto strettamente in una "pallina", da cui lascio avanzare della corda per poterla appendere in seguito. In ultimo, prendo una manciata di una strana polverina da un altro sacchetto e la spargo sulla pallina, mormorando sottovoce quel che sembra una litania melodiosa. Nel farlo, mi chino ripetutamente sul talismano, passandovi la mano senza toccarlo e spargendo altra polverina. Finito il rituale, attendo qualche secondo, osservando il talismano: Ketharr può notare che durante il procedimento il muschio sembra assorbire il colore vermiglio dei petali, come si tingesse di vero sangue, fino a divenire intensamente rosso. Prendo la pallina nella mano, rigirandola controluce per osservare meglio, la annuso intensamente ed infine sorrido, riponendola in un altro pezzo di stoffa, che finisco di legare con un pezzo libero di cordicella; annodo i pezzi sporgenti per farne un ciondolo.
"Ci vorrà un'altra ora prima che la polvere agisca a pieno. Serve per potenziarne l'effetto e conservare i fiori più a lungo, oltre che per proteggere il talismano da mani esterne. Inizierà ad agire realmente con le prime luci del pomeriggio, che la sostanza deve assorbire. Se ti comporterai bene e mi aiuterai a cercare altri fiori, ne farò uno anche per te. Magari, un giorno, ti insegnerò come realizzarne uno da solo." - Affermo, con aria volutamente saccente - "Nel frattempo, puoi raccontarmi qualcosa di te. Non abbiamo avuto molto tempo finora, date le circostanze.". Come per sollecitare l'invito, mi sistemo comoda a gambe incrociate, guardando Ketharr dritto negli occhi, intensamente. "Cosa ti porta realmente qui?".

Master, PM.

La storia continua nella prossima Scena: https://www.librogame.net/index.php/forum/topic?id=2075