Se Vallorch non ha più bisogno del suo sostegno, Constantine sguaina la spada e si avvicina lentamente a Dorfus, facendo bene attenzione a seguire gli spostamenti che ha effettuato il boscaiolo prima di lui.

Mentre Vallorch rimane indietro e si guarda attorno, gli altri avventurieri raggiungono Dorfus presso il tronco del grande albero.
Il boscaiolo mostra loro una apertura nel tronco, che sembra di origine naturale. Affacciandosi nel cavo della pianta, è possibile scorgere una fossa scavata tra le radici, con una serie di gradini di legno che discendono nell'oscurità.
L'albero è cavo all'interno e nasconde un passaggio che discende nel sottosuolo!

In quel momento, alcune ombre oscure sembrano uscire dai ruderi della torre e guardarsi attorno. Sono figure ammantate che mormorano tra loro e reggono lunghi pugnali dalla lama rossastra.

Quando una di esse si volta nella vostra direzione, scorgete per un attimo tra le falde del mantello dei lineamenti fissi e innaturali, di un bianco gelido e inumano. Gli occhi della creatura sono vuote cavità nere e la bocca è distorta in un ghigno deforme.

Constantine si acquatta rapidamente al riparo dell'albero cavo: "Fermati, canaglia," esclama, "Non è detto che quelle creature ci abbiano visto! Non sappiamo neppure se siano in grado di vedere! Non esporti troppo!". Poi si rivolge al saggio: "Avete idea di cosa siano quelle creature? Dal poco che sono riuscito a intravedere mi paiono Non Morti!" chiede il crociato, un'inflessione piena di odio nel pronunciare la parola Non Morti.

L'orrore ha inizio... al paragrafo 21! https://www.librogame.net/index.php/forum/topic?id=2109